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Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra |Zelensky: «Mariupol come Genova». Biden: «Putin valuta l’uso di armi chimiche»

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di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini

Le notizie di martedì 22 marzo sulla guerra, minuto per minuto: il discorso di Zelensky al Parlamento italiano e la risposta di Draghi. Un giornale russo pubblica il numero di morti tra i soldati: «Quasi 10mila». Poi cancella la notizia e parla di attacco hacker. Navalny condannato per frode, rischia 13 anni di carcere

• La guerra è al 27esimo giorno: oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato dal suo bunker di Kiev con il Parlamento italiano, accolto da una standing ovation. Vari parlamentari hanno disertato l’Aula.

• Il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto dopo Zelensky, ha parlato di una «resistenza eroica» da parte degli ucraini.

• La città di Mariupol — per usare le parole raccolte del vicesindaco raccolte da Federico Fubini — è ormai ridotta a «una seconda Hiroshima».

• Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ieri ha incontrato i capi di Stato e governo di Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania, ha detto che Putin, «con le spalle al muro», «sta valutando di usare armi chimiche e batteriologiche»
.

• Komsomolskaya Pravda, un giornale russo vicino a Putin, ha pubblicato la notizia che i soldati russi morti finora sono stati 9.861; 16.153 i feriti. La notizia è stata rapidamente cancellata; il quotidiano ha parlato di un attacco hacker.

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Ore 12.38 – Pentagono, l’Ucraina sta contrattaccando

«Staimo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei «segnali» di questi contrattacchi da parte di Kiev. «I russi sono in difficoltà», ha ribadito il portavoce della Difesa.

Ore 12.33 – Sirene anti-aereo a Odessa e colpi in lontananza

Scattano le sirene anti-aereo ad Odessa. L’allarme è suonato attorno alle 13.20 ora locale al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero. In lontananza, verso Nord, per due volte si sono sentiti dei colpi che gli abitanti della città attribuiscono alla risposta della contraerea ucraina a quelli che potrebbero essere cannoneggiamenti dal mare. Il centro di Odessa è militarmente blindato.

Ore 12.25 – «Più di 3.000 morti a Mariupol, è una seconda Hiroshima»

(Federico Fubini) Serhiy Orlov, vicesindaco di Mariupol, denuncia dalla città parlando in una videoconferenza con un gruppo di amministratori locali europei: «Metà delle bombe cadute in Ucraina sono state indirizzate a Mariupol. Il 90% della città, delle sue case e delle due infrastrutture, è danneggiato o distrutto. È una seconda Hiroshima, con la differenza che Hiroshima fu distrutta in un giorno solo, invece Mariupol viene distrutta colpo su colpo. Il numero delle vittime civili è salito oltre i tremila, ma non abbiamo più statistiche esatte. La nostra città è presa di mira ogni giorno da quattro navi da guerra ogni giorno. Quello che subiamo è un genocidio e metà di coloro che sono stati uccisi sono di etnia russa. Vladimir Putin e il suo esercito stanno commettendo crimini contro l’umanità».

Ore 12.01 – Bbc, forte esplosione a Kiev

Una forte esplosione è stata udita a Kiev dalla corrispondente della Bbc Orla Guerin. «Un’esplosione molto forte qui negli ultimi minuti. È la prima volta che ho sentito sbattere le finestre nel mio hotel. Non è chiaro se sia stato colpito un obbiettivo o se fosse la contraerea ucraina che abbatteva un missile russo», ha twittato la giornalista.

Ore 11.33 – Draghi, l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea

«A nome del governo e mio personale voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza». Lo dice il premier Draghi dopo l’intervento in Parlamento del presidente ucraino Zelensky. «La resistenza di tutti i luoghi dove si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica», ha detto il Premier. «L’Ucraina non difende solo se stessa, ma la nostra pace, la nostra sicurezza. L’Italia vi è profondamente grata». Draghi ha aggiunto che «L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea»

Ore 11.07 – Standing ovation in Parlamento per Zelensky

Una standing ovation dei parlamentari italiani accoglie l’immagine in diretta proiettata sui video dell’Aula della Camera del presidente ucraino Zelensky: è iniziato l’incontro in videoconferenza con il presidente dell’Ucraina (qui la diretta dall’Aula). «L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata»: così ha detto il presidente ucraino in collegamento con la Camera dei deputati.

