Italia-Australia rugby risultato 28-27: prima storica vittoria degli azzurri contro i Wallabies

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di Valerio Vecchiarelli

Dopo ventuno sconfitte consecutive gli azzurri vincono nell’Autumn Nation Series contro i Wallabies, una delle superpotenze del rugby mondiale

Succede l’incredibile a Firenze, l’Italrugby fa quello che mai le era riuscito nella sua storia, batte l’Australia (28-27) al termine di una partita thriller, con colpi di scena e stravolgimenti fino al batticuore finale: a tempo scaduto Neville segna per gli ospiti la meta che sa di beffa e che potrebbe rovinare un pomeriggio da consegnare alla storia del rugby azzurro: per vincere serve la trasformazione e Donaldson, esordiente, la spedisce di un nulla a destra dei pali. Il Franchi esplode, dopo 21 tentativi e tante amarezze cade uno degli ultimi tabù dell’Italia ovale, adesso restano solo gli scalpi di Inghilterra e All Blacks per completare la collezione.

Questa Italia inizia a stupire, dopo la splendida razzia in Galles che interruppe la serie nera del Sei Nazioni e lo show di una settimana fa a Padova contro le Samoa, arriva un’altra perla, costruita sull’efficacia, su un gioco effervescente, sulla difesa che attacca (e nel rugby non è un ossimoro) e la fantasia al potere dei tre quarti. Il primo tempo è una dolce sinfonia suonata dall’Italia, l’Australia è sorpresa da tanta arroganza fisica, i fratelli Cannone, fiorentini, usano il fisico per distruggere le idee di gioco altrui e poi ci pensano quelli dietro a trasformare in oro il lavoro di un pacchetto di mischia di granito.

Alla metà del primo tempo si ha l’impressione di assistere a una partita irreale, non può essere l’Italia quella della meta di Pierre Bruno, percussione in mezzo al campo, Varney che affetta l’aria con un passaggio infinito e tuffo dell’ala sulla bandierina. Da spellarsi le mani, ma non c’è il tempo di godersi le spettacolo che l’Italia regala a Firenze forse una delle sue più belle mete di sempre. Joane e la sua accelerazione istantanea, poi l’ovale accarezza i polpastrelli di Morisi e Brex per arrivare in mano al nostro paisà, quell’Andy Capuozzo che non sembra fatto per giocare a rugby, ma che invece è l’essenza del gioco: cambio di passo, due aussie a sedere, velocità costante e meta.

Sembra il giorno dei giorni con il Franchi che sta per diventare lo stadio amuleto dell’ovale italiano dopo che nel 2016 raccontò un’altra, storica, prima volta contro il Sudafrica. La meta di Wright ricuce un po’ lo strappo prima dell’intervallo (17-8), sarebbe stato davvero troppo. Nella ripresa la musica può solo cambiare, i canguri non possono permettersi una gita di piacere e allora iniziano a macinare fasi di gioco, la loro specialità: la meta di McReight (17-15) sembra indirizzare il pomeriggio là dove vorrebbe la storia, ma dopo un calcio di Allan arriva un’altra magia del nostro prodigio tascabile: l’ovale prende aria, Brex lo consegna a Ioane che si inserisce a pazza velocità nella linea avversaria, magia da giocoliere, passaggio per Capuozzo, sempre lui che si infila in un varco con una cambio di passo d’altri tempi. Tuffo oltre la linea della gloria, nulla sembra vero (25-15).

L’Australia non ci sta, aggredisce i punti di incontro, butta sul prato la frustrazione di chi si sente umiliato. L’Italia deve difendere, solo difendere, soffre la fisicità degli avversari e va in difficoltà. A 12’ dalla fine Robertson fa scendere i fantasmi su Firenze (25-22), poi Padovani con un calcio prova a scacciarli (28-22), ma quelli restano lì a disegnare un incubo. E l’incubo arriva a tempo scaduto, Neville segna la meta della possibile beffa (28-27), ma Donaldson sbaglia la trasformazione. Forse era scritto, forse è giusto così. Sabato a Genova le fatiche di autunno si chiuderanno contro il Sudafrica campione del mondo. L’Italia arriverà alla sfida con la leggerezza di chi in una settimana si è scoperta capace di cambiare il proprio destino.

12 novembre 2022 (modifica il 12 novembre 2022 | 16:36)

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, 2022-11-12 15:34:00, Dopo ventuno sconfitte consecutive gli azzurri vincono nell’Autumn Nation Series contro i Wallabies, una delle superpotenze del rugby mondiale, Valerio Vecchiarelli

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