Bambino «bullizzato» dalle maestre, denunciata la madre

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Il caso

La donna – che è anche collega delle docenti – si ritrova sotto indagine per aver letto una chat (lasciata aperta sul pc) in cui il figlio veniva deriso. Sospese le insegnanti

di Redazione Scuola

(Rido – stock.adobe.com)

2′ di lettura

Nel computer di una scuola di Pavia ha trovato una chat, lasciata aperta, in cui tre colleghe deridevano suo figlio in modo pesante. Insulti denunciati dalla madre maestra, secondo cui le colleghe aveva anche inflitto a suo figlio alcune punizioni e, in una occasione, lo avevano costretto a restare fuori dalla classe. Le tre maestre erano state sospese dal servizio in via cautelare, ma è scattata la contromossa di una di loro che l’ha denunciata per accesso abusivo a sistema informatico e violazione della corrispondenza. La donna, per questo motivo, è ora indagata dalla Procura di Milano, competente a indagare per i reati informatici in tutto il distretto del capoluogo lombardo.

La vicenda

La donna aveva scoperto gli insulti a suo figlio sedendosi per caso davanti al computer di un’aula dove la chat tra le tre colleghe era rimasta aperta. A colpirla non era stata soltanto la durezza delle parole che utilizzavano, come “pirla”, “sporco”, “bambino di m…”. Tra le foto condivise su WhatsApp dalle maestre ce n’era una che lo mostrava seduto al banco dopo un castigo, lo sguardo basso e le braccia incrociate. Una chiara espressione, a detta dei genitori del piccolo, dei rapporti particolarmente tesi con le maestre. Quando il caso è diventato noto, sono state diverse le famiglie della scuola che si sono dette turbate.

La madre-maestra, sostenuta dal marito, ha denunciato quel comportamento all’Ufficio scolastico regionale e provinciale, alla dirigente dell’Istituto e persino al difensore civico regionale e alla diocesi di Pavia. Convinta della gravità della situazione, si era infine recata in Questura, dove è ancora aperto un fascicolo con le ipotesi di maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione. Adesso, però, anche la madre del bambino “bullizzato” dalle sue maestre è finita nei guai, anche se la denuncia nei suoi confronti di cui si sta occupando la procura di Milano, sembra destinata all’archiviazione. Il computer della scuola era aperto e lo era anche la chat che ha scatenato la vicenda. Tra gli elementi che sembrano far propendere per l’archiviazione gli inquirenti, anche il fatto che il computer utilizzato è quello di una scuola, e non di un privato, collocato in un luogo in cui l’accesso al personale era consentito.

, 2022-07-04 18:26:00, La donna – che è anche collega delle docenti – si ritrova sotto indagine per aver letto una chat (lasciata aperta sul pc) in cui il figlio veniva deriso. Sospese le insegnanti, di Redazione Scuola

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