Incendi a Roma, autodemolitori bloccano  la Casilina. Diossina nell’aria di Torre Spaccata

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di Rinaldo Frignani

I gestori degli sfasci chiedevano un incontro al Comune: sull’asfalto erano stati posizionati alcuni oggetti bruciati recuperati proprio dalle aree interessate dal rogo. Presenti anche i presidenti del V e del VII Municipio

Alcuni titolari e gestori degli autodemolitori coinvolti nell’incendio di sabato pomeriggio in viale Palmiro Togliatti, nella zona di Torre Spaccata, una cinquantina circa, hanno manifestato lunedì mattina in un tratto di via Casilina all’altezza di viale dei Romanisti per protestare contro quanto accaduto e sull’ipotesi di un trasferimento in altri luoghi dei centri di demolizione, chiedendo un incontro a un rappresentante del Comune. Sul posto è intervenuta anche la polizia: la circolazione stradale non è stata interrotta ma sull’asfalto sono stati posizionati alcuni oggetti bruciati recuperati proprio dalle aree interessate dal rogo. Presenti anche i presidenti del V e del VII Municipio e l’assessore all’ambiente del Campidoglio Sabrina Alfonsi. Dopo il colloquio con i manifestanti l’assessore ha annunciato che venerdì si terrà una prima riunione al Comune con un tavolo tecnico anche con la Regione per trovare una soluzione, a patto che riaprissero la strada. I titolari degli autodemolitori attendono da 20 anni la delocalizzazione così come gli abitanti: «Dobbiamo tornare al rispetto delle regole, anche per salvaguardare il parco e assicurare il lavoro alla categoria». L’area di viale Togliatti è interdetta alla circolazione stradale mentre da ciò che rimane degli autodemolitori si levano ancora fumi. Le indagini sulle cause dell’incendio di due giorni fa sono tuttora in corso e i carabinieri forestali attendono il responso di alcuni esami di laboratorio su reperti che sono stati prelevati nella giornata di domenica nell’area vicina all’ex campo nomadi Casilina 900.

Intanto sono state trovate tracce di diossina nell’aria nella zona di Torre Spaccata e dell’aeroporto di Centocelle. Sono i primi risultati delle rilevazioni effettuate dall’Arpa Lazio che ha posizionato due centraline nella sede di via Saredo, a Cinecittà, e all’interno dell’area militare per capire le conseguenze nell’aria del rogo di sabato scorso nel quale sono andati distrutti tre autodemolitori con migliaia di carcasse di auto. Le rilevazioni tuttavia si riferiscono alla giornata dell’incendio e la speranza è che con il passare delle ore la sostanza tossica si sia in parte dissolta e la concentrazione di diossina sia in qualche modo calata anche se saranno necessarie ulteriori indagini per capire se ciò sia avvenuto e in che misura. Rimane tuttavia la preoccupazione per gli abitanti della zona che continuano a girare per il quartiere indossando le mascherine così come i soccorritori e gli uomini delle forze dell’ordine che proprio lunedì mattina sono impegnati nella gestione dell’ordine pubblico per la manifestazione degli autodemolitori contro il trasferimento che i residenti chiedono da anni.

11 luglio 2022 (modifica il 11 luglio 2022 | 13:23)

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, 2022-07-11 11:57:00, I gestori degli sfasci chiedevano un incontro al Comune: sull’asfalto erano stati posizionati alcuni oggetti bruciati recuperati proprio dalle aree interessate dal rogo. Presenti anche i presidenti del V e del VII Municipio, Rinaldo Frignani

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