I 12,66 miliardi del PNRR non bastano per mettere in sicurezza le scuole e colmare il fabbisogno di palestre e mense

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Le risorse destinate dal PNRR all’edilizia scolastica e alle aule 4.0 ammontano complessivamente a €12,66 miliardi. Ma scendendo nel dettaglio delle singole missioni si scopre che questi fondi non basteranno e che sarà necessario prolungare gli investimenti negli anni a venire. Sono i dati che emergono dal XXI Rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanzattiva.

Per quanto riguarda la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, nella programmazione iniziale erano previsti 3.400 progetti già in essere e 500 nuovi, per un impegno di spesa complessivo di 3,900 miliardi di euro. Ma per questo intervento il documento del Governo dello scorso 27 luglio segnala che a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime verrà diminuito il numero previsto di edifici. E’ quanto evidenzia Cittadinanzattiva.

Anche rispetto al numero di 212 nuove scuole approvate (così distribuite: 6 in Abruzzo, 6 in Basilicata, 16 in Calabria, 35 in Campania, 23 in Emilia-Romagna, 8 in Friuli-Venezia-Giulia, 11 nel Lazio, 3 in Liguria, 14 in Lombardia, 9 nelle Marche, 2 in Molise, 9 in Piemonte, 11 in Puglia, 7 in Sardegna, 14 in Sicilia, 16 in Toscana, 2 in Trentino-Alto Adige, 6 in Umbria, 2 in Valle d’Aosta e 12 in Veneto), le domande pervenute erano state più del doppio ossia 543 e ad oggi il rischio, come sottolineato da diverse autorevoli voci, è che la reintroduzione dell’appalto integrato rischi di snaturare parte dei progetti innovativi inizialmente presentati.

Ai 2,4 miliardi per asili nido e ai 600 milioni per scuole dell’infanzia, previsti dal PNRR, si aggiungono ulteriori 108 milioni dal Ministero dell’Istruzione e 900 milioni per la loro gestione. Si dovrebbe così arrivare ad un totale di 2.230 strutture e 264.480 posti e raggiungere dunque l’obiettivo del 33% di bambini inseriti al nido, ma nel frattempo il Consiglio d’Europa ha già spostato l’asticella al 45% da raggiungere entro il 2030.

I dati sulle mense

Il PNRR ha stanziato complessivamente 600 milioni di euro per 1.000 nuove mense che in realtà saranno 908. Poco più della metà, 526 pari al 58%, saranno proprio nuovi locali, di cui 230 al Sud. Per il resto si tratta di interventi di demolizioni, ricostruzioni e ampliamento (23%) e di riqualificazione o riconversione di spazi e mense preesistenti e messa in sicurezza (19%). Ad oggi le scuole dotate di “ambito funzionale dedicato alla mensa”, intendendo con questa espressione un edificio dotato solo di refettorio o anche di cucina, sono 13.533, un numero dunque ben lontano – sottolinea Cittadinanzattiva -dalla necessità di garantire la mensa, e parallelamente il tempo pieno, ai tutti i bambini dell’infanzia e della primaria.

I dati sulle palestre

Con i 300 milioni di euro inizialmente previsti e con ulteriori 31 milioni stanziati con decreto del Ministro dell’Istruzione, saranno finanziati a livello nazionale 495 interventi, di cui soltanto 148 per nuove palestre. Le quattro Regioni con il numero più alto di interventi sono nel Mezzogiorno: Campania (70), Sicilia (62), Basilicata (49), Calabria (42). “Tuttavia – scrive Cittadinanzattiva – erano ben 2555 le domande pervenute, dati che sottolineano l’urgenza di colmare un gap relativo alla mancanza o inadeguatezza di strutture per lo sport e le attività motorie di cui tutti i tipi di scuola necessitano ben oltre di quanto previsto dal PNRR”.

Da una recente indagine del “Centro studi Orizzonte Scuola”, basata su dati ministeriali, emerge che il 60% delle scuole italiane è privo di una palestra, con forti differenze fra regioni (in Calabria soltanto il 23% delle scuole di ogni ordine e grado è dotata di palestra).

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