by «Garantire un potere d’acquisto simile ai lavoratori indipendentemente da dove abitano è un obiettivo del tutto ragionevole», dice Andrea Ichino, economista della European University Institute di Fiesole e dell’Università di Bologna. Il via alla Camera a un odg che impegna il governo a prevedere formule contrattuali, a partire dalla scuola, che consentano di tenere conto negli stipendi del costo della vita reale ha scatenato molte polemiche. «Non sono ancora riuscito a trovare qualcuno» dice «che mi proponga una ragione convincente per la quale un professore di scuola elementare di Ragusa debba guadagnare il 34% in più a parità di anzianità di un collega di Milano». News correlate Scarica il pdf L’articolo originale è stato pubblicato da https://www.italiaoggi.it/news/andrea-ichino-il-prof-di-milano-non-puo-guadagnare-il-34-meno-di-quello-di-ragusa-2620547, https://rss.app/feeds/XZ1D3jMIUZ6g9VaS.xml, Redazione ItaliaOggi Autore dell’articolo
