Mario Draghi rassegna le dimissioni, Mattarella le respinge e lo rinvia alle Camere

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Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni di Mario Draghi, rinviandolo alle Camere dove parlerà mercoledì. Il premier ha detto ai ministri che «è venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo» Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che le ha però respinte, rinviando il premier alle Camere. Il presidente della Repubblica, si legge in una nota del Quirinale, «non ha accolto le dimissioni e ha invitato il presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica». Draghi parlerà alle Camere mercoledì.Che cosa ha detto Draghi al Consiglio dei ministriDurante il Consiglio dei ministri, alle 18:15 di oggi, Draghi ha detto che «la maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più», e che «è venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo». «Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico», ha continuato. «In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più». Draghi ha ringraziato i ministri per «il lavoro e i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli italiani».Le manovre in vista di mercoledìIl Pd, Italia Viva, Leu e il gruppo di Di Maio hanno già detto di essere al lavoro perché mercoledì si creino le condizioni per «far ripartire Draghi». «La giornata decisiva sarà mercoledì, non oggi. In Parlamento, alla luce del sole, tutte le forze politiche dovranno dire agli italiani cosa intendono fare», ha detto il ministro Enrico Franceschini. «Noi lavoriamo per un Draghi-Bis da qui ai prossimi mesi per finire il lavoro su Pnrr, legge di Bilancio e situazione ucraina», ha detto Matteo Renzi. «Niente scherzi, questa legislatura è finita», ha detto invece Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Anche la Lega ha detto di voler andare subito al voto.La giornata di DraghiLe parole del premier ai ministri arrivano al termine di una giornata lunga e drammatica, e sono un passaggio in qualche modo atteso, dopo che il governo guidato dall’ex presidente della Banca centrale europea ha ottenuto la fiducia dall’Aula del Senato sul Dl Aiuti (172 i sì, 39 i no, e tutti i 5 Stelle si sono astenuti), ma senza il voto del Movimento 5 Stelle. Nei giorni scorsi, di fronte a tensioni in continuo aumento nella maggioranza di governo, Draghi aveva spiegato di non ritenere possibile la prosecuzione del suo governo senza i 5 Stelle, né la nascita di un altro governo da lui guidato. «Io ho già detto che per me non esiste questo governo senza i 5 Stelle, e non esiste un governo Draghi altro da questo», aveva detto martedì. Draghi era salito al Quirinale per un incontro con Mattarella al termine del voto. Durante l’incontro con il capo dello Stato il premier non aveva rassegnato le dimissioni, ma aveva preso del tempo per riflettere e per verificare — in conversazioni telefoniche e, poi, in Consiglio dei ministri — se ci fossero le condizioni politiche per proseguire l’azione di governo. Dopo le comunicazioni al Consiglio dei ministri, Draghi è salito al Quirinale per la seconda volta in un giorno, rassegnando le dimissioni che Mattarella, però, non ha accolto, rinviando il premier alle Camere. 14 luglio 2022 (modifica il 14 luglio 2022 | 20:09) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-14 17:54:00, Mattarella respinge le dimissioni di Mario Draghi, rinviandolo alle Camere, mercoledì. Il premier ha detto ai ministri che «è venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo», Redazione Online

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