La scuola si prepara ad eventuali atti terroristici o a crimini che mettono a rischio la sicurezza del personale e degli alunni? Cosa deve prevedere il Piano di Emergenza

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Le valutazioni sulla sicurezza e l’incolumità della scuola aiutano i dirigenti scolastici a identificare potenziali vulnerabilità, nonché punti di forza relativi alla sicurezza e all’incolumità degli studenti, del personale e dei visitatori. Gli analisti, solitamente, hanno (meglio dovrebbero avere) una notevole esperienza nella conduzione di valutazioni di sicurezza e protezione per i sistemi scolastici pubblici e le scuole che, a vario titolo, costellano l’istruzione italiana e la potenziano, talvolta. I dirigenti scolastici con il supporto delle figure che, a vario titolo, costellano il team per la sicurezza dovrebbero sviluppare strategie sostenibili di sicurezza, protezione e preparazione alle emergenze che funzionino nell’ambiente unico delle scuole che dirigono. Non ci sono strumenti e piani adatti a tutte le scuole.

Cosa si valuta

Solitamente sarebbe utile e necessario valutare (e a tal riguardo i DS farebbero bene a verificare che tutto sia stato oggetto di accurata analisi) …

  • Valutazione del quartiere
  • Punti di accesso a scuola
  • Controllo accessi perimetrale per edificio/i
  • Procedure di screening dei visitatori
  • Sistemi di telecamere di sicurezza
  • Sistemi di allarme
  • Controllo accessi interni
  • Gestione dello spazio
  • Supervisione degli studenti
  • Clima scolastico
  • “Linguaggio del corpo” dell’edificio
  • Linguaggio del corpo del personale e degli studenti
  • Strategie di abbattimento del bullismo
  • Misure antiterrorismo
  • Opportunità per incrementare l’utilizzo della prevenzione della criminalità attraverso la progettazione ambientale
  • Quanto le politiche, i piani e le procedure scritti corrispondono alla pratica reale
  • Documentazione efficace delle procedure di sicurezza e protezione
  • Opportunità di ridurre la responsabilità civile
  • Misure di sicurezza emotiva.
  • Migliorare gli sforzi per la sicurezza scolastica, migliorando al tempo stesso la capacità degli insegnanti di insegnare e degli studenti di apprendere

Migliorare gli sforzi per la sicurezza scolastica

Le valutazioni sulla sicurezza scolastica, sulla protezione, sul clima, sulla cultura e sulla preparazione alle emergenze possono essere un modo eccellente per migliorare gli sforzi per la sicurezza scolastica, migliorando al tempo stesso la capacità degli insegnanti di insegnare e degli studenti di apprendere. In poche parole, sarebbe utile e necessario migliorare la sicurezza, la protezione e la preparazione alle emergenze, aiutando al contempo le scuole a creare ambienti di apprendimento e di lavoro più piacevoli, professionali ed efficaci. Per far ciò sarebbe utile e necessario sviluppare approcci di valutazione della sicurezza scolastica, del clima, della cultura e/o della preparazione alle emergenze. A seconda, naturalmente, dei contesti nei quali si vive e si opera. Regionalizzazione e tipizzazione, in poche parole, della sicurezza. Una scuola prevalentemente frequentata da studenti provenienti da aree del mondo in guerra dovrebbe, ad esempio, particolarmente avere attenzione allo sviluppo di sistemi di sicurezza in grado di fronteggiare le emergenze. Ci sono? Quali?

Aiutare le scuole a integrare i vantaggi delle attuali eccezionali tecnologie di sicurezza e prepararli alle emergenze

Non servono tecnici che riciclano documenti o ritengono di riproporre le stesse misure e gli stessi piani a scuola che stanno in pianura e a scuola che stanno in prossimità dell’alveo di un fiume. La scuola in prossimità della Sinagoga deve avere sistemi più adeguati, in questo momento storico, per prevenire atti terroristici, ad esempio. Le scuole necessitano di esperti in grado di aiutarle a integrare i vantaggi delle attuali eccezionali tecnologie di sicurezza e, contestualmente, a prepararli a gestire le emergenze, comprendendo che gli studenti e il personale devono sono, indubbiamente, parte integrante del rendere queste tecnologie affidabili ed efficaci.

L’esempio nella prevenzione di atti terroristici o di crimini comuni

Sarebbe utile comprende come e quando telecamere di sicurezza, metal detector, sistemi di controllo degli accessi e di gestione dei visitatori siano appropriati, ma capire, contestualmente, anche come la supervisione degli studenti, la connettività umana, le comunicazioni e il processo decisionale possono essere migliorati per migliorare la sicurezza, la cultura e il clima della scuola. Sarebbe utile pensare ad aiutare le scuole a migliorare i processi di apprendimento creando culture scolastiche che abbracciano pratiche di sicurezza, protezione e preparazione alle emergenze che producono risultati. È solo una questione normativa? Chiaramente no. Dipende dalla capacità di gestire l’autonomia scolastica e dalla specifica preparazione delle figure che ruotano, previste dalla normativa vigente, attorno alla figura del dirigente scolastico.

