Firenze, mancano i consiglieri, stop alla seduta: è la terza volta in meno di un mese

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palazzo vecchio 13 aprile 2022 – 06:47 Lunedì la maggioranza ha fatto mancare ancora il numero legale. E ci sono 300 atti in arretrato di Giorgio Bernardini Per la terza volta in meno di un mese, lunedì la maggioranza ha fatto mancare il numero legale e la seduta del Consiglio comunale fiorentino è stata forzatamente interrotta. Per la messa, per una pausa alla sala del bar o in misterioso ritardo, le assenze dei consiglieri del Pd e della Lista Nardella sono ormai qualcosa più di una casualità, diventato un caso sollevato dalle opposizioni sia di sinistra che di centrodestra. Durante il 2021 la sospensione per mancanza del numero legale si era verificata due volte, dal 14 marzo a ieri siamo già al terzo episodio nel Salone de’ Dugento. Il 14 marzo in Consiglio comunale si parlava della guerra in Ucraina, ma l’aula non era riuscita a portare a termine i suoi lavori per la mancanza di tre consiglieri sotto alla soglia minima dei 18, la metà degli eletti escluso il sindaco. Una settimana dopo, il 21 marzo, mentre si discute l’adesione del Comune di Firenze al codice etico per la buona politica proposto da un consigliere del Pd, la seduta viene sospesa per lo stesso motivo, stavolta la causa sarebbe la mancata condivisione dell’atto dello stesso consigliere con i compagni di partito. Lunedì scorso l’episodio più clamoroso: il vicepresidente dell’assemblea Emanuele Cocollini (ex Lega ora in Centro) dirige i lavori e alle 17.30 riscontra un problema tecnico. «Mancavano le fotocopie per un emendamento: ho chiesto di fare una pausa — spiega Cocollini — e ho aggiornato la seduta alle 18.03. Ho aspettato un po’, però a un certo punto ho dovuto fare l’appello e risultavano solo 16 presenti, anche tenendo conto di un paio della maggioranza che erano nella stanza a fianco. Mi è stato chiesto di aspettare perché alcuni erano al bar, ma io…». Il consigliere d’opposizione chiama la conta e viene contestato con forza dai colleghi della maggioranza: «Il capogruppo del Pd Nicola Armentano mi ha detto addirittura che avevo bevuto». La solerzia del vicepresidente vicario del Consiglio comunale è stata considerata strumentale dal Pd, ma al netto del caso singolo, delle presunte offese e delle liti sembra effettivamente esserci un problema all’interno dell’assemblea cittadina. E il fuoco arriva da destra come da sinistra. «Dovremmo pensare che il Pd abbia divisioni interne sul tema della guerra e della legalità?» chiedevano retoricamente facendo notare le sedute in cui è mancato il numero legale i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dimitrij Palagi e Antonella Bundu. Che ieri hanno ribadito: «Con un sindaco che non viene mai in aula, perché stupirsi che ci si dimentichi dell’importanza del Consiglio?». Le sospensioni portano a un accumulo di lavoro da smaltire, oltre 300 atti arretrati secondo la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani (Pd). E il problema pare non esser ristretto al Salone de’ Dugento. Proprio ieri la commissione controllo non è riuscita a fornire un parere sul rendiconto di bilancio, manco a dirlo, per mancanza di consiglieri maggioranza: la votazione è finita con 5 favorevoli e 5 contrari. «Avevamo stabilito in conferenza dei capigruppo — spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, Pd, riguardo all’ultima sospensione — che alcuni Consiglieri avrebbero partecipato alla messa dell’arcivescovo e per questo sarebbe potuto mancare il numero legale. L’aula funziona, queste cose sono capitate, mi sento di dare rassicurazioni sul voto della maggioranza, faremo consigli straordinari per smaltire». La newsletterSe vuoi restare aggiornato sulle notizie di Firenze iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Fiorentino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 13 aprile 2022 | 06:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-13 04:48:00, Lunedì la maggioranza ha fatto mancare ancora il numero legale. E ci sono 300 atti in arretrato,

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