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La scuola capovolta, Maglioni: ‘Nessuno deve essere costretto a imparare: la libertà di scelta è la più potente motivazione all’apprendimento’

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Niente voti, nessun obbligo e percorsi concordati con ragazzi e famiglie. Accade al Parco della Gratitudine, un’associazione di sostegno alla scuola parentale nata come prototipo di scuola capovolta. Intervistiamo Maurizio Maglioni, fondatore di Flipnet, l’associazione che, per prima, dal 2013, ha portato e divulgato in Italia il flipped learning e che, dopo aver formato oltre 8.000 insegnanti, ha messo in piedi anche questo prototipo di scuola capovolta, dove tutte le discipline sono insegnate con questo metodo. Come formula è stata scelta quella della scuola parentale perché, a detta di Maglioni, ben si presta alle sperimentazioni, sia per la forte partecipazione dei genitori, sia per la libertà che offre in termini di orari, formazione del personale, semplicità nelle uscite didattiche, utilizzo quotidiano del digitale e del web.

Prof. Maglioni, cos’è il Parco della Gratitudine?

“Il Parco della Gratitudine è un’associazione per il sostegno alla scuola parentale nata nel 2020 come prototipo italiano di scuola capovolta dove si applica solo il metodo Flipnet con insegnanti fortemente motivati e di alta formazione pedagogica”.

Quale pedagogia offrite alle famiglie che aderiscono?

“La pedagogia al Parco della Gratitudine si ispira agli insegnamenti di Carl Rogers, Daniel Goleman ed all’educazione reciproca di Marshall Rosenberg. Il metodo educativo è montessoriano aggiornato con il Flipped, Cooperative & Digital Learning. Nessuno deve esser costretto ad imparare: la libertà di scelta è la più potente motivazione all’apprendimento”.

Cosa non la convince della scuola italiana?

“Le famiglie desiderano per i propri figli luoghi educativi stimolanti, accoglienti, in sintonia con la natura e aperti alla tecnologia, ambienti fisici, culturali ed emotivi, generatori di bellezza e soddisfazione personale. Bambini e ragazzi vorrebbero vivere senza voti o punizioni. Vorrebbero imparare cose utili alla loro vita da persone appassionate e capaci di affezionarsi. Che percentuale di scuole in Italia vanta queste caratteristiche?”.

Cosa si può fare di alternativo?

“Tra la scuola statale e quella privata esiste una terza via: la Costituzione Italiana (art. 30) consente l’educazione parentale e le leggi stabiliscono che basta un’autodichiarazione per consentire al minore un percorso alternativo non scolastico. Gli esami di Stato a 14 e 19 anni si possono svolgere da privatisti, supportati dalla nostra associazione”.

Quali servizi gratuiti offrite ai vostri soci?

“Noi offriamo una progettazione condivisa in un percorso di accompagnamento personalizzato dai 6 ai 16 anni. Garantiamo, inoltre, un  affiancamento ed un sostegno quotidiano dalle 8:00 alle 17:00 in presenza, ma anche online, in caso di assenza. Forniamo anche il supporto psicologico necessario per questo capovolgimento educativo”.

Cosa succede all’iscrizione?

“Bambini e ragazzi, al momento dell’iscrizione, ricevono in comodato d’uso un notebook personale, già ottimizzato per l’uso didattico, con i nostri software preinstallati. Contestualmente i nostri educatori concordano con i giovani e le loro famiglie, un preciso percorso educativo con obiettivi ben definiti. Per esempio si potranno concordare obiettivi formali come una certificazione linguistica o il passaggio di un esame da privatista o informali come il miglioramento delle 8 competenze europee o la capacità di risolvere problemi con le equazioni. Il software viene configurato per consentire il raggiungimento di tali obiettivi ed il bambino/ragazzo rintraccia sul proprio notebook ogni giorno le attività da svolgere, come fosse una didattica a distanza”.

La vostra pedagogia prevede l’uso dei voti?

“No, siamo contrari al voto perché troppo spesso utilizzato come premio o punizione. Bambini e ragazzi da noi ricevono comunque feedback giornalieri sulle attività svolte, anche quando le svolgono in modo collaborativo presso il Parco della Gratitudine. Il  monitoraggio online consente interventi di revisione degli obiettivi in ogni circostanza, anche in caso di semplice malattia. Anche i genitori hanno accesso alla stessa piattaforma web per collaborare sullo stesso piano degli educatori. Le attività collaborative svolte a Parco della Gratitudine sono certamente di maggiore impatto emotivo ed educativo rispetto a quelle svolte a casa propria”.

Parco della Gratitudine è una scuola privata?

“Parco della Gratitudine non è una scuola privata ma un centro per il supporto all’ homeschooling e pertanto l’affidamento quotidiano del minore rimane una libera scelta dei genitori soci che non sempre riescono a dedicarsi all’istruzione del minore. Il parco ha alcuni aspetti simili ad una scuola privata, ma la conduzione è molto diversa”.

Chi accompagna i ragazzi al Parco della Gratitudine?

“L’associazione mette a disposizione la geolocalizzazione ed il recapito telefonico di ogni socio affinché i soci con residenza nello stesso quartiere possano organizzarsi autonomamente per concordare orari tali da facilitare la condivisione degli spostamenti da e per il Parco”.

Ci sono attività obbligatorie?

“Niente è obbligatorio per nessuno, tranne il divieto di fumare in tutta l’area del Parco. Abbiamo trasformato il verbo dovere con il verbo potere. Bambini e ragazzi non subiscono mai imposizioni, tranne in caso di grave pericolo.  Nel nostro progetto pedagogico, la motivazione è fondamentale e nulla motiva più della libertà di scelta e del coinvolgimento emotivo. Pertanto, appoggiati dalla ricerca neuroscientifica e pedagogica, consideriamo il gioco e lo studio attività complementari da affiancare costantemente”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
Niente voti, nessun obbligo e percorsi concordati con ragazzi e famiglie. Accade al Parco della Gratitudine, un’associazione di sostegno alla scuola parentale nata come prototipo di scuola capovolta. Intervistiamo Maurizio Maglioni, fondatore di Flipnet, l’associazione che, per prima, dal 2013, ha portato e divulgato in Italia il flipped learning e che, dopo aver formato oltre […]
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