di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano, Paolo Foschi
Le notizie di giovedì 31 marzo sulla guerra minuto per minuto. Domani nuovi colloqui tra Mosca e Kiev, in videoconferenza. L’intelligence britannica parla di truppe russe demoralizzate che rifiutano di obbedire agli ordini e hanno anche accidentalmente colpito un loro aereo
• Siamo arrivati al 36esimo giorno di guerra.
• La Russia ha offerto il cessate il fuoco a Mariupol: dovrebbe partire dalle 10 di stamattina. Secondo il Pentagono Mosca starebbe abbandonando l’area della centrale di Chernobyl.
• Secondo l’Onu, oltre quattro milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina da quando è iniziata l’invasione russa.
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Ore 6.30 – Il rublo è tornato ai livelli pre-invasione
Il rublo recupera sul dollaro e torna ai valori pre-aggressione russa contro l’Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per l’acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza.
Il trend ha beneficiato dell’ipotesi — non esclusa dalla Cina — di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino.
Ore 6.15 – Il cessate il fuoco a Mariupol
Il ministero della difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco locale a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili dalla città portuale assediata dell’Ucraina. Un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia, attraverso il porto di Berdiansk controllato dai russi, sarà garantito dalle 10 del mattino. «Affinché questa operazione umanitaria abbia successo, proponiamo di realizzarla con la partecipazione diretta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e del Comitato Internazionale della Croce Rossa», si legge nella nota del governo di Mosca.
Ore 6.12 – Morale basso fra soldati russi. Episodi di autosabotaggio
Il capo del servizio di spionaggio britannico del Gchq ha affermato che alcuni soldati russi si rifiuterebbero di eseguire gli ordini. Lo scrive il Guardian. Jeremy Fleming ha rivelato che ci sono nuove informazioni che mostrano che alcuni soldati russi in Ucraina avrebbero sabotato la propria attrezzatura e abbattuto accidentalmente uno dei propri aerei. «Abbiamo visto soldati russi a corto di armi e morale, rifiutarsi di eseguire gli ordini, sabotare il proprio equipaggiamento e persino abbattere accidentalmente il proprio aereo», ha detto Fleming in un discorso a Canberra presso l’Australian National University.
Ore 5.26 – Cnn, a Chernihiv forze Kiev riguadagnano terreno
La Cnn riferisce di un video pubblicato sui social media che mostra le truppe ucraine guadagnare terreno rispetto alle forze russe vicino alla città settentrionale di Chernihiv. Nel video girato nel villaggio di Sloboda, a circa 19 chilometri da Chernihiv si vedono un certo numero di forze ucraine, un carro armato russo bombardato e in fiamme e per le strade un denso fumo bianco. Il villaggio è vitale per gli sforzi ucraini per rompere l’accerchiamento russo di Chernihiv. Il video è stato geolocalizzato e la sua autenticità è stata verificata dalla Cnn.
Ore 04.19 – Ucraina in trattative con la Polonia
L’Ucraina sarebbe in trattative con la Polonia sulla chiusura completa del confine con la Bielorussia. Lo scrive l’agenzia di stampa Ukrinform, precisando che l’ambasciatore dell’Ucraina in Polonia Andriy Deshchytsia ha affermato che si sta discutendo della possibilità di chiudere completamente il confine polacco con la Bielorussia, indipendentemente dalla decisione dell’Ue.
Ore 02:45 – Blinken,Putin male informato? Limite dei governi autoritari
Rispondendo ad una domanda sulle notizie secondo cui il presidente russo Vladimir Putin è stato male informato dai suoi stessi generali sui progressi in Ucraina, il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato che «l’incapacità di dire la verità a chi sta al potere» è un «tallone d’Achille» dei governi autoritari. Lo riportano i giornalisti al seguito del segretario in missione in Algeria.
Ore 02.015 – Il sindaco di Irpin: mezza città distrutta
Il sindaco della città ucraina di Irpin, nell’oblast di Kiev, Oleksandr Markushin, ha detto che metà della città è stata distrutta. Lo riporta la Cnn. «Il 50% della città e le infrastrutture critiche sono state distrutte e le macerie non sono state rimosse», ha detto il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa.
re 01.20 – Zelensky a Biden, sostegno Usa è vitale per noi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha parlato di un’altra «giornata diplomatica molto attiva» e ha delineato le sue tre priorità chiave: armi per l’Ucraina, nuove sanzioni contro la Russia e sostegno finanziario per il suo Stato. Lo scrive il Guardian. Riferendosi alla sua telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il leader ucraino ha affermato che la conversazione è stata «molto dettagliata» ed «è durata un’ora».
Ore 00.34 – La ripresa dei negoziati il primo aprile
Russia e Ucraina riprenderanno i loro colloqui di pace online il 1 aprile: lo riferisce un alto funzionario ucraino dopo che l’ultimo round di negoziati si è concluso in Turchia. Il negoziatore ucraino, David Arakhamia, afferma in un post online che l’Ucraina aveva proposto che i due leader dei paesi si incontrassero, ma la Russia ha risposto che occorre lavorare ancora su una bozza di accordo.
Ore 23.42 – Unchr: persi contatti con alcuni dipendenti di Mariupol
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha affermato che l’organizzazione non è in grado di comunicare con alcuni dei suoi dipendenti a Mariupol. «Alcuni sono riusciti ad uscire. Alcuni sono dentro e non possiamo comunicare con loro a questo punto», ha detto l’Alto Commissario dell’Unhcr, Filippo Grandi in un’intervista alla Cnn. Grandi ha poi affermato che per continuare a evacuare i rifugiati, come avvenuto a Kharkiv la scorsa settimana, «abbiamo bisogno di impegni fermi che non ci saranno combattimenti e abbiamo bisogno di un po’ di tempo».
Ore 23.13 – «De escalation russa? No, noi non crediamo a nessuno».
De escalation russa? No, noi non crediamo a nessuno. Lo dice il presidente dell’Ucraina Zelensky. «I negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole». Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video. A proposito della presunta de-escalation annunciata dalla Russia nelle zone di Kiev e Chernihiv, il leader ucraino ha dichiarato che è «la conseguenza del lavoro dei nostri difensori, ma allo stesso tempo vediamo aumentare i militari (russi, ndr) nel Donbass». «Se qualcuno crede di poter dire ai nostri militari come combattere e come difendere allora meglio che vada direttamente al fronte invece di parlare dal divano di casa sua», aggiunge Zelensky.
31 marzo 2022 (modifica il 31 marzo 2022 | 06:38)
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, 2022-03-31 04:31:00, Le notizie di giovedì 31 marzo sulla guerra minuto per minuto. Domani nuovi colloqui tra Mosca e Kiev, in videoconferenza. L’intelligence britannica parla di truppe russe demoralizzate che rifiutano di obbedire agli ordini e hanno anche accidentalmente colpito un loro aereo, Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano, Paolo Foschi