Gran Sasso, tre ragazzi colpiti da un fulmine durante escursione: uno è in rianimazione

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di Nicola Catenaro

Nella zona si sta abbattendo un forte nubifragio. Il lavoro del soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo

L’AQUILA – Simone Toni, 28 anni, di Tivoli, è stato attraversato dal fulmine e si è accasciato a terra. Gli altri due, Manuel Annese, 30 anni, e Christian Damiani, 24, di Roma, sono stati sbalzati a metri di distanza ma sono rimasti illesi perché colpiti di striscio. Sono riusciti a rialzarsi, hanno preso sulle spalle l’amico gravemente ferito e l’hanno trasportato 600 metri più a valle. Un tentativo disperato di accelerare i soccorsi e salvargli la vita. «Siamo stati colpiti da un fulmine mentre scendevamo in mezzo alla pioggia, alla grandine, e il nostro amico sta male» hanno detto ai soccorritori arrivati a Campo Imperatore indicando Simone, ora ricoverato in coma farmacologico e in «condizioni critiche» nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dell’Aquila.

Leandro Giannangeli, volontario del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, è stato tra i primi ad aiutare, ieri mattina, intorno alle 12.30, la comitiva di tre giovani laziali feriti. «Ero a una decina di metri dietro di loro sul sentiero estivo, quello tra Campo Imperatore e Sella di Monte Aquila, quando ho sentito i primi tuoni ed è iniziato a piovere. Poi, quell’enorme fulmine. Ho accelerato il passo e a un certo punto li ho visti, uno di loro era a terra e si lamentava. Mi sono unito ai carabinieri forestali e insieme ad altri abbiamo formato con le braccia una barella umana portando il ferito più grave a valle. Con quella nebbia fitta, l’elicottero non avrebbe mai potuto raggiungerci». È il secondo grave episodio, in montagna, dopo l’incidente che è costato la vita l’altro ieri all’industriale Alberto Balocco e all’amico Davide Vigo, folgorati mentre erano in sella alle loro mountain bike elettriche in Val Chisone.

Per i tre amici, ieri, doveva essere una passeggiata. E le previsioni parlavano di pioggia alle 13. Non prima, ripete Giannangeli. Invece il cielo ha iniziato a scurirsi e a rumoreggiare in lontananza già alle 11.30, e in poco tempo nella zona si è scatenato il finimondo. Pioggia forte, grandine, nebbia. Dopo essere stati colpiti, sono riusciti ad arrivare con l’amico sulle spalle a circa duecento metri dalla loro auto, poco prima dell’osservatorio astronomico e dello storico albergo di Campo Imperatore che lo fronteggia, e qui sono stati intercettati dai soccorsi. Prima del trasporto in elicottero all’ospedale dell’Aquila, Simone è stato sottoposto a una tracheotomia per un edema alla glottide che impediva di intubarlo e farlo respirare normalmente. Nel pomeriggio è stato portato in sala operatoria per un intervento finalizzato a sostenere la ventilazione. I medici si sono riservati la prognosi giudicando «critiche» le sue condizioni. Con l’unico spiraglio rappresentato dal fatto che non è stato trovato in arresto cardiaco, come capita nei casi più gravi, anche se era già in stato di incoscienza quando è stato soccorso. «È stabile nella sua gravità», ha detto in serata il primario Franco Marinangeli.

Gli amici se la sono cavata con piccole escoriazioni e un forte spavento. Sono poi scesi con la funivia alla base di partenza di Fonte Cerreto insieme ai tecnici del Soccorso Alpino e, successivamente, sono stati portati anche loro in ospedale. «L’Abruzzo conta già sette morti, quest’anno, per incidenti in montagna. Occorre informarsi bene ed evitare quanto più possibile le situazioni di pericolo», l’appello del presidente del Soccorso Alpino e Speleologico della regione, Daniele Perilli.

27 agosto 2022 (modifica il 27 agosto 2022 | 21:51)

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, 2022-08-27 20:04:00, Nella zona si sta abbattendo un forte nubifragio. Il lavoro del soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo , Nicola Catenaro

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