La posta di Gramellini: Anche io come Franco, quasi quarantanni e sono sola. Se vuoi mandagli la mia mail

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di Massimo Gramellini

Alcune lettrici hanno scritto commentando la missiva pubblicata su 7: La tua lettera avrei potuto scriverla, identica, io Sono nella stessa situazione. quanti e quante come noi?. Scrivete a 7dicuori@rcs.it

Questa la rubrica della posta del cuore curata per 7 da Massimo Gramellini. Il 7 di Cuori la carta che indica la seconda possibilit, l’occasione che si ripresenta, l’opportunit di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione? Vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it

Caro Massimo,
ho appena letto la lettera di Franco, il quasi quarantenne single stanco di uscite occasionali e con il desiderio di tornare la sera e trovare qualcuna a casa
(ndr. pubblicata su 7 del 10 febbraio, qui il testo). Potrei sottoscrivere ogni singola sua parola: la mia condizione, le mie esperienze e i miei pensieri sono precisamente gli stessi suoi, forse soltanto col vantaggio di un paio d’anni in meno e lo svantaggio che sono una donna e non mi vergogno del fatto che vorrei dei figli (sembra che oggi si debba nasconderlo, agli uomini perch si spaventano e a molte donne perch fa poco femminista). Mi ha fatto impressione leggere qualcosa che avrei potuto scrivere, identico, io. Magari io e Franco ci staremmo antipaticissimi, magari abitiamo a 1000 km di distanza, magari non una buona idea e magari la tua posta non serve a questo, ma se vuoi puoi spedire la mia mail a Franco, almeno si condivide qualcosa.
Laura

Cosa, hai pi di 30 anni e non sei sposata? Deve esserci qualcosa che non va!. Ma come possibile che non trovi nessuno, sei cos bella!. Non trovi nessuno perch sei selettiva, ti devi accontentare un po’…. Queste sono solo alcune delle frasi che mi sono sentita rivolgere nel corso degli anni, e sono quelle meno offensive o giudicanti. Ebbene, caro Franco, la certezza di farcela ci deve essere per il semplice fatto che io ho 37 anni, e sono nella stessa situazione, e gi siamo in due. Quanti altri come noi? Sono sicura, molti e molte.
Ilaria

Caro Massimo,
mi ha incuriosito che sia stato un uomo a esprimere questi pensieri perch di solito sono le donne che sentono la scadenza, e sono stufe di uomini che non si impegnano e le condannano a sentirsi un po’ sbagliate. Vorrei dire a Franco che anche a me successo per un periodo piuttosto lungo, di vivere quella vita. Grande libert (che francamente mi sono goduta appieno), ma dopo un po’ inizi a sentire la solitudine; vorresti condividere alcuni bei momenti con qualcuno con cui potrai in futuro ricordarli; vorresti non essere quella che va riaccompagnata a casa dalla coppia di amici o dall’amico dell’amico, visto mai che sia quello buono…, o che arriva e va via da sola. Vorresti non essere quella a cui tutti danno qualche consiglio su come tenerti stretto sempre quell’amico dell’amico…

Insomma, stata dura e, come hai scritto tu, c’ un braccio di ferro tra la mente, che ti dice che non hai pi speranze (o che avresti dovuto restare con il tuo ex, aggiungo io) e l’intuito. Quell’intuito che mi diceva di non mollare. E alla fine arrivato lui… pieno di entusiasmo, e soprattutto un uomo vero, di quelli rari come i cani gialli, ed ecco in 12 mesi esatti nasce una nuova famiglia. Guardando indietro penso di avere rischiato parecchio, ma non ho mollato perch volevo il meglio possibile per me. Franco, non mollare vedrai che una donna gi in cerca di te.
Simona

E CON LA CITAZIONE
dell’immortale Teorema di Marco Ferradini, direi che possiamo dichiarare ufficialmente chiuso il dibattito. La lettera di Franco ha toccato un punto sensibilissimo (Tra poco compir quarant’anni e sono single da tre, scriveva nella lettera pubblicata nel 7 di cuori del 10 febbraio). Dopo l’ennesima insulsa storiella sono, ahim, giunto alla conclusione che tutte le coetanee da cui mi sono sentito attratto sono gi sposate, impegnate, fidanzate. Devo rassegnarmi a essere un amante?). A furia di concentrarci sulle nuove questioni affettive (la fluidit, ecc.) ci eravamo dimenticati la pi antica e diffusa di tutte: la solitudine. Che un problema a sedici come a ottant’anni, ma a quaranta lo in maniera particolare perch non sei pi abbastanza giovane per fidarti soltanto dei sogni n ancora abbastanza anziano per affidarti soltanto ai ricordi. Essere soli a quarant’anni non una contingenza, un fallimento. O, almeno, come tale viene considerato dai frequentatori del luogo comune.

IN QUESTO SCAMBIO MI HA EMOZIONATO IL SENSO DI SQUADRA, LA GIOIA NELL’AVER SCOPERTO DI NON ESSERE SOLE DA SOLE

Per i benpensanti significa che non hai saputo trovare, o trattenere, nessuno. E per quanto un “single” si ribelli a essere inquadrato come un fallito, un po’ finisce per sentircisi comunque. La prima medicina per combattere questa sensazione di inadeguatezza proprio l’autostima, di cui queste lettere grondano. Le hanno scritte donne che stanno affrontando la solitudine (una di loro parrebbe anche averla superata) senza compiangersi. Ma ci che pi mi ha emozionato nei loro racconti il senso di squadra, la gioia che manifestano nell’avere scoperto, grazie a Franco, di non essere sole da sole. Per quanto una condizione umana possa essere faticosa, lo diventa un po’ meno nel momento in cui ci si accorge che condivisa da tanti. Siamo degli egoisti, ma non degli asociali: abbiamo sempre bisogno di sentirci parte di qualcosa di pi ampio del nostro pur rispettabile ombelico.

26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 11:36)

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