Torreira-Fiorentina: il riscatto a 15 milioni è un caso, tifosi viola contro Commisso

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di Simone Golia Redazione Di Marzio

Il centrocampista uruguaiano, che aveva sofferto molto per la morte della madre, si è rilanciato con Italiano. Ma è scontro fra il suo entourage e il club viola per il riscatto dall’Arsenal

Sulle cancellate intorno allo stadio Franchi sono ricomparsi gli striscioni. Nessun elogio o ringraziamento alla Fiorentinatornata in Europa a cinque anni di distanza dall’ultima volta — ma critiche verso la società. Una scena già vista a gennaio, con i tifosi viola all’apice dalla rabbia per la cessione di Vlahovic alla Juventus : «Torreira alla Fiorentina, Barone all’Arsenal», questo il pensiero reso pubblico dalla Curva Fiesole, che non avrebbe dubbi su chi scegliere fra il direttore generale del club, nonché braccio destro di Commisso, e il centrocampista simbolo della squadra di Vincenzo Italiano.

I 15 milioni della discordia

Già, intorno all’uruguaiano è scoppiato un putiferio, un vero e proprio caso. Nonostante l’ottimo rendimento, la società non vuole riscattarlo per 15 milioni di euro dall’Arsenal, da dove era arrivato in prestito. O meglio: lo vorrebbe fare ma alle sue condizioni, senza pagare dunque la commissione richiesta dall’agente del giocatore e giocando al ribasso sia sul riscatto sia sullo stipendio del 26enne. Quest’ultimo nel suo primo anno a Firenze ha incassato 1,8 milioni netti, che sarebbero lievitati a 2,7 per le quattro stagioni successive. E da parte sua e del suo entourage non ci sarebbe l’intenzione di rivedere un accordo già fissato dodici mesi fa e perfino inferiore a quello che avrebbe con l’Arsenal (il contratto con gli inglesi scade nel 2023).

La rabbia di Commisso

Della situazione ha parlato anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, tornato a dire la sua dopo un lungo periodo di silenzio: «Sono molto deluso, molti tifosi ci stanno cascando come è accaduto anche con Gattuso e Vlahovic. Pure in questo caso nasce tutto dai procuratori, che però contro di me non vinceranno mai». Pugno duro da parte del patron americano, non nuovo a telenovele del genere. L’agente di Torreira, dal canto suo, pretende una percentuale del 5 o 10% sulla cifra del riscatto (15 milioni). Questo perché ritiene di essere in credito con la Fiorentina, avendole permesso la scorsa estate di prendere il giocatore a condizioni molto vantaggiose, con un riscatto pagabile non in un’unica soluzione — come avrebbe voluto l’Arsenal — ma in ben sei rate da 2,5 milioni fino al 2025. Non solo, perché Lucas ha giocato più di 25 partite e, superata quella soglia, i viola si sono risparmiati pure il milione e mezzo che avrebbero dovuto versare di prestito oneroso.

Chi è Torreira

Le parti hanno lasciato comunque uno spiraglio aperto, ma l’ultima immagine di Torreira a Firenze potrebbe essere l’esultanza rabbiosa con cui ha festeggiato il rigore conquistato contro la Juventus nel match che ha portato la Fiorentina in Conference League. Un campionato da top player, niente affatto scontato dal momento che Lucas poco più di un anno fa voleva smettere col calcio. Marzo 2021, la madre muore di Covid. Lui il giorno dopo chiama il procuratore: «Non voglio più giocare in Europa». Troppo forte la tentazione di tornare a casa dal padre e dai fratelli a Fray Bentos. Aveva paura di restare da solo a Madrid, sponda Atletico, dove con Simeone giocava pure poco e dove soffriva tremendamente la panchina, tanto da iniziare un percorso con uno psicologo. Poi la scorsa estate gli squilla il cellulare. È Pradè, suo vecchio direttore sportivo alla Sampdoria che lo vuole con sé alla Fiorentina. Lo insegue da due anni, per questo lo tartassa tutti i giorni. Anche perché Torreira solo tre anni prima era stato preso per 30 milioni di euro dall’Arsenal, con i tifosi talmente impazziti di gioia da monitorarne costantemente il volo online. Alla Fiorentina è tornato un po’ alle origini indossando la maglia numero 18. Cifre che si è tatuato sul polpaccio destro insieme al logo dell’Atletica 18 de Julio, la squadra della sua città dove tutto ha avuto inizio con suo padre come presidente. Da lì la serie B con il Pescara, poi Pizarro, Verratti e De Rossi come idoli. La Samp, l’Arsenal, l’Atletico e la Fiorentina. Ora un bivio: continuare l’ultimo capitolo o girare pagina.

26 maggio 2022 (modifica il 26 maggio 2022 | 13:47)

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, 2022-05-26 12:07:00, Il centrocampista uruguaiano, che aveva sofferto molto per la morte della madre, si è rilanciato con Italiano. Ma è scontro fra il suo entourage e il club viola per il riscatto dall’Arsenal, Simone Golia Redazione Di Marzio

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