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«La Lettura», Carrère scrittore del decennio. E nell’App focus sul Barocco letterario

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di Redazione Cultura

Sul podio della Giuria di Qualità dell’inserto anche Michel Houellebecq e, terzo, Claudio Magris: nell’inserto tutti i risultati del voto e i nomi dei giurati. Extra digitale: gli echi della «baroccaggine» nel Novecento

Lo scrittore del decennio è Emmanuel Carrère, secondo la giuria della Classifica di Qualità de «la Lettura». Il supplemento del «Corriere» ha compiuto dieci anni a novembre 2021, e per dieci volte ha assegnato il Premio della Classifica di Qualità votando il libro dell’anno con una giuria molto ampia. Così, giunta al numero tondo, «la Lettura» ha deciso di festeggiare scegliendo l’autore del decennio, e ha chiesto alla Giuria di Qualità di pronunciarsi votando uno dei 23 «superfinalisti», cioè gli autori dei 30 libri giunti sul podio in questi 10 anni (primo, secondo e terzo posto), ovviamente al netto dei nomi presenti più volte.


Ben 350 giurati tra giornalisti, traduttori, scrittori, collaboratori e amici hanno votato, mandando in vetta lo scrittore francese Carrère. Un ampio servizio dedicato al nuovo Premio apre il numero de «la Lettura» #538, disponibile in edicola e nell’App (scaricabile App Store e Google Play). Nell’articolo di Severino Colombo, segretario del Premio presieduto da Marzio Breda, si raccontano le modalità della competizione e si analizza la Top Ten dei più votati.

Oltre al nuovo numero in anteprima al sabato, l’App de «la Lettura» offre anche tutto l’archivio delle uscite dal 2011 a oggi. Il prezzo dell’abbonamento è di 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita (sottoscrivibile anche da qui). Per chi si abbona tutti i contenuti dell’App sono raggiungibili anche da desktop, a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, l’abbonamento si può regalare da questa pagina o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.

In aggiunta, l’App propone agli abbonati anche il Tema del Giorno, un approfondimento extra solo digitale. Quello di lunedì 21 è un testo di Paolo Di Stefano sul Barocco letterario: quello storico fino agli echi della «baroccaggine» nel Novecento. Un viaggio nell’esuberanza di forme e stili da Giovan Battista Marino a Carlo Emilio Gadda, Vincenzo Consolo, Giorgio Manganelli. Mentre il supplemento #538, disponibile in edicola e nella stessa App, racconta il Progetto Superbarocco, con varie mostre e itinerari da Roma a Genova, un patrimonio di 170 opere esposte con molti prestiti internazionali, tra cui quelli dalla National Gallery of Art di Washington. Un’epoca e un gusto di cui scrive Paolo Conti: con apertura ufficiale il venerdì 25 marzo con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono molte le iniziative in programma. Roma ospita alle Scuderie del Quirinale la mostra Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco, che resterà aperta dal 26 marzo fino al 3 luglio, mentre a Genova si apre a Palazzo Ducale La forma della Meraviglia (27 marzo-10 luglio), con altre esposizioni e iniziative nella città; un video dedicato al progetto si può vedere qui sotto.

Tra i «Temi» disponibili nell’App de «la Lettura» anche il focus, a cura di Giulia Ziino, è dedicato alle storie ritrovate: titoli da riscoprire, testi fuori catalogo, autori mai tradotti ma che all’estero sono dei classici. Anche questi saranno tra le sorprese della Bologna Children’s Book Fair, che torna in presenza da lunedì 21 a giovedì 24. Tra i vari speciali proposti dal supplemento #538, disponibile in edicola e nella stessa App, uno è dedicato alla Bologna Children’s Book Fair: scrivono Alessandro Beretta, Marco Bruna, Giulia Ziino (che intervista lo scrittore Francesco D’Adamo), Patrizia Violi mentre Pierdomenico Baccalario ha invitato i colleghi autori Giuseppe Festa, Davide Morosinotto, Guido Sgardoli e Marta Palazzesi a rendere omaggio a Mino Milani, il «Salgari di Pavia» da poco scomparso, firmando brevi testi alla sua maniera. A proposito dell’infanzia, la scrittrice americana Lauren Wolk (La ragazza dell’eco
, Salani) racconta della lettera ricevuta da una piccola lettrice che si scusa di essere «soltanto una bambina»: colpita dalla frase, l’autrice riflette sulle scoperte e sui sogni dei più piccoli, portatori di una bellezza che potrebbe guidarci verso un futuro migliore.

Tra i «Temi» del’App anche un estratto in anteprima da Il giorno in cui morì il sole
, romanzo del cinese Yan Lianke in uscita per Nottetempo il 24 marzo, tradotto da Lucia Regolo. Nell’inserto, la recensione firmata da Marco Del Corona.

