L’ultima processione prima dei funerali: i nipoti e la folla composta salutano la regina Elisabetta II

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di Paola De Carolis

Il feretro portato nella camera ardente a Westminster. Per il funerale attesi a Londra in 2 milioni. Audience prevista: 4 miliardi (due volte Diana)

Il metronomo del dolore scandisce 75 colpi al minuto, la coreografia del lutto si svolge con le note di Mendelssohn e Beethoven. Passando sotto il suo balcone, ieri vuoto, la regina Elisabetta ha lasciato per l’ultima volta Buckingham Palace, sede ufficiale della monarchia e residenza poco amata. Scortata a piedi dai quattro figli e i nipoti maschi, accompagnata dall’affetto commosso di un Paese intero, la sovrana ha raggiunto la sala più antica del parlamento di Westminster, dove il feretro rimarrà sino a lunedì mattina. Se serviva, la conferma della straordinaria teatralità con la quale si consuma l’aspetto pubblico della morte della sovrana è arrivata ieri già con il primo colpo del tamburo che per 40 minuti ha battuto il tempo di una processione imponente, perfetta in ogni dettaglio, dal passo di marcia, agli elmetti lucidi di musicisti e guardie.

Le bandiere lungo il Mall, la statua dorata del Victoria Memorial, le strade pulitissime, la folla composta, i cavalli mansueti, la corona imperiale che sotto il sole ha regalato la luce brillante delle sue pietre preziose: uno spettacolo, quello di ieri, che è sembrato la massima espressione dei simboli, del fascino e del potere della monarchia e che non è che la prova generale delle esequie di lunedì. La travolgente partecipazione del pubblico da una parte ha sorpreso autorità e forze dell’ordine, tanto che attorno al tragitto del corteo è stato eretto un muro protettivo temporaneo, dall’altra ha commosso i Windsor, che a turno hanno fatto sapere di aver trovato grande conforto nelle manifestazioni di ammirazione e rispetto per la regina e il resto del casato. I riferimenti storici, il cerimoniale solenne, l’impeccabile regia di ieri non possono far dimenticare infatti l’impatto della scomparsa di Elisabetta sulla sua famiglia. È morta una regina che passerà alla storia — chi mai riuscirà a superare il suo primato e regnare per più di 70 anni? — ma anche una madre, nonna, zia, suocera, bisnonna amatissima. Commuovono così il dolore stampato sul viso di Anna, che ha scelto di indossare la divisa con i pantaloni, le spalle curve di Carlo, le lacrime di Catherine, ora principessa del Galles, l’insperata vicinanza dei due fratelli William e Harry.

Quella dei principi dietro un feretro è un’immagine che non può non rimandare a un altro funerale, quello, 25 anni fa, di Diana. Nonostante la giovanissima età, i figli sfilarono allora a piedi dietro la bara della madre. Alle esequie del principe Filippo, l’anno scorso, erano stati separati dal cugino Peter, figlio di Anna. Ieri erano uno accanto all’altro durante la processione e a Westminster, dove sono stati accompagnati dalle mogli Catherine e Meghan. Il messaggio è chiaro: l’affetto per la nonna richiede di superare i dissapori, per quanto spiacevoli. Nella stessa vena si apprende che la pubblicazione dell’autobiografia di Harry, un libro che i Windsor non aspettano con calore, verrà posticipata. Una riconciliazione? Sicuramente l’immagine è quella di una famiglia unita e solidale.

È un messaggio importante. La morte di una sovrana tanto amata e l’arrivo sul trono di un uomo che non è sempre risultato simpatico poteva essere difficile da metabolizzare. L’enorme affetto per Elisabetta in questi giorni sembra invece abbracciare tutti i Windsor: la fila per la camera ardente si snoda su un percorso di circa 16 chilometri, con i teatri e i musei in riva al Tamigi che hanno spalancato le porte per aiutare chi aspetta. Per il funerale sono attese a Londra circa due milioni di persone, mentre la cerimonia sembra destinata a ritoccare ogni record televisivo con un pubblico globale di 4 miliardi di persone, quasi il doppio rispetto a quello di Diana.

14 settembre 2022 (modifica il 14 settembre 2022 | 22:42)

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, 2022-09-14 20:59:00, Il feretro portato nella camera ardente a Westminster. Per il funerale attesi a Londra in 2 milioni. Audience prevista: 4 miliardi (due volte Diana), Paola De Carolis

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