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Il diesel è sempre più scarso (e costoso)  Perché potrebbe scattare il razionamento Cingolani: «Gas russo, 3 anni per sostituirlo»

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Il diesel potrebbe essere razionato in Europa a causa di una carenza “sistemica”. L’allarme arriva dai principali produttori e commercianti riuniti al FT Commodities Global Summit a Losanna, in Svizzera. Manager ed esperti hanno parlato di un possibile razionamento del gasolio a causa delle sanzioni alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Sanzioni che significano per il comparto milioni di barili di petrolio importato in meno. Di fatto un buco nero nella fornitura di greggio da cui si ottiene, per distillazione frazionata, il gasolio (anche chiamato diesel).

Manca il petrolio

Come riporta il quotidiano finanziario londinese Financial Timesa dare l’allarme è stato Russell Hardy, capo di Vitol, trader svizzero di petrolio: «La cosa che preoccupa tutti sono le forniture di diesel. L’Europa importa circa la metà del suo diesel dalla Russia e il resto dal Medio Oriente». Molte raffinerie europee importavano poi dalla Russia anche i semilavorati per produrre il diesel, come il gasolio sottovuoto (Vgo). Se è vero che la Commissione Europea, al momento, non ha posto un embargo ai combustibili russi va detto che l’import di petrolio e derivati da Mosca è scemato. Tra i gruppi europei che hanno tagliato gli acquisti in Russia ci sono Eni, Shell, Bp, Total Energies, Repsol e Galp, solo per citarne alcuni. Di conseguenza le scorte di petrolio e diesel sono crollate ovunque e in Europa sono ai minimi stagionali da 15 anni a questa parte. In questo scenario i raffinatori di petrolio europei saranno probabilmente costretti a tagliare la produzione di diesel mentre si affrettano a trovare alternative all’oro nero russo. Per capire il danno al comparto basta sapere che la sola Italia importava 2,5 milioni di barili di greggio al giorno dalla Russia.

Domanda elevata e poca materia prima: razionamento

Secondo Hardy in questa crisi incide anche il passaggio a un maggior consumo di diesel rispetto alla benzina in Europa, situazione che ha contribuito a creare l’attuale carenza di carburante. In questi casi il rischio è anche un aumento dei prezzi. Alcune raffinerie potrebbero infatti concentrare la loro produzione sul diesel a discapito di altri prodotti derivati dal petrolio al momento meno remunerativi. Per analisti e manager a partire da aprile qualche Paese esportatore di diesel potrebbe poi razionare le vendite. Il che aprirebbe a uno scenario di competizione tra i paesi «all’ultimo barile».

, 2022-03-22 23:30:00, L’allarme arriva dai principali produttori e commercianti riuniti al FT Commodities Global Summit a Losanna, in Svizzera. Manager ed esperti hanno addirittura parlato di un possibile razionamento del carburante, Redazione Economia

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