Vasco, il ritorno davanti a 120.000 persone a Trento è un inno contro i conflitti: «Fanc… la guerra»

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di Andrea Laffranchi, inviato a Trento

Il rocker apre la stagione dei grandi concerti dopo due anni di pandemia

Non può essere l’estate della ripartenza senza Vasco. Tocca a lui, privilegio del king, inaugurare la stagione dei grandi concerti e il ritorno della musica live come la conoscevamo prima della pandemia: 120 mila persone a Trento. Birra e crema solare, sudore e transenne, baci e decibel, emozioni e zaini. E Vasco ne metterà assieme 660 mila alla fine delle 11 date previste. «Finalmente». Lo griderà cinque volte dal palco alla fine di «XI Comandamento», il brano scelto per aprire la serata.

Due anni di attesa, concerti rinviati e spostati, ed eccoli tutti di nuovo qui. In coda dal mattino per raggiungere la prima fila sotto le transenne, in molti hanno campeggiato in loco. Il popolo di Vasco non ha confini anagrafici. È l’unico che unisce le generazioni. Maddalena ha 19 anni, sta preparando la maturità: «Ogni età è da Vasco». Cristina, 21 anni, viene da Napoli: «Sono cresciuta a pane e Vasco. A 3 anni l’ho visto ospite a Sanremo e ho pianto». Per Francesca, 24 anni, di Roma, è questione di famiglia: «Mamma era incinta di me quando ha visto il primo concerto. Io ho visto il primo con lei e ora ho portato il mio fidanzato per la sua prima volta». Si chiama Dario e ha già il cappellino del Kom. Li guarda Esteban, 55enne di Trento. Potrebbero essere suoi figli: «Hanno capito che non c’è solo la porcheria che si sente adesso». Michela, 45 anni, è di Milano e Vasco ce l’ha ovunque: nella testa, nel cuore e sulla pelle. Mostra il tatuaggio preferito: «Vivere per amare/ Vivere per sognare/ Vivere per rischiare». Il record lo stabilisce Caterina: ha 76 anni ed è arrivata qui alle 9, all’apertura dei cancelli. Elegante abito color lavanda, cappellino in testa: «La mia musica è quella dei cori tradizionali del Trentino, ma avendo fatto per 30 anni la preside di liceo ho scoperto Vasco tramite i ragazzi. Ha una carica nel profondo ed elabora e trasmette concetti correlati a quella forza e a quell’energia».

Dopo l’arrabbiatura rock di «XI Comandamento» c’è «L’uomo più semplice» con quel «siamo vivi» liberatorio. Ecco i fiati, la novità di questo tour: tromba, trombone e sax a colorare di funk la prima parte del concerto. Quella in cui si sentono gli anni 80 di «Amore aiuto», classe 1982, mai fatta prima dal vivo, e «Muoviti». Il palco sembra un monolite post-industriale: 28 metri di altezza, 90 di larghezza e 26 di profondità. Sette megaschermi sui quali il regista Pepsy Romanoff preferisce trasferire l’emozione live, con le riprese di Vasco e della band in bianco e nero sporcate da effetti digitali tipo social, rispetto ai pochi episodi in stile videoclip. Arriva un interludio musicale per dare spazio ai singoli musicisti della band. Troppo lungo. Spezza il ritmo e bisogna ripartire. Vasco ritorna e quando infila «C’è chi dice no» (e i laser accendono la notte), «Gli spari sopra» (una piovra gigante si muove ipnotica sui megaschermi) e «Stupendo», gli assoli di Pastano e Burns preparano la strada per «Rewind» e «Delusa» (con la solita frecciatina a Berlusconi).

«Si ricomincia, siamo tornati ad assembrarci e toccarci. L’amore e la vita», questo il messaggio del rocker all’arrivo nel tardo pomeriggio, in elicottero per evitare il traffico che ha rallentato l’afflusso. Più profondo quello contro la guerra che arriva con i bis. «Fanculo la guerra. Siamo contro la guerra e contro tutte le guerre perché tutte le guerre sono contro la civiltà, l’umanità, le donne, i bambini, gli anziani. Fuck the war. Pace amore e musica: date una chance alla pace» il grido nel primo dei bis, «Sballi ravvicinati». «Toffee» e «Sally» sono una carezza, «Siamo solo noi» e «Vita spericolata» la forza, e la certezza finale «Canzone/Albachiara». Con questo evento Trento prova a mettersi sulla mappa della musica live: un’area di 27 ettari a sud della città, fra le colline di viti e frutteti e la ferrovia. Ci sono state polemiche fra la maggioranza leghista che guida la Provincia autonoma e l’opposizione: costi dell’operazione per le casse pubbliche, misure di sicurezza e impatto sulla città contro ricaduta economica e di immagine sul territorio.

20 maggio 2022 (modifica il 21 maggio 2022 | 00:03)

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, 2022-05-20 22:52:00, Il rocker apre la stagione dei grandi concerti dopo due anni di pandemia , Andrea Laffranchi

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