ChatGPT, in Italia vietata agli under 13, fino ai 17 anni serve il consenso dei genitori

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Lo scorso 1° maggio, dopo un breve stop imposto dal Garante della Privacy, ChatGPT è tornato in Italia. Si è assistito a un’importante revisione delle politiche d’uso, in particolare per quanto riguarda l’età minima degli utenti.

OpenAI, la società dietro la piattaforma di intelligenza artificiale, ha delineato nuove direttive che mirano a garantire un uso responsabile e sicuro del servizio.

La nuova normativa prevede che tutti gli utenti maggiorenni possano utilizzare ChatGPT senza restrizioni. La decisione sottolinea il desiderio di OpenAI di rendere la tecnologia accessibile a un vasto pubblico adulto, promuovendo al contempo la consapevolezza sull’uso etico e informato dell’intelligenza artificiale.

Limitazioni per gli under 18

Per gli utenti tra i 13 e i 17 anni, invece, è necessario un passaggio aggiuntivo prima di poter accedere a ChatGPT. Questi adolescenti dovranno confermare di avere ottenuto il consenso dei genitori o dei tutori legali. Tale misura è stata introdotta per rafforzare la protezione dei minori online, assicurando che i giovani siano adeguatamente supervisionati nell’utilizzo di tecnologie avanzate come il chatbot di OpenAI.

In linea con le normative sulla privacy e la sicurezza dei dati, è vietato l’uso di ChatGPT ai minori di 13 anni. Una decisione che riflette la consapevolezza di OpenAI riguardo alla necessità di tutelare i più giovani da potenziali rischi associati all’utilizzo di piattaforme online.

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