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Sinner-Cerundolo, il risultato: l’azzurro si ritira, stava perdendo per 4-1 nel primo set nei quarti a Miami

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di Gaia Piccardi

L’abbandono per vesciche ai piedi. Jannik Sinner era arrivato ai quarti di finale al masters 1000 di Miami battendo l’australiano Kyrgios per 7-6 (3) 6-3

Houston, abbiamo un problema. Il giovane tennis italiano, pieno di talento e promesse, è cagionevole di salute. Con Berrettini convalescente all’ospedale dopo l’operazione alla mano destra che trasforma la partecipazione agli Internazionali del Foro Italico in una rincorsa contro il tempo (Montecarlo sembra davvero troppo vicino per farcela e non difendere la finale di Madrid sarebbe un bagno di sangue di punti), sono ancora una volta le vesciche ai piedi a costringere Jannik Sinner al ritiro. Era successo a Vienna nel 2020 con Rublev (tre game con il russo, poi lo stop), questo è il secondo forfeit consecutivo per il barone rosso dopo Indian Wells (out a poche ore dalla sfida con Kyrgios, che poi avrebbe battuto negli ottavi a Miami, per una generica «malattia», probabilmente un virus influenzale): lo swing americano tra California e Florida si chiude con un terzo turno nel deserto e la conferma che i piedi (che a Dalibor Sirola e Claudio Zimaglia l’ex coach Riccardo Piatti chiedeva di trattare con particolare cura alla fine di ogni match) sono il punto debole del numero 11 del ranking.

A Miami la sfida nei quarti di finale con l’argentino Francisco Cerundolo, 23 anni, numero 103 della classifica, dura ventidue minuti. Non c’è nulla di clamoroso, tra il riscaldamento e i primi game, che lasci trapelare il disagio di Sinner, se non l’occasione mancata di strappare subito il servizio all’avversario (due doppi falli di Cerundolo) e una reattività un po’ appannata nei cambi di direzione, che poteva sembrare una fase di rodaggio del match. E invece il primo break lo subisce proprio Sinner, che sull’1-2, 40-0, si spegne all’improvviso, cedendo nove punti consecutivi: sull’1-4, con mestizia, la stretta di mano all’avversario a rete e l’uscita dal campo centrale di Miami con un’aria da funerale.

Jannik, che l’anno scorso in Florida si era spinto in finale, la sua prima in un Master 1000 a 19 anni, perde 400 punti che non dovrebbero provocargli grandi emorragie in classifica. Certo fa male uscire così e vedere ancora in tabellone Hurkacz, che gli sta davanti nel ranking (n.10), e il portentoso Alcaraz, lanciatissimo verso una semifinale con Medvedev, pronto a tornare n.1.

Gli altri avanzano, Sinner resta al palo.

30 marzo 2022 (modifica il 30 marzo 2022 | 22:34)

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, 2022-03-30 20:35:00, L’abbandono per vesciche ai piedi. Jannik Sinner era arrivato ai quarti di finale al masters 1000 di Miami battendo l’australiano Kyrgios per 7-6 (3) 6-3, Gaia Piccardi

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