di Marco Galluzzo Esperta di politica internazionale, grande conoscitrice di quella americana, Maglie, dopo la Rai, e dopo lo scandalo (archiviato dal giudice) delle note spese eccessive, ha lavorato per varie testate È una polemista nata, ama la provocazione, sa difendersi restando impassibile. Allora Maria Giovanna, è pronta ad entrare in Parlamento? «Ma di che parli? Siamo colleghi, ma che vuoi scrivere un ritratto su una collega?». No, ma di lei dicono che si candidi con Salvini. «L’ho letto sul vostro giornale». Maria Giovanna Maglie, veneziana, classe ‘52, giornalista militante, inizi professionali con il partito comunista e il quotidiano l’Unità, quindi craxiana per sua stessa ammissione, candida nel dire che senza l’aiuto di Bettino non sarebbe stata assunta in Rai, quindi corrispondente per anni dagli Stati Uniti e ormai da qualche lustro vicina al centrodestra, oggi è amica di Matteo Salvini. Dicono che ci sia un posto pronto per lei nelle liste leghiste. Ma com’è questa storia che lei non ne sa nulla, non ha sentito Salvini, non ne avete discusso? «Guardi sì, ci siamo sentiti, ma solo per gli auguri di Ferragosto». Solo per quello? «Le liste della Lega non escono prima di 24 ore». Allora è informata, segue la vicenda. «In effetti si, ma giuro che non so nulla». Esperta di politica internazionale, grande conoscitrice di quella americana, Maglie ha lavorato, dopo la Rai, dopo lo scandalo (archiviato dal giudice) delle note spese eccessive anche per una tv pubblica che in quegli anni non aveva vincoli di bilancio, per numerose testate. Negli ultimi anni per il Giornale, Il Foglio, radio Radicale, il sito Dagospia, spesso contro e spesso con grande capacità di approfondimento. Fra gli ultimi libri uno sul «mostro» della Cina di oggi, un altro su Trump, di cui è stata apertamente una grande sostenitrice. Come di Salvini e di quel mondo italiano che all’ex presidente degli Stati ha dedicato attenzione e speranze anche contro il main stream. Allora questa candidatura? Se arriva che fa, non l’accetta? «Certo che l’accetto, ma dipende anche da cosa mi offrono». Quindi è al corrente dell’ipotesi? Accetta solo un posto sicuro? «Diciamo che nel caso in cui si verifica quello che voi scrivete e che io non so, valuterei, sarei lusingata, ma le cose si fanno seriamente, dunque, vista anche questa legge elettorale complicatissima, astrusa, bisogna vedere cosa mi offrono». Nel 1993 la Maglie si dimise dalla Rai per la vicenda delle note spese, oggi attende di sapere se finirà o meno in Parlamento. Ma cosa le piace di Salvini? «Le tasse, che vuole tagliare, questo è il primo punto del programma». E se il posto che le offrono non è sicuro? «Vediamo, i voti si devono guadagnare». 19 agosto 2022 (modifica il 19 agosto 2022 | 08:25) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-19 06:40:00, Esperta di politica internazionale, grande conoscitrice di quella americana, Maglie, dopo la Rai, e dopo lo scandalo (archiviato dal giudice) delle note spese eccessive, ha lavorato per varie testate, Marco Galluzzo