Ore 11.03 – Spari sui civili in fila al supermercato: ci sono vittime

A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform. «Ripetizione del caso al supermercato di Kharkiv. Gli occupanti mirano a un negozio a Severodonetsk. Abbiamo morti e feriti, il numero è in via di chiarimento. Gli orchi prendono cinicamente la vita degli ucraini! La gente è venuta solo per i prodotti», ha scritto Haidai.

Ore 11 – Il Papa telefona a Zelensky che lo invita in Ucraina

Papa Francesco ha chiamato al telefono stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash.

Ore 10.49 – Parlamentari italiane in aula con nastro fucsia

La maggior parte delle parlamentari giunte a Montecitorio per ascoltare l’intervento del presidente dell’Ucraina Zelensky indossano al braccio un fiocco fucsia, contro gli stupri di guerra. Deputati e senatori hanno cominciato ad entrare nell’emiciclo dalle 10,30.

Ore 10.33 – Ambasciatore cinese: «Cogliere le opportunità in Russia»

L’ambasciatore cinese in Russia, Zhang Hanhui, ha esortato gli uomini d’affari del Dragone a cogliere le opportunità economiche in Russia «nell’attuale crisi». Zhang, in un incontro tenuto domenica a Mosca con una dozzina di imprenditori, ha chiesto di non perdere tempo e di «riempire il vuoto» nel mercato locale, secondo un resoconto dell’Associazione russa per la promozione della cultura di Confucio che non menziona le sanzioni internazionali o il loro rispetto. Zhang ha descritto la situazione come un’opportunità. Gli Usa hanno minacciato «conseguenze significative» con l’assistenza militare ed economica cinese a Mosca

Ore 10.26 – Kiev, i russi sparano sul porto di Mykolaiv

A Mykolaiv le truppe russe hanno sparato contro il porto: l’infrastruttura è danneggiata. Lo ha annunciato l’amministrazione dei porti marittimi dell’Ucraina su Facebook, come riferisce Ukrinform. «L’infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime», si legge nel comunicato. Ieri Mykolaiv ha subito gravi attacchi aerei da parte degli invasori russi. L’hotel, l’ospedale, diverse case e una stazione di servizio sono stati danneggiati, tre persone sono morte e una è rimasta ferita.

Ore 10.19 – Amm Cavo Dragone: 15mila perdite tra i russi

«Si calcolano intorno a 15mila uomini le perdite russe in Ucraina. Sono numeri abbastanza alti. Putin ha usato truppe che arrivavano da lontano, giovani e poco motivate, mentre gli ucraini combattono per casa propria». Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato.

Ore 10.09 – Unhcr, oltre 3,5 milioni di ucraini fuggiti dal Paese

Sono 3.528.346 gli ucraini che hanno lasciato il Paese finora di fronte all’invasione russa. Lo ha riferito l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, precisando che oltre due milioni hanno varcato la frontiera con la Polonia.

Ore 10.04 – Ucraina, più di 80 bombardamenti a Kharkiv nella notte

Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian. «Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell’Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.

Ore 9.49 – La Francia aumenterà le sanzioni alla Russia se necessario

«Non esiteremo ad aumentare ulteriormente il livello delle sanzioni ogni qualvolta ciò sia necessario». Lo ha detto segretario di Stato francese agli affari europei, Cle’ment Beaune arrivando al consiglio Affari generali a Bruxelles. «Sono in corso discussioni. Abbiamo già adottato un pacchetto di sanzioni e possiamo rafforzarlo ulteriormente con un messaggio sempre chiaro e sempre semplice, purtroppo necessario nei confronti della Russia. Se la guerra scelta dalla Russia continua, aumenteremo il prezzo da pagare e la pressione».

Ore 9.40 – Un carro armato russo colpisce l’auto di una famiglia, 3 morti

Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha colpito un’auto che trasportava una famiglia con bambini. Tre persone sono morte, tra cui una bambina di 9 anni. Lo annuncia su Facebook l’Ufficio del procuratore generale, come riferisce Ukrinform. «Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha abbattuto un’auto con una famiglia con due bambini. La famiglia ha gridato che si trattava di civili, sventolando bandiera bianca, ma invano. I genitori e una bambina di nove anni sono morti e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito», afferma il Procuratore.

