Verso lingovernabilità delle scuole?

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bocciatura

Con i nuovi criteri di dimensionamento delle scuole, le scuole che hanno meno di 900 alunni saranno accorpate.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha giustificato questo provvedimento con la motivazione di evitare le reggenze.

In realtà il Governo sta facendo tagli sulla scuola. Ma la cosa più grave è che si rischia l’ingovernabilità delle scuole. Si ignora da parte del Ministero il ruolo dei dirigenti scolastici e dei Dsga e la complessità della scuola, pensando che essi possano governare scuole grandi o più scuole, come fossero delle aziende di automobili o di giocattoli e non basate prioritariamente sulle relazioni umane.

I sindacati dei presidi tacciono pensando che così pagheranno di più i dirigenti scolastici. Quelli dei Dsga sono ininfluenti. Ma i soldi in più, seppure dati (ma dubito che saranno dati, perché questo provvedimento tende a risparmiare le spese), non possono giustificare l’ingovernabilità che si creerà nelle scuole, a cominciare dal rapporto con i genitori a finire col rapporto con i docenti, il personale Ata e gli alunni.

Non sento nessuna voce dissenziente né da parte dei partiti di opposizione né da parte dei sindacati.

Peggio di questo c’è solo l’autonomia differenziata, la fine della nostra Nazione.

Eugenio Tipaldi

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