Violante Guidotti Bentivoglio, moglie di Carlo Calenda: «Dalla leucemia mi ha salvata un 19enne»

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di Redazione Roma

Al convegno romano dell’Associazione donatori midollo osseo ha raccontato anche della lotta contro il tumore al seno: «Mio fratello non raggiungeva il giusto livello di compatibilità»

«La possibilità di salvarmi me l’ha data uno sconosciuto che per puro altruismo mi ha donato il suo midollo osseo. Aveva 19 anni, 3 più di mio figlio oggi. È il mio angelo custode». Per i 30 anni di attività dell’Admo (Associazione donatori midollo osseo) e il suo convegno romano per l’occasione, Violante Guidotti Bentivoglio, moglie di Carlo Calenda, ha raccontato la sua storia di trapiantata di midollo.

Quarantanove anni e tre figli, Violante nell’estate del 2017 scopre di essere malata di leucemia, ma durante gli accertamenti le viene diagnosticato un secondo tumore, al seno. «Ma il cancro della mammella passa in secondo piano, ci avremmo pensato dopo, a quello – racconta ancora -. Io e i medici dell’Ematologia del Policlinico Gemelli che mi seguivano, dovevamo concentrarci sulla leucemia. E in effetti a Natale dopo trattamenti intensi, pesanti, spossanti, la malattia è in remissione».

Passano due anni e purtroppo la malattia torna: per la recidiva le cura non bastano più, serve un trapianto di midollo osseo da donatore compatibile con lei. In genere i parenti, specie i fratelli, sono la soluzione: «Mio fratello non raggiungeva il livello necessario di compatibilità per la buona riuscita del trapianto – prosegue -. E così mi affido a un registro dei donatori di midollo osseo, cioè delle persone disponibili alla donazione. Sono stata fortunata perché nel giro di qualche giorno trovo il mio donatore compatibile al 100%».

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27 maggio 2022 (modifica il 27 maggio 2022 | 13:42)

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, 2022-05-27 12:20:00, Al convegno romano dell’Associazione donatori midollo osseo ha raccontato anche della lotta contro il tumore al seno: «Mio fratello non raggiungeva il giusto livello di compatibilità», Redazione Roma

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