Ore 9.35 – Finora 60mila profughi ucraini in Italia

«I profughi ucraini entrati nel nostro Paese ammontano a oggi a circa 60mila. Consideriamo che il 10% di questi “utilizza” l’Italia come Paese di transito per andare in altri stati europei». Si tratta di «un 50% circa di donne, 40% bambini e il rimanente 10% da uomini anziani. Queste persone, voglio ricordarlo, transitano nel nostro Paese per lo più dalla frontiera con la Slovenia». Lo ha detto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, intervenendo su Radio Uno Rai-

Ore 9.30 – Tre corridoi per evacuare i civili da Mariupol

Oggi verranno aperti tre percorsi per permettere l’evacuazione dei civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. «Oggi stiamo lavorando duramente per l’evacuazione dei residenti di Mariupol», afferma Vereshchuk, spiegando che a questo fine funzioneranno tre «percorsi», tutti diretti alla città di Zaporizhzhia. La vicepremier fa sapere anche che 21 autobus e camion con aiuti umanitari hanno lasciato Zaporizhzhia diretti a Mariupol.

Ore 9.15 – Punti tampone e vaccino in ogni regione per gli ucraini

«Le regioni stanno rispondendo in maniera importante, diamo loro assistenza sanitaria, mettiamo a disposizione non solo vaccinazioni per il Covid ma anche per polio e morbillo». È una situazione «che dobbiamo monitorare ogni giorno, ma in tutte le regioni sono stati predisposti punti vaccinali e di accoglienza, in cui viene fatto il tampone e data la possibilità di somministrare il vaccino. E diamo massima assistenza anche dal punto psicologico perché arrivano molte persone che hanno bisogno anche di questo». Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Skytg24 in merito alla gestione sanitaria dei profughi dall’Ucraina

Ore 9.10 – La Russia risponde a Biden: «Non abbiamo armi chimiche»

Le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina sono «insinuazioni sbagliate». È la risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. «Non abbiamo simili armi», ha aggiunto.

Ore 8.52 – Mosca: «L’espulsione dei diplomatici da Sofia è un atto ostile»

La Russia ha condannato come «atto ostile» a cui sarà data «risposta adeguata» l’espulsione decisa dalla Bulgaria di 10 suoi diplomatici sospettati di spionaggio. «L’iniziativa, di dimensioni senza precedenti, è l’ottava di una serie di espulsioni volute dalla Bulgaria di personale diplomatico russo dal 2019», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Qualifichiamo questa mossa come l’ennesima provocazione, un tentativo di vincere la competizione sulla velocità con cui le relazioni con la Russia possono essere distrutte senza pensare alle conseguenze, agli interessi nazionali o alle aspirazioni del popolo bulgaro», ha concluso la portavoce, avvertendo che «questo atto ostile riceverà una risposta adeguata».

Ore 8 – I russi e l’incontro segreto sul Covid in Italia

«Entrare negli edifici pubblici e sanificare il territorio»: era questa l’intenzione della delegazione russa arrivata in Italia il 22 marzo 2020 per affrontare l’emergenza da Coronavirus.

Lo chiesero in una riunione finora riservata alla quale parteciparono i vertici militari provenienti da Mosca e quelli italiani del Comando Interforze, ma anche del Comitato tecnico-scientifico che collaborava con il governo nella gestione della pandemia.

Ci fu un duro scontro tra le due delegazioni e alla fine gli italiani negarono il via libera. I russi eseguirono comunque una serie di interventi in ospedali e Rsa: molti di loro erano militari.

Ci sono altri dettagli inediti su quella operazione che tre giorni fa l’alto funzionario del ministero degli Esteri Alexei Paramonov ha citato nel suo attacco al nostro Paese minacciando «conseguenze irreversibili» se aderiremo alle sanzioni: li racconta Fiorenza Sarzanini, qui.

