La storia di Giuliana, 34 anni, la docente (precaria) di italiano dellunica alunna a Marettimo: Farò la professione che amo

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Dopo la docente di matematica, nell’isola di Marettimo arriverà anche l’insegnante di italiano. Si chiama Giuliana Clemente, ha 34 anni ed è originaria di Palermo. Si tratta della nuova insegnante di lettere per l’unica studentessa di scuola media dell’isola di Marettimo. Prenderà servizio lunedì 6 novembre.

La decisione segue l’approvazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, firmato il 30 ottobre, che ha assegnato all’Istituto Comprensivo ‘Antonino Rallo di Favignana’ una docente per 12 ore a settimana. La nomina di Clemente non solo riempie un posto vacante, ma garantisce anche il diritto all’istruzione della giovane alunna Giada.

Francesco Marchese, Dirigente dell’Istituto Comprensivo ‘Antonino Rallo di Favignana’, ha dichiarato: “Con l’assegnazione di dodici ore della classe di concorso A022, insieme alle 18 ore di Matematica, garantiamo il diritto allo studio e la frequenza scolastica di Giada presso la scuola di Marettimo”.

Nonostante la distanza da casa, Clemente ha accolto con entusiasmo la sua nuova posizione. Avendo recentemente terminato una breve supplenza a Pantelleria, sa bene cosa significhi insegnare in un’isola. “Sono consapevole che da docente precaria posso ricevere un incarico anche lontano da casa”, ha commentato. Ma per lei, che adora la sua professione, la distanza non è un ostacolo. “Essere l’insegnante di una classe o di una sola alunna non fa differenza. Farò comunque la professione che amo”.

Con la nomina di Clemente, l’Istituto Comprensivo ‘Antonino Rallo di Favignana’ non solo garantisce l’istruzione di qualità per ogni studente, ma sottolinea anche l’importanza del ruolo degli insegnanti nel garantire il diritto all’istruzione per tutti.

La posizione geografica di Marettimo pone una sfida logistica non indifferente. Nei giorni in cui il mare impetuoso impedisce i viaggi in barca, la possibilità di frequentare la scuola nella vicina Favignana diventa impraticabile. Questo pone una pressione aggiuntiva sulle istituzioni locali per garantire che l’istruzione di Giada prosegua senza intoppi sull’isola.

La storia della piccola alunna e della docente precaria sottolineano l’importanza di superare gli ostacoli logistici e burocratici per garantire l’accesso all’istruzione in ogni angolo del nostro Paese.

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