Come funziona il cervello umano sotto la pressione dello stress della vita e della morte? Serve attenta preparazione alle emergenze

Le valutazioni dovrebbero utilizzare approcci basati sull’evidenza su come funziona il cervello umano sotto la pressione dello stress della vita e della morte. Ci sono, in Italia e nel mondo, società e organizzazioni a utilizzare scenari di crisi (come proiezione di video, ad esempio) per valutare il processo decisionale in caso di crisi individuale e organizzativa. Anche le organizzazioni scolastiche più sviluppate, in taluni casi, hanno trovato modi per migliorare significativamente le prestazioni umane nelle situazioni di stress e crisi scolastiche attraverso una attenta preparazione alle emergenze con il coinvolgimento, attento, del personale scolastico.

Identificare lacune significative nella pianificazione delle crisi prima che un incidente le riveli con un fallimento cronico del piano

Queste valutazioni sulla preparazione alle emergenze scolastiche sono uno dei modi più efficaci per identificare lacune significative nella pianificazione delle crisi prima che un incidente le riveli con un fallimento cronico del piano. Queste lacune generalmente non vengono messe in evidenza, purtroppo diciamo, durante le esercitazioni scolastiche tradizionali a causa della intrinseca mancanza di opportunità per un processo decisionale indipendente per questi tipi di esercitazioni. Servirebbe un rapporto strategico in grado di fornire un quadro generale della sicurezza, della protezione, del clima, della cultura e della preparazione alle emergenze. Tali tipologie di rapporti dovrebbero includere anche raccomandazioni per miglioramenti che devono essere condotti nelle nostre scuole.

Il caso dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Armellini” di Roma

Il caso dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Armellini” di Roma, diretto con competenza dal Dirigente Scolastico Prof. Francesco Celentano, è emblematico e testimonia l’attenzione della scuola al fenomeno già da tempo, per altro. Alla voce “Attacco Terroristico” prevede che “In questo caso non è prevista la evacuazione, i comportamenti da tenere sono:

  • Non abbandonare le aule e i posti di lavoro e non affacciarsi alle finestre.
  • Mantenere la calma e non contrastare con le proprie azioni quelle dell’attentatore.
  • Attenersi alle istruzioni dell’insegnante”.

Eccezionale dimostrazione di efficienza che contraddistingua la scuola e altre scuole del nostro Paese.

Il Piano d’Emergenza del “Circolo Didattico Statale Emilio Salgari” (Scuola dell’Infanzia e Primaria) di Palermo

Ottimo, invece, il Piano d’Emergenza del “Circolo Didattico Statale Emilio Salgari” (Scuola dell’Infanzia e Primaria) di Palermo, diretto dalla professoressa Maria Pizzolanti, brillante manager, che si allega e che, per quanto riguarda l’attacco terroristico, qui si riassume.

Minaccia d’atto terroristico

Questo tipo d’emergenza non può essere escluso a priori. Verranno quindi considerate separatamente due ipotesi:

  1. ritrovamento di pacchi, borse, oggetti sospetti, e/o telefonata di segnalazione;
  2. intromissione di persone armate a scopo terroristico.

Il caso 1) sarà trattato come un’emergenza che richiede la rapida evacuazione 17 dell’edificio. In questo caso il dipendente che ritrovi l’oggetto sospetto o che riceva la minaccia deve:

  • informare immediatamente e dettagliatamente il Coordinatore dell’emergenza;
  • mantenere stretto riserbo per evitare l’insorgenza di situazioni di panico.

Il Coordinatore dell’emergenza informerà la Polizia di Stato e, dopo aver valutato con essa la credibilità della minaccia, potrà ordinare l’evacuazione dell’edificio. Se necessaria, l’evacuazione avverrà secondo “segnali di evacuazione e di fine emergenza”. Il rientro all’interno dei locali della scuola sarà deciso dal Coordinatore dell’emergenza al termine delle operazioni di bonifica o comunque al termine di un intervallo di tempo deciso dalla Polizia di Stato, con le modalità descritte relativamente ai “segnali di evacuazione e di fine emergenza”.

Nel caso 2) sarà invece opportuno evitare gli allarmi acustici generalizzati, che potrebbero aggravare la situazione innervosendo gli intrusi. Il personale coinvolto dovrà quindi mantenere la massima calma, cercando di non innervosire gli estranei ed obbedendo senza indugio agli ordini che dovesse ricevere da loro.

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