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Com. stampa a cura di Luca Parlanti, Movimento 5 Stelle Lamporecchio: “In tanti avranno letto sulle pagine de La Nazione del 10 febbraio degli incredibili (e fuoridal mondo, perché questa è la parola giusta) aumenti dei compensi dei Sindaci (nonchè Vice Sindaci, Assessori, Presidenti dei Consigli Comunali) “piovuti” dall’alto, da Roma; perché la politica, tutta, pare sempre solidale con sé stessa ed al contempo tanto distaccata dalla realtàquotidiana, quella della “povera gente”, che corrisponde oramai trasversalmente a quasi tuttii cittadini, indipendentemente dalla classe sociale.

Mentre i cittadini vengono vessati da un rincaro del costo della vita senza precedenti e sututti i fronti, dopo due anni di lacrime e sangue causa pandemia ed annessi, mentre arrivanorichieste di pagamento per “passi carrabili” provinciali con aumenti mai visti (nel silenzio, per Lamporecchio, del Sindaco Torrigiani che votò come consigliere provinciale, senzaremore, la stangata), mentre famiglie, imprese, commercianti, sono in grave difficoltà,assistiamo all’aumento dei compensi di Sindaci, Vice Sindaci, Assessori, Presidenti delConsiglio Comunale, in certi casi del 110%.

La società italiana sta andando a grandi passi, assieme all’economia ed al lavoro, verso unbaratro e c’è invece chi beneficerà di aumenti che sono fuori dalla realtà. Come consigliere  di unica e vera opposizione a Lamporecchio, chiesi, già in tempo di Covid, con atto formale, una riduzione volontaria del 20% degli stipendi di Sindaco ed Assessori da devolvere adinterventi di rilievo sociale e mi fu detto dal PD locale e dalla sua maggioranza inConsiglio, oltre che da Giunta e Sindaco, che era tutta demagogia, non ricordo chi addirittura, si spinse a dire fosse una forma di sciacallaggio politico!

Adesso si abbia ilcoraggio, di fronte a certe cifre, di dire altrettanto e di giustificarlo. Oppure è giusto (seppur formalmente legittimo) tutto questo? Lo chiedo in particolar modo agli “ex compagni” di Lamporecchio ed alle loro “succursali” in provincia: ma come glielo spiegate alcommerciante che chiude, alla signora con la pensione sociale che non ce la fa a fare la spesa, all’operaio che deve andare in pensione se va bene a 67 anni e non sa come pagare luce e gas, all’imprenditore sul lastrico che deve licenziare, al camionista che deve fare ilpieno di gasolio, a chi deve pagare mutuo o affitto, a chi deve rimandare visite specialisticheperchè questo mese o ci si cura o si spenge la luce o il riscaldamento?

Il tutto mentre nella città dei brigidini il Sindaco Torrigiani non si è ancora espresso, nemmeno con due parole in croce, su quanto gli ho chiesto a mezzo stampa e social (in attesa della convocazione del Consiglio, dove dovrà rispondere su molti argomenti) inmerito al suo deciso voto favorevole alla stangata sui “passi carrabili”, anche quello un aumento sì, ma in negativo ed a parti inverse e soprattutto gravante sui cittadini! Il tentativogoffo e tardivo (modulo di esenzione, chissà chi lo vedrà, chissà se sarà il solito nulla difatto) di porre rimedio alla “frittata” oramai fatta sono l’ennesima prova che sia il tempo peri Lamporecchiani di fare una seria riflessione in vista di un vero rinnovamento, di fondo,non di facciata, altrimenti chi è causa del suo male pianga sé stesso e “affoghi” nelle sue stesse lacrime, deragliando con questo treno in corsa senza freni.

Tornando agli aumenti, facendo due conti sommari che qualunque cittadino avrà fatto, datialla mano, l’aumento a pieno regime comporterà, considerando solo gli aumenti di stipendio dei Sindaci di tutta la provincia, un aggravio di 29.772 euro al mese, che in un anno diventano 356.669 e che in un mandato quinquennale ammonterebbero a 1.783.345 euro. Senza contare vice Sindaci, Assessori, Presidenti dei Consigli Comunali che dovrebbero apportare un quasi equivalente aggravio, il tutto ancora al netto dei contributi versati.Buttiamola lì….4 milioni di euro tondi tondi?

Fossero di più o di meno, cambia poco. Quelloche non cambia, anzi peggiora, è il distacco dalla realtà.Quante cose si possono fare in 5 anni con quella cifra nell’intera provincia? Tutto legittimo, per carità, Roma paga gli aumenti (con denaro pubblico), chi beneficia riceve, è suo diritto; perchè in Italia è così, non ci si pone quasi mai la domanda se oltre la legittimità di un fatto ci sia anche la giustezza dello stesso, si accetta e basta!

Non si meravigli “la politica” se la gente, magari sbagliando, non si sente più rappresentatada nessuno!”.

Luca Parlanti

Consigliere Comunale M5S Lamporecchio