Foibe, Sasso risponde alla Cgil: Landini e i suoi colleghi dovrebbero partecipare alle iniziative previste per il 10 Febbraio

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Il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione, non ha nascosto il suo disappunto riguardo le recenti dichiarazioni di ANPI e CGIL sulle foibe e sulla circolare delle prefetture che invita le scuole a commemorare il giorno della memoria, come stabilito dalla legge 92 del 2004.

Sasso ha espresso preoccupazione per quello che ritiene un rinnovato spirito di preconcetto ideologico che sembrava superato nel 2023. Sotto accusa sono le affermazioni di negazione di una verità storica ben documentata, arrivando a sostenere che “non fu pulizia etnica”. Queste parole, secondo Sasso, mostrano un’incapacità di affrontare la storia in modo oggettivo, un problema che vede ripercuotersi anche nell’ambito educativo.

Il deputato lamenta come, per la CGIL, nelle scuole si possa discutere di una vasta gamma di temi, dalla propaganda gender ai venerdì di Greta, ma si eviti di affrontare la questione delle foibe.

L’invito di Sasso è diretto: Landini e i suoi colleghi dovrebbero partecipare alle iniziative previste per il 10 Febbraio, coinvolgendo i figli degli esuli istriani e dalmati e i discendenti degli italiani vittime delle foibe, per un confronto diretto con la storia. L’alternativa, suggerisce, sarebbe quella di mantenere il silenzio e rispettare la memoria di chi ha perso la vita per mano dei comunisti slavi, semplicemente per la loro identità italiana.

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