I sindacati contro la ministra Azzolina, lei: «È perché sono donna e giovane Andrò in tv per spiegare»

Gli attacchi di Salvini, i malumori nel governo, i dubbi dei presidi

Gianna Fregonara

«Mi attaccano perché sono donna, giovane e dei Cinque stelle, pensano che io non sia preparata, ma ho due lauree e varie specializzazioni. E dunque adesso dico basta: vado io in tv e spiego io come riapriremo le scuole a settembre. Ho sbagliato a non farlo prima ma avevo troppo da fare». Con un’intervista all’Huffington Post e un’altra al Corriere Torino, nel giorno in cui i sindacati la mettono in mora sulla strategia per la ripresa, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina rilancia e annuncia la sua personale fase tre nella comunicazione. Dopo i video su Facebook in cui … Continua a leggere

I presidi e i sindacati non ci stanno: linee guida inadeguate

Giannelli (Anp): non ci sono indicazioni chiare

Non piacciono le linee guida per settembre. Troppo generiche, caotiche, inutili e tardive, le definiscono le opposizioni, dalla Lega a Più Europa. Spaventano i presidi che temono lo «scaricabarile». Scontentano persino un partito di maggioranza come Italia Viva e persino un sindacato, la Cisl che in questi ultimi mesi ha cercato mediazioni e accordi per far riuscire a gestire l’emergenza. « Non c’è ancora un’idea definita e mancano gli obiettivi: si riapre la scuola per garantire la sicurezza e l’attività formativa o rischiamo di dover rivedere dopo pochi giorni tutti gli assetti organizzativi e didattici ?», si chiede Maddalena Gissi, segretaria generale della … Continua a leggere

Gissi, a gennaio rischio decurtazioni stipendi. In media: professori -20 euro; presidi -200 euro

L’impegno del ministro dell’Economia Gualtieri di prevedere 200 milioni in più per il rinnovo contrattuale per tutta la PA, per una platea di 3 milioni di persone non ci soddisfa minimamente: per la scuola servono – come dice la relazione tecnica dell’Aran – 220 milioni solo per il comparto, che conta 1,2 milioni di persone tra docenti e personale Ata”. Lo dice la leader della CISL Scuola, Maddalena Gissi, dopo l’incontro odierno a Palazzo Chigi tra Governo e sindacati.

Il rischio è che dal 1° gennaio le retribuzioni della scuola verranno decurtate di 20 euro in media per i docenti e fino a 200 euro medi Continua a leggere

Studenti minorenni: Responsabilità civile di genitori, presidi e docenti

di Marisa Marraffino

Le responsabilità penali per i minorenni iniziano dai 14 anni, se giudicati in grado di intendere e di volere. Per chi ha un’età inferiore, possono essere applicate delle misure di sicurezza, come il collocamento in una casa di rieducazione o l’affidamento al servizio sociale minorile. Nei casi di bullismo severo, cyberbullismo e dipendenze da internet non è escluso un percorso medico, in grado di curare vere e proprie patologie causate da una incapacità di modulare e regolare l’uso della rete.

Dal punto di vista civile le responsabilità sono duplici. A risponderne saranno da un lato i genitori, per violazione degli obblighi educativi dettati dall’articolo 147 del Codice … Continua a leggere

Legge di Bilancio 2018: le disposizioni per la scuola

Legge di Bilancio 2018 le disposizione per la scuolaLa legge di Bilancio 2018, l’ultimo provvedimento economico della legislatura, porta con sé novità per il mondo della scuola qui di seguito sinteticamente riportate

Per i Presidi aumenti di circa 400 Euro a regime

Per i dirigenti scolastici è previsto un extra aumento contrattuale per ridurre la sperequazione con l’altra dirigenza pubblica. La legge prevede uno stanziamento di 37 milioni per il 2018, di 41 milioni per il 2019 e di 96 milioni. Le risorse vanno ad aggiungersi a quelle già previste dalla legge 107/15 per le medesime finalità.
Fondo per l’offerta formativa: incremento per i docenti
Per la valorizzazione della professionalità dei docenti statali sono stanziati, nell’ambito del fondo … Continua a leggere

Dirigenti, l’aumento non basta

Dirigenti, l'aumento non bastaL’allarme lanciato in occasione del rapporto Censis. Il Miur? È d’aiuto solo per il 23% Scuole allo stremo senza più personale amministrativo

 

Stretti tra molestie burocratiche e responsabilità, continue riforme e innovazioni, i presidi sono sottoposti a «un reiterato stress» che ha spinto il Censis a dedicarne un focus specifico nel suo «Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2017», chiedendosi se la dirigenza scolastica a rischio burn out (www.censis.it), anticipando i primi risultati di un’indagine ancora in corso che finora ha coinvolto 1.045 dirigenti scolastici. Oltre di affrontare con urgenza il nodo economico con un incremento delle retribuzioni (68,8%), i presidi richiedono di arrivare a un nuovo modello organizzativo.

Ben

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