Pallavolo, Italia campione del mondo: la svolta giovani dietro la vittoria. Le mosse di De Giorgi

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di Flavio Vanetti

È la vittoria dei nervi distesi e della capacità di resistere. Il messaggio di un oro che rafforza il senso del cambiamento dettato dal c.t. quando la scorsa estate ha puntato sui giovani. La rinuncia a Zaytsev è l’emblema

Katowice è dunque, ancora una volta, la terra dell’oro per l’Italia del volley. Dal titolo europeo di un anno fa a quello Mondiale, continua la meravigliosa avventura della «Banda De Giorgi», nel senso di Ferdinando, il c.t. che vinse con la famosa «generazione di fenomeni» e che ora sta plasmando nella nuova Nazionale carattere e qualità di quel gruppo. C’era da sconfiggere i campioni in carica. Missione compiuta, con coraggio, pazienza e fiducia (tre caratteristiche del De Giorgi c.t.), perfino sorridendo con serenità tutte le volte che gli avversari provocavano.

È la vittoria dei nervi distesi, antidoto contro la maggiore esperienza dei polacchi, e della capacità di resistere: perso (dopo averlo quasi vinto) il primo set, l’Italia ha reagito, è decollata e ha finito per dominare. Questo è il messaggio più importante di un oro — 24 anni dopo quello di Tokyo 1998, con l’attuale c.t. protagonista in regia — che rafforza il senso del cambiamento dettato da De Giorgi quando la scorsa estate, procedendo in parallelo rispetto alla Nazionale che ai Giochi, ancora affidata a Chicco Blengini, concludeva un ciclo importante senza vincere medaglie, ha puntato sui giovani.

Giovani che non sempre e non tutti sono titolari nella Superlega. La svolta impostata è stata ora perfezionata con scelte ancora più decise — la rinuncia a Zaytsev è l’emblema — ma anche con il pieno credito nella linea varata. L’Italia della Meglio Gioventù sta facendo dell’umiltà, della compattezza, della freschezza e della leggerezza la sua forza: vada avanti così, senza cercare il confronto con la Nazionale della famosa «generazione di fenomeni». Sono due storie troppo differenti, per quanto bellissime.

12 settembre 2022 (modifica il 12 settembre 2022 | 15:25)

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, 2022-09-12 13:28:00, È la vittoria dei nervi distesi e della capacità di resistere. Il messaggio di un oro che rafforza il senso del cambiamento dettato dal c.t. quando la scorsa estate ha puntato sui giovani. La rinuncia a Zaytsev è l’emblema, Flavio Vanetti

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