Ore 7.40 – Zelensky pronto a parlare anche di Crimea e Donbass con Putin

In quello che potrebbe essere un significativo passo diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a discutere di tutto con Vladimir Putin, se accetta di negoziare direttamente con lui: ha citato esplicitamente Crimea e Donbass, e si è dichiarato aperto a «cercare di affrontare tutto ciò che turba e dispiace alla Russia».

«La questione della Crimea e del Donbass è una storia molto difficile per tutti», ha detto: servono «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità, e «una volta tolto questo blocco, parliamone». «Dobbiamo fare di tutto perché Donbass e Crimea tornino da noi. Questione di tempo? Sì. Ma fermare la guerra ora, questo è il problema».

La Crimea è stata occupata dalla Russia nel 2014; il Donbass è la regione dell’Ucraina orientale dove i separatisti filorussi hanno proclamato due «repubbliche» indipendentiste, riconosciute solo da Mosca.

Zelensky ha ribadito che dovrebbe essere il suo popolo a decidere, tramite referendum, su «alcune forme di compromesso» con la Russia.

Il presidente ucraino ha anche affermato di non volere che «la storia ci renda eroi e una nazione che non esiste».

Ore 7.06 – Zelensky torna a proporre un incontro con Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, «con qualsiasi formato», dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che «senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra». In dichiarazioni ad un’emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che «senza trattativa non fermeremo la guerra», ma ha aggiunto che il suo Paese «non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia». Sono necessarie, ha spiegato «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità e, «una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo».

Ore 6.49 – Kiev: forniture russe non dureranno più di 3 giorni Milano

Le forniture russe dureranno «non più di 3 giorni». È quanto riferisce l’esercito ucraino, nel rapporto operativo sulla guerra, affermando che le scorte dei russi non dureranno oltre i 3 giorni. I funzionari dell’esercito hanno affermato che la situazione è simile per quanto riguarda la fornitura di carburante e hanno parlato di «incapacità» della Russia di organizzare i rifornimenti delle truppe, segnale di «fallimento logistico» dei russi.

Ore 6.47 – Le sirene antiaeree stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina

Sono state attivate negli oblast (equivalenti alle regioni italiane, ndr) di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Lviv, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volyn, Cherkasy, Khmelnytsky, Odesa e nelle città di Kiev, Sloviansk e Kramatorsk. Lo riferisce il Kiyv Indipendent.

Ore 5.10 – Kiev: ripreso il controllo di Makariv

Lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina ha riferito che «la bandiera ucraina è stata issata sulla città di Makariv» e le forze russe sono state respinte. Lo riporta il Kyiv Independent. Makariv è un insediamento urbano nell’oblast di Kiev, a 60 chilometri a ovest dalla capitale ucraina. Il villaggio aveva contato nei giorni scorsi diverse vittime civili.

Ore 5.08 – «Wsj», gli Usa invieranno a Kiev sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica

Gli Stati Uniti consegneranno all’Ucraina una serie di sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica di cui gli Usa si erano impadroniti decenni fa, nell’ambito di un programma segreto teso ad addestrare il personale militare statunitense. Lo riferisce il quotidiano Wall Street Journal, che cita fonti anonime della Difesa Usa. Secondo le indiscrezioni, i sistemi che verranno consegnati all’Ucraina includono anche un numero imprecisato di SA-8 Gecko: si tratta di un sistema antiaereo semovente su gomma, il primo sviluppato dall’Unione sovietica ad impiegare missili supersonici filoguidati per la difesa aerea delle forze sul campo di battaglia. Gli Stati Uniti sono impegnati in «discussioni in corso» con alleati e partner per fornire all’Ucraina «capacità di difesa aerea a lungo raggio» con strumenti «che sappiamo saranno in grado di usare». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, che ha parlato di «consultazioni attive» in tal senso durante la regolare conferenza stampa tenuta nella giornata di ieri, 21 marzo. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha visitato la Slovacchia e la Bulgaria la scorsa settimana, dopo aver partecipato alla ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles. Secondo quanto appreso dall’emittente «Cnn», gli Usa hanno discusso con le autorità slovacche la possibilità’ che Bratislava fornisca i suoi sistemi antiaerei S-300 all’Ucraina. Al momento, però, nessun accordo in tal senso è stato annunciato.

