Arriva l’aula sperimentale che coniuga spazio fisico e didattica innovativa

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Iniziativa Iren Smart Solution ed Elis

La proposta sarà presentata il 28 settembre. Diretta streaming nell’ambito del Festival dell’Architettura 2022 di Reggio Emilia “Rigenera”

di Maria Chiara Voci

2′ di lettura

Costruire un ottimo edificio, deputato al benessere e dotato di ogni comfort e tecnologia per l’apprendimento, non basta per fare una buona scuola. Ci vogliono anche i contenuti: educativi, ambientali e coerenti nella sfida della preparazione delle giovani generazioni ad affrontare con i giusti strumenti il futuro. Questo approccio – a 360° – guida l’avvio di una sperimentazione che vede protagoniste due scuole: il polo scolastico Volta, della Val Tidone, sull’Appennino fra Pavia e Piacenza e l’Istituto Superiore Cappellini-Sauro di La Spezia. Quattro aule (due per ciascuno degli Istituti) saranno al centro di un doppio “intervento” sperimentale: da una parte un restyling degli spazi non invasivo, ma rivolto al miglioramento dello spazio fisico. Dall’altra, la messa a terra di un percorso di formazione innovato. Tutto con l’obiettivo di fornire un “modello” che possa fare da guida anche per altre scuole in Italia.

Il percorso

L’iniziativa si inserisce nel percorso allargato del liceo sperimentale TRED, promosso dalla onlus Elis che nella sua azione rivolta al recupero dei ragazzi in difficoltà, ha sviluppato un programma di insegnamento fuori dagli schemi, che coniuga la tradizione umanistico-scientifica della scuola italiana con le competenze tecniche utili ad affrontare la transizione digitale ed ecologica. TRED ha, fra le sue caratteristiche, il coinvolgimento attivo di diverse imprese, chiamate a orientare il percorso degli studenti verso le richieste del mercato. Fra tutte un’azienda – la Iren Smart Solution – ha colto l’occasione per raddoppiare lo sforzo e agire anche sull’infrastruttura fisica, provando a immaginare un modello progettuale, realizzativo e operativo per una classe di eccellenza.

Un esempio

Un esempio scalabile e ripetibile, perché è concreto e attuabile.Le aule verranno rinnovate con interventi non invasivi (quali la sostituzione di serramenti, l’impiego di sistemi oscuranti motorizzati, la posa di impianti di ventilazione meccanica controllata). Nei quattro ambienti, saranno inoltre inseriti una serie di sensori che consentono da remoto il controllo tempestivo delle condizioni di temperatura e umidità relativa, nonché della eccessiva concentrazione di Co2 o della scarsa luminosità. La tecnologia luminosa artificiale viene, infine, studiata per il rispetto dei cicli circadiani dell’organismo umano. L’intervento sarà presentato come case history al termine di un incontro che si svolgerà mercoledì 28 settembre – dalle 16 alle 19 – anche in diretta streaming nell’ambito del Festival dell’Architettura 2022 di Reggio Emilia “Rigenera”.

All’evento parteciperanno fra gli altri – portando i propri contributi specifici – l’architetto Alfonso Femia, promotore del programma Scuola Social Impact (che promuove, nei fatti, l’unione fra infrastruttura fisica e contenuto come formula vincente) e il professor Giorgio Buonanno, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso l’Università di Cassino e professore aggiunto presso la Queensland University of Technology di Brisbane in Australia, fra i massimi esperti di fluidodinamica, consulente dell’OMS nel lavoro in corso per la ridefinizione della trasmissione degli agenti patogeni respiratori. (Info: www.rigenerareggioemilia.it).

, 2022-09-27 07:32:00, La proposta sarà presentata il 28 settembre. Diretta streaming nell’ambito del Festival dell’Architettura 2022 di Reggio Emilia “Rigenera”, di Maria Chiara Voci

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