Regione, lite tra Amati e l’ufficio stampa: negato l’elenco con i nomi dei giornalisti

Spread the love

il caso Mezzogiorno, 30 aprile 2022 – 12:06 Il consigliere ha chiesto gli indirizzi email per inviare da solo i comunicati. Assostampa Puglia: «Chiedere l’accesso alla mailing list significa privare l’ufficio di uno strumento fondamentale per il proprio lavoro» di Francesco Strippoli Fabiano Amati«L’ufficio stampa mi consegni la lista degli indirizzi email cui invia i comunicati del Consiglio regionale». Il consigliere pd Fabiano Amati è protagonista di una (controversa) iniziativa. Ha aperto una disputa, con tanto di nota ufficiale inviata alla segretaria generale del Consiglio, per ottenere la mailing-list dell’ufficio stampa. È un elenco con gli indirizzi di 800 giornalisti cui sono inviati ogni giorno i comunicati sulle attività del Consiglio regionale. I giornalisti che lavorano nell’ufficio stampa si sono rifiutati e il consigliere si è rivolto alla segretaria generale, che è la dirigente più alta in grado. La questione deriva dall’entrata in vigore, alla vigilia del referendum e delle Amministrative di giugno, delle norme sulla par condicio (legge 28 del 2000). Con quelle disposizioni, agli uffici stampa degli organi istituzionali è vietato «svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni». Insomma pochi comunicati e senza i nomi dei politici. Amati e la mailing list del ConsiglioAmati vorrebbe la mailing list del Consiglio per provvedere da solo a inviare le note sulla sua attività. «Come consigliere – dice l’esponente pd – chiedo di poter vedere un atto interno del Consiglio. O, se lo si considera diversamente, uno strumento di lavoro del medesimo Consiglio. Chi si sottraesse a quest’attività potrebbe incorrere nel reato di peculato o di malversazione». Ma la questione non è di natura penale. «Non lo chiedo solo per me – dice Amati – ma per tutti i consiglieri. In quell’elenco ci sono giornalisti di moltissime testate che chiedono di ottenere notizie sulle attività del Consiglio. Privarli di queste fonti significa compromettere la libertà di stampa e il diritto a dare e ricevere informazioni. È una questione su cui dovrebbe intervenire l’Ordine dei giornalisti». «Ed io – dice il presidente dell’Ordine, Piero Ricci – la penso come Amati: per un giornalista è sempre meglio avere più fonti possibili per offrire un’informazione completa. Tuttavia le regole della par condicio impongono ai giornalisti, anche quelli degli uffici stampa, determinati comportamenti in campagna elettorale. Le regole si possono non condividere ma vanno rispettate. Fossi il consigliere Amati, non farei la richiesta all’ufficio stampa del Consiglio ma all’avvocatura regionale, perché il caso attiene ai rapporti interni all’amministrazione. Nella gestione delle mailing list possono esservi profili di privacy da considerare. Profili di cui, probabilmente, l’ufficio stampa si è responsabilmente fatto carico». Amati indagato per diffamazioneInsomma, l’elenco contiene non solo indirizzi email ma pure numeri di telefono e forse non si può divulgarli senza il consenso degli interessati. La questione sarà esaminata presto dalla segretaria Mimma Gattulli. Intanto Amati dovrà vedersela presto con un giudice. È stato querelato – il pm ha concluso le indagini – dall’imprenditore Luigi Botrugno per aver definito «una truffa» i prodotti «Nuovolivo» promossi per curare la xylella. «Se ci sarà il processo – dice Amati – chiamerò tutti i maggiori scienziati nazionali e internazionali a testimoniare la verità di quanto ho affermato». Assostampa: «Non si privi l’ufficio di uno strumento di lavoro»«La mailing list delle testate giornalistiche e dei giornalisti destinatari di comunicazione dal Consiglio regionale è uno strumento di lavoro dell’Ufficio stampa del consiglio regionale. Chiederne l’accesso significa privare quell’ufficio e chi vi lavora degli strumenti grazie ai quali svolge le sue funzioni, che ci auguriamo nessuno voglia mettere in discussione». È quanto sostiene l’Associazione della Stampa di Puglia a seguito delle notizie riportate dalla stampa locale sulla richiesta del consigliere regionale Amati di ottenere gli indirizzi mail in possesso dell’ufficio stampa del Consiglio a causa dell’interruzione delle attività di comunicazione disposte dalle normative sulla par condicio elettorale. «Chiedere ad una redazione di mettere a disposizione di ciascun consigliere regionale il proprio strumento di lavoro – sostiene Assostampa Puglia – significa rendere inutile il prezioso lavoro svolto quotidianamente dai giornalisti che vi fanno parte. Nello stesso tempo, colpisce il fatto che i consiglieri regionali che avanzano tali richieste siano, nella maggior parte dei casi, dotati di un proprio addetto stampa il quale, evidentemente, dovrebbe possedere gli stessi strumenti di lavoro richiesti all’Ufficio stampa del Consiglio. Strumenti che contengono anche dati sensibili dei destinatari per i quali vanno osservate, come più volte sottolineato dall’Autorità garante della privacy, le norme sul trattamento dei dati personali». «Nel rispetto delle motivazioni avanzate dal consigliere Amati, che semmai dovrebbero suggerire una revisione delle regole sulla par condicio, e delle eventuali risposte che l’Avvocatura regionale intenderà fornirgli, il sindacato unitario dei giornalisti – conclude la nota – auspica il rispetto e la tutela del lavoro dell’Ufficio stampa del Consiglio e torna a sollecitare, come più volte fatto invano, tutti i gruppi consiliari a dotarsi di giornalisti addetti alla comunicazione politica – ora interdetta – tutelando così il lavoro svolto dalla redazione giornalistica per conto della Presidenza e dell’intero Consiglio regionale». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 30 aprile 2022 | 12:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-30 10:06:00, Il consigliere ha chiesto gli indirizzi email per inviare da solo i comunicati,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.