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I gironi del Mondiale in Qatar: l’Italia sarebbe al posto del Portogallo

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di Guido De Carolis, inviato a Doha

Spagna-Germania assieme nel gruppo E. Il Gruppo B è quello «politico»: oltre all’Inghilterra si affronteranno Iran e Usa e, se passa, l’Ucraina. Per il Brasile girone più equilibrato

Un Mondiale caldo, per la temperatura e la politica. L’Italia lo guarderà in televisione, in pieno autunno, dal 21 novembre al 18 dicembre. Un peccato. I rimpianti aumentano dopo il sorteggio di Doha. Il Portogallo di Ronaldo può fregarsi le mani per un girone non proprio tra i più impegnativi con Uruguay, Ghana e Corea del Sud. Gli azzurri sarebbero finiti lì se non si fossero fatti buttare fuori dalla Macedonia del Nord. Di strada la Nazionale avrebbe potuto farne parecchia, il livello non è altissimo, veri e propri gironi di ferro non ce ne sono.

Per l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani «questo Mondiale unirà il mondo dopo la pandemia». Il Qatar, favorito dal sorteggio come sempre avviene al Paese ospitante, aprirà il torneo contro l’Ecuador, le chance di qualificazione, con Olanda e Senegal nello stesso gruppo, non sono comunque altissime, poco importa. Quel che conta è fare bella figura e trasmettere un’immagine di progresso al mondo. La cerimonia del sorteggio, il giorno prima dell’inizio del Ramadan, è stata un assaggio di quanto può offrire il Qatar. «Non sono i Mondiali di un solo Paese, ma di tutto il mondo arabo, del Medio Oriente», si è affrettato a sottolineare il presidente della Fifa, Gianni Infantino, convinto che sarà la «Coppa del Mondo migliore di sempre». Bisognerà vedere se sarà anche la più spettacolare. Le promesse del presidente Fifa sono roboanti: «Cinque miliardi di persone seguiranno l’evento».

A otto mesi dal calcio d’inizio, il Qatar mostra grandissime potenzialità tecnologiche e organizzative. La cerimonia di presentazione è stata un viaggio partito dalle stelle e arrivato al deserto, trasformato da grandi investimenti nella ricca oasi del calcio: il tutto sotto la guida della mascotte La’eeb, fantasmino uscito da un cartone di Aladdin o da un libro delle Mille e una Notte. «Sia l’edizione della pace», il messaggio di un ecumenico Infantino. L’omaggio alle leggende scomparse in questi anni (Gordon Banks, Diego Armando Maradona, Paolo Rossi e Gerd Muller) ha aperto un sorteggio che ha riservato qualche sorpresa.

Il tabellone non è ancora completo, mancano tre Nazionali, si conosceranno a giugno, dopo gli spareggi. Impegnate squadre di Sudamerica, Oceania, Asia, ma pure le europee Galles, Scozia e Ucraina. Proprio l’Ucraina potrebbe finire nel girone «politico» del Mondiale. Oltre all’Inghilterra, nel Gruppo B si affronteranno Iran e Usa, due Paesi in continua lotta e con relazioni ai minimi termini.

A stuzzicare la fantasia è la sfida tra Spagna e Germania. Passano le prime due di ogni girone, non dovrebbero avere problemi, con il Giappone e una tra Costa Rica e Nuova Zelanda. «È un gruppo tosto, ma se siamo teste di serie davanti ai tedeschi è per il lavoro di questi anni. Non snatureremo il nostro gioco, possiamo battere tutti», evidenzia il c.t. spagnolo Luis Enrique.

La Spagna è una delle grandi favorite, insieme alla Francia di Deschamps che vorrebbe fare il bis dopo aver vinto quattro anni fa in Russia. Con ogni probabilità sarà l’ultimo mondiale del 37enne Ronaldo e potrebbe esserlo anche per il 34enne Messi. L’Argentina è convinta di uscire molto bene dal gruppo con Messico, Polonia e Arabia Saudita e di «poter arrivare in finale», come auspica il c.t. Scaloni. Il girone più equilibrato mette insieme Brasile, Serbia, Svizzera e Camerun. «Non è il gruppo della morte, ma Serbia e Svizzera sono finite davanti a Portogallo e Italia nelle qualificazioni», evidenzia Tite, c.t. del Brasile. Il Portogallo è arrivato, l’Italia è a casa per la seconda volta di fila.

1 aprile 2022 (modifica il 1 aprile 2022 | 23:53)

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, 2022-04-01 21:59:00, Spagna-Germania assieme nel gruppo E. Il Gruppo B è quello «politico»: oltre all’Inghilterra si affronteranno Iran e Usa e, se passa, l’Ucraina. Per il Brasile girone più equilibrato, Guido De Carolis, inviato a Doha

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