Ore 3.38 – Onu, bilancio civili uccisi sale ad almeno 925

Sale ad almeno 925 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, secondo i dati in possesso dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).

Ore 3.19 – Ucraina: esercito Kiev, russi bloccano accesso a Mar d’Azov Secondo l’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino appena pubblicato, le forze russe mantengono il corridoio terrestre con la Crimea e stanno bloccando l’accesso al Mar d’Azov. Anche la città di Sumy è parzialmente bloccata, mentre continuano i bombardamenti di artiglieria sulla città di Kharkiv. Il rapporto, citato dal Guardian, afferma inoltre che la Russia sta conducendo «campagne di propaganda aggressiva» rivolte ai militari delle forze armate della Bielorussia affinché si uniscano all’invasione militare dell’Ucraina. Le forze russe continuano a utilizzare la rete di aeroporti della Repubblica di Bielorussia e stanno cercando di ricostruire la sezione ferroviaria da Valuyki a Kupyansk al fine di migliorare la logistica del gruppo, ha aggiunto il ministero della Difesa ucraino. Le forze ucraine affermano di aver sventato ieri 13 attacchi nemici e distrutto 14 carri armati, otto veicoli da combattimento di fanteria, due veicoli corazzati leggeri multiuso, tre sistemi di artiglieria e quattro veicoli generici, mentre le unità di difesa aerea hanno colpito due bersagli nemici. I russi avrebbero perso circa 300 membri del personale.

Ore 2.21 – Biden: «Russia prepara un attacco hacker agli Usa»

La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è «crescente» ma gli Stati Uniti useranno «ogni mezzo» per prevenirlo. Lo ha detto il presidente Joe Biden, lanciando l’avvertimento di un possibile cyberattacco, come escalation alla tensione internazionale dopo l’invasione russa dell’Ucraina. «La Russia – ha ammesso Biden – sta esplorando alcune opzioni». Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto alle compagnie americane, nel corso di una tavola rotonda con alti dirigenti, di «accelerare gli sforzi per bloccare le loro porte digitali». «Avete il potere – ha aggiunto – la capacità e la responsabilità di rinforzare la cyber sicurezza e la resistenza di servizi chiave per il Paese e avete le tecnologie su cui gli americani possono fare affidamento. Noi abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte». Il presidente ha ricordato che è un «dovere patriottico investire quanto più possibile» sulla sicurezza.

Ore 1.58 – Zelensky, piloti caccia russi inumani senza cuore

In un video caricato su Telegram nelle prime ore di oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito inumani i piloti militari russi. «Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell’anima, al posto di tutto ciò che rende umano», ha detto. Citato dalla Cnn, Zelensky ha anche affermato che le truppe di Mosca hanno colpito ieri con razzi la regione di Zhytomyr e che un aereo russo è stato abbattuto nella regione di Kharkiv vicino a Chuhuiv. Il presidente ucraino ha aggiunto che anche i civili sono stati presi di mira nella regione di Zaporizhzhia. «Quattro bambini sono stati ricoverati in ospedale. Due sono in gravi condizioni», ha detto.

Ore 1.39 – Pentagono,nessuna indicazione di attacco da Bielorussia

«Non abbiamo visto nessuna indicazione che i bielorussi si stiano preparando a entrare in Ucraina o che abbiano fatto accordi per questo»: lo ha detto un alto ufficiale del Pentagono durante un briefing.

Ore 1.31 – Biden, Putin sta valutando uso armi chimiche e biologiche

Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche «sono false» e sono un «chiaro segnale» che Vladimir Putin «sta valutando di usarle entrambe» nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, «è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando».

Ore 1.02 – Esercito Gb, missili ipersonici non decisivi

«È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull’esito della campagna russa in Ucraina». Lo afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Citato dal Guardian, Smeath sostiene poi come sia «molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato lo sperimentale Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra» di Mosca. Il Kinzhal (Pugnale, in cirillico), è un missile balistico aviolanciato ipersonico di fabbricazione russa sviluppato negli anni 2010 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 presso le forze aerospaziali di Mosca.

