Rinnovo contratto scuola: previsti 80 euro lordi in busta paga

Il contratto nella Scuola riguarda circa 800 mila docenti, nella Manovra 2020 il budget previsto è di 812,63 milioni di euro, ai quali vanno aggiunte risorse per 1.670,12 milioni sia per il 2021 che per il 2022 (a regime). Sono queste le cifre iscritte a bilancio per il triennio 2020-2022 che hanno portato alle dimissioni il Ministro Lorenzo Fioramonti. Con le risorse a disposizione, dunque, gli aumenti degli stipendi degli insegnanti non saranno “a tre cifre” come promesso dallo stesso ministro e, prima di lui, da Marco Bussetti ma ci si fermerà a qualche decina di euro in meno. 

Fioramonti, ancora prima di insediarsi come Ministro, aveva chiesto almeno tre miliardi … Continua a leggere

Arretrati contratto scuola: emissione entro la fine di maggio

A partire da giugno 2018 il valore mensile dello stipendio tabellare lordo sarà adeguato, a regime, ai nuovi valori previsti dal CCNL

Entro la fine del corrente mese di maggio saranno corrisposti gli arretrati derivanti dagli incrementi previsti – per il periodo “gennaio 2016/maggio 2018” – dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto “Istruzione e Ricerca”, sottoscritto definitivamente lo scorso 19 aprile. Ne dà notizia NoiPA, attraverso uno specifico avviso.

Gli adeguamenti stipendiali interessano circa 1.200.000 lavoratori, tra dipendenti della Scuola, AFAM ed Enti di ricerca.

Arretrati aggiornati a maggio 2018

NoiPA_AvvisoSuNuovoCCNL



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Nuovo contratto, Sindacati confederali: Buona Scuola addio

La contrattazione nei luoghi di lavoro, e non più la valutazione discrezionale del preside

I Sindacti confederalicelebrano il successo giunto al termine della dura battaglia da essi combattuta contro i tentativi di delegittimarli come interlocutori privilegiati in materia di regolazione dei rapporti di lavoro: “Finalmente, dopo 8 anni, il CCNL ritorna ad essere centrale nella regolamentazione delle relazioni sindacali e dei rapporti di lavoro”, scrivono nel comunicato, superando così “gli aspetti più invasivi e deleteri della ‘legge Brunetta’ e della legge 107”.

Questo contratto “riporta alla normalità modi e tempi delle relazioni sindacali; ora si dovrà dar seguito, in tempi brevi, alle sequenze contrattuali sui Continua a leggere

NUOVO CONTRATTO, FIRMA DEFINITIVA GIOVEDÍ 19 APRILE

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NUOVO CONTRATTO, FIRMA DEFINITIVA GIOVEDÍ 19 APRILE

Con il via libera della Corte dei Conti, dopo che sul testo sottoscritto il 9 febbraio era stato dato l’ok da parte del Consiglio dei Ministri, arriva finalmente al traguardo il nuovo contratto, per la cui firma definitiva i sindacati sono stati convocati all’ARAN giovedì prossimo, 19 aprile, alle 10,30.
Grande soddisfazione esprime Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, ricordando come questo contratto sia importantissimo “non solo per i benefici che immediatamente rende disponibili dopo anni di sostanziale blocco delle retribuzioni, ma anche perché da questo contratto, che scadrà il 31 dicembre,

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Via libera dal governo al nuovo contratto

Il testo passa alla Corte dei Conti

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla firma definitiva del nuovo contratto, atto necessario perché lo stesso divenga a tutti gli effetti operativo. Si potrà così procedere, una volta firmato il CCNL, all’erogazione dei benefici economici che l’accordo ha definito e che quindi potranno entrare in tempi brevi in busta paga, insieme agli arretrati per le annualità precedenti.
Siamo soddisfatti – dichiara Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola – perché i fatti stanno dimostrando che la decisione di firmare il contratto era la più giusta e opportuna, specie in una situazione di grande incertezza politica come quella che Continua a leggere

Contratto scuola: novità per il personale ATA

 

Dentro il nuovo contratto 2016 – 2018 Le NOVITÀ per il personale ATA

IL PERIODO DI PROVA

• È valido il servizio effettivamente prestato
• Durata: 2 mesi area A e As, 4 mesi per i restanti profili
• È sospeso in caso di assenza per malattia, con conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi. Decorso tale termine il rapporto può essere risolto.
• In caso di assenze dovute ad infortuni sul lavoro e malattie dovute a causa di servizio restano ferme le disposizioni dettate dall’art. 20 del CCNL del 29/11/2007.
• Può essere rinnovato o prorogato alla scadenza per una sola volta. Nel caso in … Continua a leggere

Contratto scuola: sulla mobilità una formulazione oscura

Mobilità degli insegnanti: aggirata la Legge 107?

L’articolo 22, del contratto 2016-2018, dove si parla del divieto di chiedere trasferimento per tre anni nel caso in cui si sia ottenuto a domanda la sede richiesta in modo da assicurare un po’ di continuità didattica, non fa riferimento alla mobilità di ambito, bensì da scuola a scuola.

Più precisamente l’art. 22, comma 4, lettera a1) prevede come materia di contrattazione integrativa nazionale: “al fine di perseguire il principio della continuità didattica, i docenti possono presentare istanza volontaria non prima di tre anni dalla precedente, qualora abbiano ottenuto l’istituzione scolastica richiesta volontariamente”.

Ma la 107/15 ha previsto che non vi … Continua a leggere

Contratto scuola: l’incognita della progressione di carriera

Progressione per merito o per anzianità? Oppure nessuna progressione?

Nei lontani contratti della scuola gli aumenti stipendiali avevano due ingressi complementari: gli scatti stipendiali per anzianità e gli aumenti contrattuali.

In un tentativo di modifica per via legislativa dello stato giuridico da parte di un precedente Governo di centro-destra era anche stata prevista una riconfigurazione della carriera per profili professionali, ma non se ne fece niente e la materia è ritornata nell’ambito della contrattazione.

Dopo l’ultimo contratto di comparto del 2006-2009 c’è stata una tormentata questione degli scatti di anzianità, strappati in qualche modo da altre risorse contrattuali, ma anche questo cambiamento si è perso per strada.

In questa ultima … Continua a leggere

Gli aumenti a chi è in pensione

Aumenti stipendiali hanno effetto anche per i pensionati 2016 e 2017

Il comma 2 dell’art.36 del nuovo contratto scuola 2016/2018 chiarisce che i benefici economici risultanti dalla applicazione dell’art. 35 (Incrementi degli stipendi tabellari) sono computati ai fini previdenziali, secondo gli ordinamenti vigenti, alle scadenze e negli importi previsti dalla tabella A1, nei confronti del personale comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del presente contratto. Agli effetti dell’indennità di buonuscita o altri analoghi trattamenti, nonché del trattamento di fine rapporto, dell’indennità sostitutiva del preavviso e dell’indennità in caso di decesso di cui all’art. 2122 C.C., si considerano solo gli aumenti maturati alla … Continua a leggere