Editoria: giudice blocca fusione colossi Penguin-Simon & Schuster

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di Redazione Cultura

L’amministrazione Biden ha chiesto alla magistratura lo stop alla fusione da 2,2 miliardi di dollari sostenendo che l’operazione avrebbe creato un monopsonio

La giudice Usa Florence Y. Pan ha bloccato la fusione da 2,2 miliardi di dollari tra il più grande gruppo editoriale del mondo, Penguin Random House, e il rivale Simon & Schuster. In questo caso l’intervento anti-monopolistico non si è basato sui prezzi per i consumatori, come avviene di norma, ma sui diritti per gli scrittori oltre all’impoverimento dell’offerta editoriale. L’amministrazione Biden aveva chiesto l’intervento della magistratura per bloccare l’operazione sostenendo che avrebbe creato un monopsonio , cioè una situazione in cui un’azienda ha troppo potere di fronte ai propri fornitori, in questo caso gli autori di libri, costringendoli ad accettare compensi più bassi. In particolare ci sarebbe stata meno competizione per assicurarsi i bestseller con margini di crescita ristretti per quanti guadagnano dai 250 mila dollari in su.

Simon & Schuster e Penguin Random House fanno parte dei cosiddetti «Big Five» dell’editoria mondiale, i gruppi che si dividono il 90% del mercato dei libri di intrattenimento, e insieme pubblicano il 31% delle opere di questo genere vendute negli Stati Uniti. La fusione avrebbe creato un gigante in grado di distanziare gli altri tre colossi, Hachette, Macmillan e HarperCollins. La scuderia Penguin comprende l’autrice di libri da cucina Ina Garten e le romanziere Zadie Smith e Danielle Steele mentre Simon & Schuster pubblica Stephen King, Jennifer Weiner e Hillary Rodham Clinton. Proprio King, re dell’horror, ha parlato al processo come testimone del dipartimento di Giustizia contro la fusione, difendendo gli editori più piccoli che storicamente hanno scoperto e pubblicato nuovi talenti letterari. A sostegno della fusione è stato argomentato che un mega-gruppo editoriale avrebbe meglio contrastato Amazon, il colosso dell’e-commerce visto come il principale pericolo per l’ecosistema della produzione di libri.

1 novembre 2022 (modifica il 1 novembre 2022 | 01:44)

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