Ore 00.18 – Biden conferma uso missili ipersonici russi

Il presidente americano Joe Biden ha confermato che la Russia ha impiegato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. «Con le stesse testate impiegate sugli altri missili, non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli», ha detto Biden, citato dalla Cnn.

Ore 00.06 – I tecnici hanno potuto lasciare centrale di Chernobyl

Tutti i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, che erano rimasti bloccati nell’impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell’arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale. Ne dà notizia in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev. Metà dei tecnici erano potuti uscire ieri, l’altra metà oggi, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che sono smontati sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine. Il danneggiamento di strade e ponti aveva finora ostacolato l’arrivo dello staff che doveva sostituire i colleghi.

Ore 23.04 – Usa, apprezziamo significativi contributi Italia

Gli Usa apprezzano «i significativi contributi che l’Italia ha dato all’Ucraina e a sostegno dell’Alleanza». Lo ha affermato in una nota l’ambasciata americana a Roma. «Contrariamente ai recenti commenti falsi e non attribuiti, l’Italia continua a dimostrarsi un forte esportatore di sicurezza e un robusto contributore alla Nato lungo il fianco meridionale e orientale dell’Alleanza». «Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con tutti gli alleati e i partner per impegni futuri verso l’Ucraina in questo momento critico per la sicurezza europea», si legge.

Ore 22.50 – Esercito Kiev, fuoco russo su ospedale pediatrico Severodonetsk

Le truppe russe hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk, nel nord est dell’Ucraina. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform. «I russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk – ha scritto -. Il tetto ha preso fuoco. Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati. Il governatore ha aggiunto che nella regione di Lugansk, sono state bombardate oggi le città di Severodonetsk, Rubizhne, Lysychansk, Popasna, Novodruzhesk e Toshkivka. L’agenzia riferisce anche i russi hanno sparato quattro missili nella regione di Rivne, ma non si sa ancora se ci sono state vittime.

Ore 22.45 – «Mariupol ridotta in cenere»

Nella medesima intervista Zelensky ha dichiarato che «Mariupol è ridotta in cenere». Si è detto comunque sicuro che «la città sopravviverà».

Ore 22.30 – Zelensky rilancia il vertice con Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste la necessità di un incontro nel più breve tempo possibile con Vladimir Putin. Il vertice si rende indispensabile – ha detto Zelensky in una intervista tv – «per fermare la guerra«

Ore 21.30 – Dagli Usa a Kiev armi per difesa aerea «a lungo raggio»

Stati Uniti sono impegnati in «consultazioni» con altre nazioni per fornire all’Ucraina «le capacità di difesa aerea a lungo raggio». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. Gli Stati Uniti stanno discutendo con la Slovacchia, dove il capo del Pentagono Lioyd Austin è andato in visita la scorsa settimana, la possibilità che questa fornisca a Kiev i suoi sistemi di difesa anti missilistica S-300 in cambio di altre forniture militari in grado di sostituirli da parte di Washington.

Ore 20.45 – «I russi morti sono 9.800». Poi la notizia viene cancellata

I soldati russi morti nelle prime tre settimane di conflitto sarebbero 9.891. E’ quanto sostiene a sorpresa la Komsomolskaya Pravda, quotidiano russo vicino al presidente Putin. Il giornale cita fonti del ministero della difesa di Mosca. I feriti, secondo la stessa fonte sarebbero oltre 15.000. Fino a pochi giorni fa Mosca non aveva nemmeno mai fatto cenno a caduti russi in Ucraina, nè tantomeno aveva fornito cifre. Il sito della Komsomolskaya Pravda, poche ore dopo minuti dopo la diffusione, ha rimosso cifra e modificato l’articoloe sul suo canale Telegram ha detto che il sito è stato hackerato.

22 marzo 2022 (modifica il 22 marzo 2022 | 12:39)

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, 2022-03-22 11:39:00, Le notizie di martedì 22 marzo sulla guerra, minuto per minuto: il discorso di Zelensky al Parlamento italiano e la risposta di Draghi. Un giornale russo pubblica il numero di morti tra i soldati: «Quasi 10mila». Poi cancella la notizia e parla di attacco hacker. Navalny condannato per frode, rischia 13 anni di carcere, Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini

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