La corsa scudetto tra Milan e Inter, feste (di piazza) in bilico nella volata da brividi: «Per ora si tace e si gufa»

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di Fiorenzo Radogna

In 75 mila a spingere i rossoneri a San Siro. I nerazzurri appesi ai sogni di rimonta. Un finale di campionato mai visto nella città che pensa a come festeggiare: «Per ora si tace, si spera e si gufa»

E la Madunina la varda giò dal Domm. Equilibrata e in equilibrio, quando si parla di scudetto calcistico 2021-22. Come sospesa fra inseguiti (milanisti) e inseguitori (interisti). Oggi il Milan, battendo per 2-0 l’Atalanta (dalle 18 al Meazza), si è avvicinato al tricolore; ma l’Inter (a Cagliari, dalle 20.45: segui la diretta) è pronta all’aggancio, due punti sotto. E poi ci sono loro: (soprattutto) i tifosi meneghini; riposti per ora gli sfottò, avvolte (ma a portata di mano) le rispettive bandiere. Questione di sportività? Proprio no: di scaramanzia radicale, semmai.

In casa Inter «si tace e si gufa»

La Milano calcistica non vuol sentir parlare di pronostici, feste e festeggiamenti (e relativi programmi). Almeno in questo, «unita» in una comune strategia: si tace, si spera, si «gufa». «Se ci penso — spiega Valentino Caimi, presidente dell’Inter Club di Imbersago, così vicina (anche logisticamente) ai Moratti e alla villa di famiglia —: dico solo che noi interisti uno scudetto all’ultima giornata lo abbiamo già perso a Roma (il famoso 5 maggio del 2002, ndr). E allora nulla vieta che questo capiti anche al Milan. Gioca contro l’Atalanta che «l’è na bruta bestia». Noi cerchiamo di sperare fino alla fine. Come Inter Club non abbiamo ancora festeggiato la Coppa Italia, un po’ per il Covid e un po’ perché la stagione non è ancora finita. Se dovesse accadere quello che tutti qui speriamo? Dico solo che martedì abbiamo in programma una riunione nella nostra sede…».

La «scaramanzia» è rossonera

Giuseppe Munafò è il presidente dell’Associazione Italiana Milan Club: «Noi milanisti restiamo in silenzio. Vediamo una convergenza di qualità e situazioni che ci fanno ben sperare. Scaramanzia? Sì, vero: c’è. E la viviamo con tanta emozione che ci scorre nelle vene. Vorremmo saltare da una domenica all’altra subito. Per poter essere già al traguardo. Allo stadio, al fianco dei nostri ragazzi. Men che meno pensiamo a organizzare feste o eventuali festeggiamenti: non ne parliamo e basta. Qualsiasi cosa la rimandiamo al fischio finale dell’ultima giornata. Per noi quello che sta facendo questa squadra è qualcosa di eccezionale, questo conta». Quindi «al bando» (per ora) qualsiasi organizzazione per celebrare un possibile (probabile?) scudetto, già oggi. «Dico solo — conclude Munafò — che non si può avere un’idea di quanti tifosi, anche anziani e di vecchia data, ci hanno contattato. Una vera marea, tanto che già da giorni abbiamo dovuto comunicare a tutti i club affiliati di non chiamarci nemmeno per i biglietti. Davvero non siamo più in grado di rispondere a tutte queste richieste. E non centra nemmeno la decisione della società di praticare prezzi popolari; c’è solo tanto entusiasmo e grandissima stima per il lavoro fatto dai dirigenti del Milan. E se ci sarà da festeggiare, ci penseremo al momento».

L’Inter Club Madunina

Virtualmente sull’altra sponda del Naviglio, spera l’Inter Club Madunina, uno dei perni della tifoseria nerazzurra. Eugenio Marchitelli, che ne è il presidente, non lesina frecciatine goliardiche: «L’Inter è più forte di un Milan che comunque sta facendo qualcosa di eccezionale. Francamente vedere Saelemaekers (ala rossonera, ndr) e Calabria (terzino del Milan, ndr) Campioni d’Italia mi stupirebbe. Noi interisti siamo passati dalla scaramanzia, speravamo che il Milan perdesse a Verona («la fatal Verona»); al realismo: anche se non è più quella di prima l’Atalanta è una squadra forte. E vedendo i suoi giocatori e il modo di giocare si può sperare. Anche se il Milan sarà davanti a 70 mila tifosi che lo spingeranno. Noi comunque confidiamo nei cugini nerazzurri bergamaschi. Feste? Voliamo bassi, come Inter club abbiamo organizzato l’aperitivo sociale per martedì, saluteremo la vittoria della «Coppettina» Italia».

Il Milan Club Femminile di Saronno

Parola conclusiva al gentil sesso: «Noi tifose non abbiamo organizzato nulla — Alberta Prandina è la presidentessa del Milan Club Femminile Stella di Saronno che conta più di cento iscritte —, se non di andare allo stadio a tifare Milan. Anzi direi che, prima, non si deve organizzare nulla. Speriamo solo di riuscire ad avere i biglietti anche per Sassuolo. Se puoi dovesse succedere, saremo pronte a festeggiare. Per ora godiamo solo del fatto che certamente saremo qualificati per la Champions, senza il patema della scorsa annata. C’è la consapevolezza che il Milan è una squadra forte. Ma l’ansia resta». Sotto lo sguardo della Madonnina.

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15 maggio 2022 (modifica il 15 maggio 2022 | 20:57)

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, 2022-05-15 18:57:00, In 75 mila a spingere i rossoneri a San Siro. I nerazzurri appesi ai sogni di rimonta. Un finale di campionato mai visto nella città che pensa a come festeggiare: «Per ora si tace, si spera e si gufa», Fiorenzo Radogna

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