Da Orizzontescuola.it: Pignoramento Naspi anticipata, fino a che importi è possibile? Patrizia Del Pidio

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La NASpI anticipata consiste nella liquidazione immediata e in un’unica soluzione dell’importo complessivo della NASpI.

Può succedere a tutti di avere dei debiti nei confronti dell’Agenzia delle entrate Riscossione. Quest’ultima concede un piano di rateizzazione fino a 120 rate di importo costante. Ma occorre dimostrare che effettivamente non si è  in grado di poter pagare il debito secondo un piano ordinario. Questa situazione si verifica quando l’importo della rata è superiore al 20% del reddito mensile del tuo nucleo familiare, risultante dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Ma avendo un’entrata come la Naspi può essere utilizzata per pagare il debito contratto? E’ il caso della lettrice che si trova a far fronte a una somma consistente di debiti da pagare.

 Buongiorno, ho appena ricevuto l’accoglimento della Naspi Anticipata, di conseguenza, mi sono recata all’agenzia della riscossione per richiedere il piano rateizzazioni fino a 120 rate, (dal momento che potevo contare su somme certe). Pertanto, ho predisposto l’Isee ed allo sportello, dell’agenzia della riscossione e, oggi stesso, mi hanno detto che non posso procedere con la rateizzazione perché hanno pignorato le cartelle per un ammontare di 12.700 euro, quindi sembra che io non debba più poter vivere. Ci sono dei limiti per il pignoramento della disoccupazione? Oppure, secondo l’agenzia questo adesso è diventato capitale? Ma come potrei risolvere?Grazie in anticipo.

Le somme percepite dalla Naspi possono essere usate per il pagamento dei debiti, in quanto è già presente un pignoramento. Tuttavia ci sono dei limiti al pignoramento della disoccupazione. L’articolo 545 del codice di procedura civile prevede, per le prestazioni di natura previdenziale, che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà, se ancora la somma non è stata accreditata. 

Mentre se l’indennità di disoccupazione è già stata accreditata sul conto corrente, l’importo pignorabile deve superare il triplo dell’importo dell’assegno sociale INPS. L’importo dell’assegno sociale per il 2023 è di euro 503,27. 

Ma in caso di naspi anticipata occorre fare una precisazione. Se ha un importo superiore a 5 mila euro e contemporaneamente il beneficiario ha debiti nei confronti del fisco non potrà ricevere l’indennità da parte dell’INPS. Mentre se ha un importo inferiore ai 5 mila euro, potrà riceve l’indennità che rimane pignorabile del quinto della parte accedente l’importo di 754,90 euro al mese. Per risolvere non resta che pagare il debito, oppure affidarsi a un professionista se ci sono i dubbi di eventuali debiti non corretti, ma sicuramente ci saranno delle spese da affrontare. 

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