Salvini all’attacco di Meloni: «Sullo scostamento di bilancio tentenna»

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di Marco Cremonesi

Il segretario della Lega insiste: «Servono subito 30 miliardi. In questo momento la preoccupazione sono le bollette degli italiani»

Fino a ieri, Matteo Salvini accusava soprattutto Enrico Letta e il centrosinistra di «tentennare» sugli aiuti per il caro energia. Ieri, invece, ha esplicitamente chiamato in causa Giorgia Meloni: «La preoccupazione degli italiani in questo momento sono le bollette. Si devono mettere sul tavolo 30 miliardi a debito, adesso». Per poi aggiungere: «Non capisco perché l’amica Giorgia su questo tentenni». In realtà, anche se prima di ieri il segretario non si era rivolto direttamente alla presidente FdI, il concetto nella Lega era già ampiamente dibattuto, un basso continuo che non superava mai il pelo dell’acqua. In effetti, Meloni la sua spiegazione l’aveva già data, forse anche per evitare polemiche: se si facesse nuovo debito «senza il tetto al prezzo del gas e senza il disaccoppiamento (del prezzo del gas da quello dell’energia elettrica) regaleremmo i soldi dei nostri figli alla speculazione».

Il segretario leghista in ogni caso ostenta ottimismo sull’andamento delle elezioni: «Il mio obiettivo è arrivare primo, non gioco mai per arrivare secondo o terzo». Perché «da sempre i sondaggi penalizzano la Lega. Poi i voti dicono altro». Per Salvini sono i giorni in cui cesellare il profilo di governo, smarcandosi dalle accuse di ambiguità e di simpatie filorusse. E così, ieri mattina, ha annunciato la disponibilità a nuovi aiuti militari per l’Ucraina: «Lo abbiamo già fatto e continueremo a farlo». Per poi aggiungere: «Da quando sono andato al governo non ho mai messo piede in Russia». E «non ho mai preso un soldo dalla Russia, mai fatto accordi commerciali con la Russia». L’importante, ha aggiunto, è che «la guerra finisca il prima possibile e che le sanzioni non mettano in ginocchio le aziende e i lavoratori italiani».

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Il profilo di governo non consente sbavature, nemmeno le più piccole. E infatti, per la prima volta quest’anno il raduno di Pontida di domenica prossima non sarà preceduto dalla notte di festeggiamenti sul «sacro prato». Certo, i militanti probabilmente prenderanno posto con tende e camper lo stesso. Ma Salvini non ci sarà e non è previsto il tendone discoteca. Nulla di organizzato da parte della Lega.

La giornata è segnata dalle scintille sul tema dell’autonomia, innescate dall’intervista con cui il governatore veneto Luca Zaia ha chiesto anche agli alleati di centrodestra di fare chiarezza. Ha risposto la ministra per il Sud Mara Carfagna: «Se Salvini non avesse fatto cadere il governo, l’autonomia differenziata sarebbe già stata approvata dal Consiglio dei ministri ». Controreplica del vice capogruppo alla Camera Fabrizio Cecchetti: «Tra un mese sarà il centrodestra che tornerà da solo al governo a realizzare l’autonomia differenziata, senza il freno a mano tirato dalla Gelmini e dalla Carfagna». Il partito, inoltre, mastica amaro per lo scarso sostegno dopo l’aggressione al gazebo leghista di Marina di Carrara: «Fa impressione — ha detto il senatore Stefano Candiani — il silenzio compiacente verso questi gravi episodi, e fa riflettere il fatto che da sinistra non si alzi una voce forte di doverosa solidarietà».

12 settembre 2022 (modifica il 12 settembre 2022 | 23:01)

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, 2022-09-12 21:01:00, Il segretario della Lega insiste: «Servono subito 30 miliardi. In questo momento la preoccupazione sono le bollette degli italiani», Marco Cremonesi

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