5 Stelle di Puglia, le voci sui capilista scatenano i mal di pancia

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politica Mezzogiorno, 7 agosto 2022 – 09:49 Lunedì è l’ultimo giorno per autocandidarsi per un posto in Parlamento. Gli uscenti ci riprovano in blocco, solo Galizia si fa da parte di Lucia del Vecchio Da venerdì i pentastellati di Giuseppe Conte sono impegnati nelle cosiddette parlamentarie per decidere chi candidare al Parlamento nella competizione elettorale del 25 settembre prossimo. Due le fasi: prima le autocandidature da presentare fino alle 14 di domani e poi (forse il 16 agosto, ma la data non è ufficiale) il voto vero e proprio sulla piattaforma Skyvote. Un esercizio democratico che però sembrerebbe messo in ombra dalla possibile decisione di Conte di indicare i capilista. Le teste di listaIn Puglia si parla di Mario Turco a Taranto e Leonardo Donno a Bari, che è anche coordinatore regionale del M5S e che si augura «ampia partecipazione alle parlamentarie anche da parte di non uscenti: La partecipazione all’assemblea regionale è stata importante e lascia ben sperare sulla rinnovata attenzione verso il movimento». Un ossimoro quello dei capilista in mano al capo politico, rispetto alla democrazia delle autocandidature, che potrebbe creare crepe nell’equilibrio già precario di un partito colpito da emorragia cronica. Strada in salita La strada questa volta è tutta in salita. A parte la coperta stretta dei posti da ricoprire – dopo la sforbiciata dei seggi da 945 a 600 che vale per tutti – sono lontani i fasti del 2018, quando il M5S fece incetta di parlamentari. In Puglia un bottino da 42 seggi, con 28 deputati e 14 senatori, poi il corteggiamento del presidente Michele Emiliano, il campo largo col Pd che in tanti hanno ritenuto una ghigliottina per il movimento e infine l’ingresso nel governo regionale. Adesso la parabola discendente con la fine dell’intesa con i Dem e la scissione di Luigi Di Maio. Le preferenze su SkyvoteI numeri dell’affluenza pugliese alle autocandidature su Skyvote si sapranno, come altrove, solo lunedì sera, a meno di una proroga. La dilazione è stata chiesta da molti militanti per via dei tempi lunghi di consegna del certificato penale da parte delle Procure. In realtà, ai partecipanti è stata data la possibilità di presentare un’autocertificazione sulla insussistenza di procedimenti penali, corredata dalla copia della richiesta del certificato avanzata entro il 5 agosto. Gli uscentiQuel che è certo è che a ricandidarsi saranno quasi tutti i parlamentari uscenti al primo mandato. Non lo farà Francesca Galizia che ha comunicato ieri, con un annuncio sui social, di restare fuori dalla competizione. «Per fare politica – sostiene – non serve una poltrona. La politica può appartenere a chiunque ed essere ovunque ci siano urgenze e bisogni dei cittadini. Ma non abbandono il “campo giusto”: i miei ideali, le mie convinzioni, i miei principi che sono quelli che mi hanno spinto a entrare nel Movimento 5 Stelle e che mi convincono a restarci». Restano fuori per via del regolamento Giuseppe Brescia e Diego De Lorenzis: in casa grillina vige il limite dei due mandati. La norma non è stata eliminata nel tentativo di rianimare un partito che oggi, secondo i sondaggi, viaggerebbe sul 10%. Su Bari, si ricandidano Francesca Anna Ruggiero, Gianmauro Dell’Olio, Vincenzo Garruti e arriva forse il debuttante Alberto de Giglio. Trevisi ci provaAnnuncia la sua candidatura al Senato, dopo un mandato in Consiglio regionale, il leccese Antonio Trevisi. «Se sarò eletto – promette – il mio primo obiettivo sarà di creare un fondo rotativo per consentire a imprese e cittadini di realizzare, a costo zero, la propria indipendenza energetica con le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 7 agosto 2022 | 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-07 07:54:00, Lunedì è l’ultimo giorno per autocandidarsi per un posto in Parlamento. Gli uscenti ci riprovano in blocco, solo Galizia si fa da parte,

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