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Antipatici a distanza, legati per la vita

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Amori in città/ Ugo De Flaviis e Francesca Di Benedetto Mezzogiorno, 25 marzo 2022 – 18:49 Anni di politica e impegni condivisi. E una casa al centro fra i loro diversi «mondi» di Anna Paola Merone Venti anni di matrimonio, ventiquattro insieme. Ugo De Flaviis e Francesca Di Benedetto vengono ufficialmente presentati da amici comuni all’Upstroke, in una sera di musica dal vivo e cocktail vista mare. In realtà si conoscono già dai tempi del liceo Sannazaro, quando si erano reciprocamente antipatici e, a distanza, non si erano mai sopportati. Ma sono passati molti anni da allora. Lui ha 28 anni, lei uno di meno, e basta una parola, uno sguardo, un istinto di curiosità: si «annusano» in una conversazione che non ha più fine e si ritrovano insieme. Lui è già consigliere comunale, la politica lo appassiona e lo divora. Lei è già una donna paziente e disposta all’ascolto. Il matrimonioSi sposano dopo quattro anni di fidanzamento. Lei, dopo la laurea in Scienze politiche, aveva incominciato a lavorare in banca ma comprende che non è un impegno professionale che la gratifica davvero. E così quando, 12 anni fa, nasce Sofia decide di dedicarsi alla piccola. E a Ugo, che è un compagno impegnativo. É lei a spingerlo affinché, alla politica, affianchi la professione. Lui resiste, non è convinto, ma lei si spinge fino a obbligarlo a sostenere l’esame da avvocato. Una scelta di cui in seguito lui le sarà profondamente grato. Nel 2015 Ugo lascia la politica attiva e — con sorpresa — si scopre più sereno, più contento. Conclude il suo lungo arco di rappresentante nelle istituzioni da consigliere regionale e da sette anni ha impegni e ritmi diversi. Certo che ci sono parabole che devono avere un punto di approdo. É segretario regionale della fondazione Einaudi, che lui definisce un salotto liberale, e presidente della fondazione San Giuseppe dei Nudi cui la sua famiglia è storicamente legata. E Francesca gli è vicino con lo stesso passo lieve di sempre, come una leonessa ha combattuto le sue battaglie in politica e sostenuto le sue campagne elettorali — condividendone l’adrenalina — e con un piglio diverso ma con lo stesso stile gli è vicino in questi nuovi impegni, con ispirazioni e suggerimenti. La famigliaHanno scelto di abitare in un luogo che considerano di mediazione, in via Manzoni: lei odia il Vomero, lui non ama Posillipo. Sono equidistanti dalle rispettive famiglie di origine, cui sono comunque legatissimi, e in un equilibrio fatto di piccole cose e grandi scelte. A Ugo — che ha preso la prima tessera della Democrazia Cristiana a 15 anni, che a 23 è stato il più giovane consigliere comunale di Napoli dell’epoca e a 33 il più giovane assessore regionale, con la delega all’Ambiente e all’Acqua — la politica attiva non manca. Ma è certo che bisogna lavorare per formare una nuova classe dirigente. Ne parla spesso con Francesca: è una opportunità per Sofia e i ragazzini della sua generazione e un riconoscimento al valore e all’impegno di chi ha lavorato per Napoli. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – CampaniaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 25 marzo 2022 | 18:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-25 17:50:00, Anni di politica e impegni condivisi. E una casa al centro fra i loro diversi «mondi»,

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