F1 Gp Spa, Ferrari. Domenicali: «Rimonta possibile come nel 2007 con Kimi Raikkonen»

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di Daniele Sparisci

Il capo della F1: «Mi aspetto sorprese nella seconda parte di stagione». E studia idee per il futuro: «Prove libere ridotte all’essenziale, servono nuovi format»

«Ci spero nella rimonta della Ferrari. Ma si sa, sono di parte, bado agli interessi della F1. Sarebbe un sogno rivivere un finale come quello del 2021 con due piloti a lottare per il titolo all’ultimo giro. Ottanta punti di distacco (quelli che separano Leclerc da Verstappen ndr) sono tanti, ma in F1 mai dire mai». Più che con il cuore Stefano Domenicali, il big boss della F1, parla con la testa, pensando ai prossimi Gp («tutti sold out») e all’effetto che farebbe un duello riaperto su tv e social. Si ricomincia da Spa questo fine settimana, primo atto di una tripletta — a seguire Zandvoort e Monza — per la quale passano le residue speranze del Cavallino di riacciuffare un campionato partito come meglio non si poteva e poi sfuggito di mano fra guai di affidabilità, errori di strategie e dei piloti.

In Belgio Leclerc ha ottenuto la sua prima vittoria, tre anni fa, ripetersi sarà complicato con la zavorra delle penalità legata alla scelta, quasi certa, di montare un nuovo motore con la parte ibrida evoluta. È una mossa tattica su un circuito favorevole ai sorpassi, ed è pensata per dare i frutti più avanti, in Olanda e soprattutto nella gara di casa. C’è una squadra obbligata a dimostrare fame, cattiveria e lucidità, Mattia Binotto ha scelto di non cambiare al muretto. Almeno per ora. Domenicali non commenta le vicende interne a Maranello — «non è il mio ruolo» — ma ricorda la lezione del 2007: «Mai dire mai, lo dimostrano il mio passato. A due Gp dal termine eravamo 17 punti indietro (all’epoca al vincitore andavano 10 punti e non 25 come ora ndr) e poi ha vinto Raikkonen. La Red Bull è forte, la Mercedes crescerà, ma non vedo perché la Ferrari non dovrebbe lottare fino alla fine. Mi aspetto sorprese».

È un messaggio forte quello di Domenicali, come forti sono i suoi ingredienti per fare crescere uno show già globale. Più Sprint Race, sei dal 2023 se si troverà l’accordo con la Fia, calendario da 24 gare, prove libere ridotte al minimo sindacale: «Piacciono a ingegneri e piloti, ma gli spettatori vogliono altro. Su questo sono molto deciso: a parte il primo turno del venerdì vorrei che ogni giorno, in ogni singola sessione, venissero assegnati punti o premi, pur rispettando la sacralità della gara della domenica». Come? «Ci lavoreremo, con la Fia e con i team, serve ancora più azione». Spera di godersela anche Daniel Ricciardo, congedato ieri dalla McLaren per il 2023, con un anno di anticipo e una ricca buonauscita, gli inglesi hanno puntato su Piastri, al centro di una contesa legale con l’Alpine. Ricciardo cerca un sedile, qualche anno fa sognava quello della Ferrari.

24 agosto 2022 (modifica il 24 agosto 2022 | 23:08)

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, 2022-08-25 13:41:00, Il capo della F1: «Mi aspetto sorprese nella seconda parte di stagione». E studia idee per il futuro: «Prove libere ridotte all’essenziale, servono nuovi format» , Daniele Sparisci

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