Tornando al nuovo numero, e alla classifica di Qualità, i risultati del voto disegnano una geografia letteraria. Al primo posto, con 610 punti, Carrère si qualifica vincitore del decennio: era già stato il più votato al premio de «la Lettura» nel 2012 con il quanto mai profetico Limonov (Adelphi), sull’autore e attivista politico russo. Era poi arrivato secondo nel 2015 con I
l Regno
e quarto nel 2021 con Yoga
(sempre Adelphi): autore di «romanzi di fatti veri» e di una autofiction estrema che rappresenta quasi una «saggistica di sé stesso», condotta senza nascondere nulla alla pagina. Carrère vince un’opera d’arte, la «barchetta» creata appositamente da Velasco Vitali, che nasce da una doppia pagina de «la Lettura» ripiegata ed è realizzata in bronzo dall’antica Fonderia artistica Battaglia di Matteo Visconti, a Milano.

Al secondo posto, con 390 punti, un altro narratore francese, Michel Houellebecq, che in questi anni ha alternato il racconto dell’individuo «anestetizzato» nel malessere nella società d’oggi (Serotonina, La nave di Teseo) all’analisi dell’amore e della coppia (Annientare, ancora La nave di Teseo). Al terzo posto con 300 punti un grande autore italiano, Claudio Magris, uno dei cantori della Mitteleuropa e dell’Europa dei confini, delle terre di frontiera, nel fondamentale Danubio, sul fiume che attraversa le frontiere da Est a Ovest

, fino al visionario Non luogo a procedere (entrambi per Garzanti), in cui si parla di pace immaginando un «Museo Totale della guerra».

I nomi degli altri scrittori classificati si possono leggere sul nuovo numero, dove si trova inoltre la Top Ten dei più votati e l’elenco completo dei nomi di tutti i giurati. Sulla triade vincitrice e sul legame letterario tra autori italiani e d’Oltralpe, riflette inoltre lo scrittore e regista Philippe Claudel, segretario generale dell’Académie Goncourt, intervistato da Stefano Montefiori. Francia e Italia sono vicine non solo per la geografia, spiega l’autore, ma anche per l’attenzione alla traduzione, la sensibilità verso la tradizione letteraria e per i molti progetti comuni che i due Paesi hanno avviato, tra scambi culturali e coproduzioni.

Ci sono poi racconti e testi firmati da scrittrici. Oltre al già citato racconto della scrittrice per ragazzi Lauren Wolk, su «la Lettura» #538 compaiono altri due interventi di autrici straniere: una riflessione sulla guerra in Ucraina della russa Ludmila Ulitskaya (il suo libro Tra corpo e anima è apparso nel 2020 per La nave di Teseo) e un articolo della norvegese Erika Fatland, già autrice di tre libri-reportage: Sovietistan, poi La frontiera e ora La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya. Quest’ultimo è nella cinquina dei finalisti del Premio Terzani 2022: i suoi libri sono pubblicati in Italia da Marsilio.

Diversi spunti di riflessione in 5 pagine intorno ai temi della natura: il 21 marzo, oltre a essere il primo giorno di primavera, è anche la Giornata internazionale delle foreste. Si comincia con una dendrocronologa, Valerie Trouet, cioè una scienziata che studia le tracce del tempo nelle piante (suo il saggio Gli anelli della vita, Bollati Boringhieri): racconta a Telmo Pievani come le piante siano «cronisti» del tempo ma anche aiutanti essenziali per il clima.

Il biologo e ingegnere forestale Laurent Tillon spiega nell’intervista di Damiano Fedeli la storia di un albero nato prima della Rivoluzione: la pianta ha un nome, Quercus, e Tillon ne scrive in un libro che presenta anche in Italia (Essere una quercia, Contrasto). Di vegetazione storica italiana si occupa Alfio Cortonesi nel saggio Il Medioevo degli alberi
(Carocci) di cui scrive Amedeo Feniello, mentre la fotografa Beth Moon testimonia i mutamenti del clima che colpiscono alberi antichi, i Baobab, come si intitola il suo libro (Abbeville Press), presentato da Patrizia Varone.

Di un visionario come Anton Dohrn, che fondò nel 1872 la Stazione zoologica di Napoli, e di un prezioso progetto di digitalizzazione, scrive Sandro Orlando; di uno studio di Stefano Caserini su clima e comportamento (Sex and the climate, People Editore) scrive Elisabetta Soglio; e di un esperimento di addomesticazione narrato da Lee Alan Dugatkin e Ljudmila Trut (Come addomesticare una volpe, Adelphi) scrive Danilo Zagaria.

19 marzo 2022 (modifica il 20 marzo 2022 | 19:42)

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, 2022-03-20 18:42:00, Sul podio della Giuria di Qualità dell’inserto anche Michel Houellebecq e, terzo, Claudio Magris: nell’inserto tutti i risultati del voto e i nomi dei giurati. Extra digitale: gli echi della «baroccaggine» nel Novecento, Redazione Cultura

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