Usa-Russia, diplomazia parallela: i colloqui segreti ad Ankara fra Burns e Naryshkin

di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

Il direttore della Cia ha incontrato il responsabile del servizio segreto esterno russo ad Ankara, in un Paese che si è offerto come mediatore, a conferma del ruolo affidato alle spie

La diplomazia parallela, quella che non è obbligata a fare conferenza stampa, marca il sentiero nella crisi ucraina mentre i contendenti preparano la prossima fase. Il direttore della Cia, William Burns, ha incontrato ad Ankara il responsabile del servizio segreto esterno russo, Sergey Naryshkin. Le fonti statunitensi hanno dato la solita spiegazione del contatto diretto: necessario per evitare incidenti e ed allontanare i rischi dell’Apocalisse nucleare. L’alternativa al celebre telefono rosso della Guerra Fredda. Nel corso del meeting è stato poi affrontato il caso della giocatrice di basket Brittney Griner, condannata a 9 anni per droga (aveva una modesta quantità di hashish), e del connazionale Paul Whelan, arrestato per spionaggio meò 2018, che ha ricevuto una sentenza a 16 anni. Due pedine americane in mano alla Russia, possibile oggetto di scambio con il trafficante d’armi Viktor Bout, detenuto negli Usa dal 2012.

Le voci ufficiose americane hanno precisato che i due protagonisti non avrebbero toccato il tema del negoziato, ossia le prospettive per arrivare ad una svolta in grado di fermare le ostilità in Ucraina. Se lo hanno fatto lo lasceranno dire alle indiscrezioni, parole che possono sempre essere smentite. Washington è preoccupata di non dare l’impressione di dettare condizioni a Kiev o di esercitare pressioni sull’alleato. Le medesime fonti hanno specificato infatti che il governo Zelensky era stato avvertito del contatto. Più laconico il Cremlino, per il quale tutto è avvenuto su iniziativa degli Stati Uniti. L’approccio riservato non vieta di sondare il terreno, azione probabilmente condotta anche dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, reduce da colloqui con la controparte. Non diverse le comunicazioni tra i vertici militari delle due superpotenze. Abbassano la temperatura ed esplorano vie.

Il vertice Burns-Naryshkin in Turchia, tra l’altro in un Paese che si è proposto come mediatore, conferma il ruolo del dialogo affidato alle spie, lasciando il campo ai tecnici, a chi sa e usa linguaggi meno formali. Proprio il capo della Cia volò in novembre a Mosca per scongiurare l’invasione e la cosa venne rivelata, dimostrazione dell’intelligence che gioca a carte (relativamente) scoperte perché è utile farlo. In quei mesi invernali sempre gli Stati Uniti, usando gli stessi canali, offrirono ripetutamente alla Cina le prove che il neo-zar era pronto ad attaccare l’Ucraina, solo che a Pechino pensavano fosse un tentativo di seminare zizzania e non hanno creduto all’allarme. Un po’ come certi governi europei. Ora un funzionario cinese ha spiegato al Financial Times che Xi Jinping non era stato avvertito da Putin sull’invasione, quindi la Repubblica popolare sarebbe stata ingannata. Chi dice la verità?

14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 21:23)

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, 2022-11-14 22:46:00, Il direttore della Cia ha incontrato il responsabile del servizio segreto esterno russo ad Ankara, in un Paese che si è offerto come mediatore, a conferma del ruolo affidato alle spie, Andrea Marinelli e Guido Olimpio

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