Chi è Yulia Vitazyeva, giornalista russa spesso ospite nei talk della tv italiana

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di Valentina Santarpia

La più ospitata dai programmi di attualità italiana, sostiene Putin e l’operazione contro l’Ucraina e così scatena i dibattiti nei salotti televisivi. È parte della propaganda o fa propaganda a se stessa?

In tv, esterna le sue posizioni pro Putin e attacca l’Ucraina, sollevando ondate di sdegno. In rete, appare con gonne cortissime, tacchi alti e scollature generose. Ma chi è davvero Yulia Vitazyeva, la giornalista russa che l’altra sera, seccata per la vittoria ucraina all’Eurofestival, avrebbe scritto un tweet in cui reclamava il lancio di un missile su Torino?

Difficile dirlo. Di lei si sa pochissimo. E anche le sue mosse sono complicate da ricostruire. In realtà la giornalista è bannata da Twitter, e avrebbe scritto su Telegram un messaggio che suonava più o meno così: «Tanto vale lanciare un missile su Torino, do un suggerimento alla Bild», in risposta a un articolo della Bild, appunto, secondo il quale gli hacker russi stavano provando a influenzare l’esito della gara.

In ogni caso la dichiarazione ha sollevato polemiche e reazioni indignate fortissime in Italia. Ma sembra in linea con lo stile provocatorio di Vitazyeva, conduttrice di un talk-show che va in onda su Russia-1, la televisione nazionale russa, ma da qualche giorno ospite quasi fissa anche dei programmi italiani. A mezzo busto, collegata via computer con le tv che fanno a gara ad ospitarla, la giornalista esibisce poco del suo look provocante ma molto del suo piglio provocatorio: con battute e commenti che scatenano scintille in studio, garantendo audience e visibilità.

Qualcuno ipotizza che il Copasir, il servizio di intelligence, la tenga sotto controllo perché sarebbe stata inviata dal Cremlino per fare propaganda sulle trasmissioni televisive. Altri credono che l’avvenente giornalista stia semplicemente sfruttando il momento mediatico per ottenere una popolarità che altrimenti le sarebbe stato difficile conquistare in patria. Fatto sta che nel giro di pochi giorni è riuscita a scatenare il putiferio in più di un salotto televisivo.

Come ospite nella trasmissione Dritto e Rovescio, condotta da Paolo Del Debbio , le sue affermazioni contro Kiev e il governo ucraino hanno fatto molto discutere. Ma ad aver fatto più scalpore, tanto da irritare persino il conduttore, è stata l’irritazione di Yuliya per un dettaglio: «I vostri ospiti che stanno lì nel vostro studio con queste bandierine ucraine…» – aveva affermato la giornalista, interrotta da Del Debbio, che l’ha rimproverata aspramente e ha mandato in onda uno stacco pubblicitario per placare gli animi. Ma si è fatta notare anche in altri talk show politici italiani, come DiMartedì con Giovanni Floris: «Non delegittimiamo la persona, altrimenti probabilmente lo studio la farebbe a pezzi», ha glissato Floris di fronte alle sue esternazioni.

«Da otto anni vogliamo liberare l’Ucraina. Venite a vedere come stanno le cose», ha detto a Otto e mezzo su La7. Ma anche in questo caso la reazione di Beppe Severgnini è stata durissima: «Lei è una vittima. Mi dimostri che esiste anche in Russia la libertà di espressione, mi inviti a partecipare ad un suo programma».

Lei assorbe insulti e critiche come se niente fosse, col sorriso artefatto e l’indifferenza dell’arroganza. Yulia Vitazyeva si adatta perfettamente al ruolo e lo interpreta con grande convinzione: ma sono i conduttori italiani che continuano, invitandola, a dargliene modo.

17 maggio 2022 (modifica il 17 maggio 2022 | 13:21)

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, 2022-05-17 12:18:00, La più ospitata dai programmi di attualità italiana, sostiene Putin e l’operazione contro l’Ucraina e così scatena i dibattiti nei salotti televisivi. È parte della propaganda o fa propaganda a se stessa? , Valentina Santarpia

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