Scuola, sindacati: «Uno su cinque ha scioperato, la protesta è forte»

Spread the love

Dopo la mobilitazione

Italia fanalino di coda in tema di retribuzioni, nonostante la spesa per istruzione e formazione sia tra le più basse d’Europa. Contratto, reclutamento e formazione nodi centrali della vertenza

di Redazione Scuola

1′ di lettura

Crescono i dati relativi all’adesione del personale allo sciopero con stime che indicano una percentuale attorno al 20%. Se un lavoratore della scuola su 5 ha aderito allo sciopero significa che la protesta è forte. Questo è un fatto che non può essere ignorato. A sostenerlo sono i sindacati che hanno promosso lo sciopero e le manifestazioni del 30 maggio scorso, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. L’Italia – la denuncia è dell’Ocse – ha gli stipendi più bassi nella Ue. Nonostante sia il fanalino di coda in tema di retribuzioni, nonostante la spesa in istruzione e formazione sia tra le più basse d’Europa non si vedono all’orizzonte iniziative che investano su un settore così importante per lo sviluppo del Paese.

«L’iniziativa democratica del personale, che con lo sciopero ha manifestato il suo dissenso verso le misure del Governo deve trovare disponibilità concreta per una soluzione politica. Contratto, reclutamento e formazione sono i nodi centrali di una vertenza scuola più volte rappresentata e che lo sciopero ha nuovamente riproposto», concludono Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio e Marcello Pacifico.

, 2022-05-31 18:37:00, Italia fanalino di coda in tema di retribuzioni, nonostante la spesa per istruzione e formazione sia tra le più basse d’Europa. Contratto, reclutamento e formazione nodi centrali della vertenza, di Redazione Scuola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.