Studiare all’estero per ridare ossigeno e fiducia a un’intera generazione post-lockdown

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Richieste fino al 30 novembre

Da 34 anni a supporto dei giovani italiani, WEP ha aumentato numero e valore delle borse di studio per incoraggiare i ragazzi a prendere parte all’anno scolastico all’estero

di Redazione Scuola

4′ di lettura

La pandemia ha cambiato drasticamente la quotidianità di miliardi di persone in tutto il mondo, soprattutto dal punto di vista delle relazioni e della socialità. Il distanziamento sociale e i dispositivi di protezione individuale sono state misure di sicurezza imprescindibili, ma dal forte impatto sui rapporti umani. Tra le generazioni che più ne hanno risentito e sofferto, ci sono i ragazzi in età adolescenziale. Durante il lockdown, infatti, la didattica a distanza (Dad) ha cambiato le modalità di apprendimento e di relazione con i compagni, così come ha ridotto la possibilità di svolgere attività ludiche e sportive e tutti i momenti ad alto fattore umano. Senza dimenticare che l’adolescenza è già di per sé un periodo particolarmente vulnerabile per i ragazzi, i quali sono chiamati a realizzarsi come individui, ridefinendo i propri valori attraverso l’incontro con persone al di fuori del proprio nucleo familiare, come amici e insegnanti. Una ricchezza di stimoli e input, all’ordine del giorno fino al 2019, che è stata brutalmente indebolita dall’arrivo del Covid-19.

Il cambiamento

Non stupisce quindi che gli adolescenti del 2022 siano profondamente cambiati rispetto ai coetanei dell’era pre-pandemica. Oggi risultano cruciali esperienze che incoraggino i ragazzi a sperimentare il senso di intraprendenza, la responsabilità, l’autonomia, la socialità. Le esperienze formative immersive si presentano come opportunità per ristabilire legami, ridare ossigeno e fiducia a un’intera generazione. Aiutare i giovani a valorizzare la propria personalità e a trovare la propria strada è una delle sfide più grandi del momento: mettere i più giovani nella condizione di poter aver i mezzi per sapersi orientare in situazioni in rapido mutamento e per trovare il contesto più adatto allo sviluppo del proprio potenziale.

I nodi

Serena Zucchi, psicologa psicoterapeuta, coordinatrice del team psicologi WEP e autrice de “I nodi del crescere” evidenzia che «vivere un’esperienza formativa all’estero, può rappresentare uno stimolo fondamentale per aiutare i ragazzi a maturare competenze trasversali. Fra queste, mi piace sottolineare, quattro competenze “C”: la curiosità, intesa come apertura e disponibilità verso persone e contesti diversi e nuovi, maturando la capacità di integrare la diversità in esperienze di relazione e di incontri di vita reale. La comunicazione, la capacità di esprimere il proprio punto di vista, per condividere riflessioni e confrontare valori e tradizioni culturali manifestando il proprio pensiero con apertura mentale in modo attivo e originale. La cura o il caring ovvero imparare a prendersi cura di sé e delle persone che si incontreranno esercitando in pieno la propria autonomia, nel rispetto delle regole e dei vincoli relativi alla famiglia ospitante, al contesto scolastico e comunitario in cui si è inseriti. Infine, la conoscenza ovvero imparare contenuti nuovi e modelli educativi diversi; agli studenti viene chiesto di trovare nuovi equilibri tra ciò che è già noto e dato per acquisito e ciò che è nuovo e sfidante, esercitando uno spirito di osservazione personale, critico e originale».

I vantaggi

Studiare all’estero non solo aumenta le possibilità di entrare nel mondo del lavoro, ma favorisce anche la crescita personale e l’apertura mentale. Secondo i dati WEP, organizzazione internazionale che promuove scambi culturali, educativi e linguistici nel mondo, gli studenti che hanno scelto di frequentare una scuola superiore all’estero nel 2021 sono aumentati del 15% rispetto al 2019 e del 35% nel 2022. Per rispondere alle esigenze dei ragazzi e agevolare la partecipazione ad esperienze formative all’estero, da oltre vent’anni WEP offre borse di studio per l’anno scolastico, riducendo le quote per i più meritevoli, non solo sotto il profilo scolastico, ma anche motivazionale e attitudinale. E, data la notevole adesione al High School Program riscontrata proprio quest’anno, WEP ha aumentato il numero e il valore dei contributi messi a disposizione.

Il programma

Il programma High School è stato pensato per i ragazzi della 3° e 4° superiore che intendono mettersi alla prova in un nuovo sistema scolastico e confrontarsi con altre culture con l’obiettivo di crescere e maturare, da un punto di vista scolastico, professionale e personale. La durata dell’esperienza può variare da un trimestre, a un semestre o a un intero anno scolastico, durante il quale gli studenti verranno ospitati da una famiglia e inseriti in una scuola locale. Dopo il rientro in Italia, i ragazzi continueranno il proprio percorso nella scuola di origine: il programma all’estero è infatti riconosciuto dal ministero. Dato che quest’anno si è tornati a viaggiare in tutti i cinque continenti, le destinazioni tra cui è possibile scegliere sono numerose.

, 2022-11-18 14:49:00, Da 34 anni a supporto dei giovani italiani, WEP ha aumentato numero e valore delle borse di studio per incoraggiare i ragazzi a prendere parte all’anno scolastico all’estero, di Redazione Scuola

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