Aggressione al San Camillo, caccia alla banda di violenti. Acquisiti i video delle telecamere di sicurezza

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di Rinaldo Frignani

Rapporto in procura sulla rissa che ha preceduto l’irruzione al pronto soccorso di una ventina di rom di vicolo Savini. Relazione sulle tre persone che si sono picchiate prima a San Paolo, una coppia di quarantenni e un altro nomade

Il pronto soccorso del San Camillo assediato per quasi quattro ore da 25 persone che aspettavano l’uscita di un parente coinvolto in una rissa a San Paolo. Momenti di tensione prima fuori, poi anche dentro l’ospedale dove un gruppetto di violenti, almeno cinque, provenienti dal campo nomadi in vicolo Savini, vicino a ponte Marconi, ha aggredito un ricoverato e minacciato il personale sanitario che tentava di impedire il pestaggio. L’ennesimo episodio di violenza in un nosocomio di Roma e provincia che segue di pochi giorni quelli registrati a Tivoli e Anzio. Un’escalation che adesso preoccupa davvero.

La vittima, di 42 anni, aveva poco prima rimproverato un rom in un palazzo di largo Veratti dopo averlo sorpreso, a suo dire, ad armeggiare con fare sospetto su alcuni contatori dell’energia elettrica delle case popolari. A quel punto fra i due – anche se poi al parapiglia si è aggiunta la compagna del 42enne – è scoppiata una lite sfociata in una rissa nella quale tutti e tre sono rimasti feriti, interrotta dall’intervento dei carabinieri. Un prologo di quanto poi accaduto al San Camillo, coinvolto suo malgrado nell’assalto dei rom amici e parenti di quello ferito, un 46enne con precedenti di polizia, come del resto anche i due contendenti, respinto dall’azione dei militari dell’Arma della compagnia Eur che sono giunti sul posto in forze.

Proprio gli investigatori ora indagano sull’accaduto, dopo aver acquisito anche le immagini della videosorveglianza dell’ospedale e sentito alcune testimonianze, per chiarire le responsabilità nell’assedio e nella caccia all’uomo all’interno della struttura e fuori, dove una appartenente alla stessa famiglia nomade ha aggredito la compagna del 42enne che era stata appena dimessa con dieci giorni di prognosi. La donna, di 41 anni, è stata insultata, afferrata per i capelli e scaraventata a terra dopo un battibecco con un gruppo di rom che stazionavano fuori dal reparto. Analoga scena anche in una delle stanze del pronto soccorso dove il compagno è stato trovato dagli assalitori senza avere la possibilità di reagire.

Ore di paura, insomma, sotto gli occhi degli altri pazienti e dei loro familiari terrorizzati, ma anche dei medici e degli infermieri preoccupati di non poter seguire adeguatamente chi si rivolgeva al posto di soccorso, da mezzogiorno circa – dopo la rissa scoppiata a San Paolo e sedata dai carabinieri – alle 15 passate quando proprio i militari dell’Arma hanno allontanato i facinorosi, alcuni dei quali potrebbero essere presto identificati e denunciati. Al momento nessun provvedimento sarebbe stato preso nei confronti dei tre coinvolti nella baruffa a San Paolo che rischiano comunque l’accusa di rissa e lesioni personali aggravate. Al riguardo una relazione è già stata inviata in procura: il 42enne, colpito più volte sembra anche mentre era disteso sul lettino nel pronto soccorso, è stato infatti giudicato guaribile in 30 giorni per fratture al volto; il rom in cinque per un lieve trauma cranico. C’è il sospetto che più che cercare la vendetta nei confronti della coppia con la quale aveva discusso il nomade, il nutrito gruppo di amici e parenti di quest’ultimo volesse invece proteggerlo da un eventuale arresto da parte dei carabinieri.

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21 settembre 2022 (modifica il 21 settembre 2022 | 07:34)

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, 2022-09-21 05:39:00, Rapporto in procura sulla rissa che ha preceduto l’irruzione al pronto soccorso di una ventina di rom di vicolo Savini. Relazione sulle tre persone che si sono picchiate prima a San Paolo, una coppia di quarantenni e un altro nomade, Rinaldo Frignani

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