Studenti vestiti con jeans strappati, la vicepreside copre i “buchi” con pezzi di scotch: è indecoroso! Protestano i giovani comunisti

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Si torna a parlare di abbigliamento degli studenti. Dopo il caso accaduto a febbraio in uno dei più prestigiosi licei romani, con una studentessa con la maglietta leggermente sollevata che è stata apostrofata da una sua docente con la frase “Ma cosa sei, sulla Salaria?”, il 24 maggio è stato reso nota una reazione eccessiva di una docente di un istituto superiore di Cosenza: il Fronte della Gioventù comunista del capoluogo calabrese ha scritto che “una studentessa si è presentata in una scuola di Cosenza indossando dei normalissimi jeans strappati e la vicepreside ha deciso di coprire gli strappi dei pantaloni, definendoli ‘poco decorosi’ e ‘inadeguati al contesto scolastico’, con dei pezzi di scotch“.

Quella dei jeans strappati è, in effetti, una tendenza che negli ultimi anni sta prendendo sempre più il largo tra i giovani. Con gli strappi che spesso si trasformano in mancanze di parti consistenti dei pantaloni.

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Secondo i giovani comunisti, però, “l’abbigliamento di una ragazza non può essere determinato da un presunto ‘dress code‘ della scuola, che non è riportato in alcun documento legale e che nega il diritto di ogni persona di esprimere sé stessa anche con il modo di vestire”.

Il Fronte della Gioventù giudica quindi “totalmente vergognosi atti di questo genere, che, a detta di diversi studenti e studentesse dell’istituto, si sarebbero ripetuti già svariate volte in passato e che sono il frutto di ciò che sta diventando oggi la scuola pubblica”.

Colpa della scuola-azienda

Secondo i giovani comunisti dietro a questi comportamenti non vi sarebbero quini le regole (antiquate?) d’istituto o il senso civico (anacronistico?) da rispettare, ma “la competizione tra i vari istituti, sempre più simili ad aziende che hanno come capi i dirigenti scolastici, porta ognuno di loro a volere apparire all’esterno come ‘scuola d’elite’ con studenti perfetti, imponendo loro norme assurde come questa”.

Il Fronte, quindi, si dice pronto alla mobilitazione “al fianco degli studenti e delle studentesse affinché non si verifichino più episodi inaccettabili di questo tipo”.

, 2022-05-24 20:28:00, Si torna a parlare di abbigliamento degli studenti. Dopo il caso accaduto a febbraio in uno dei più prestigiosi licei romani, con una studentessa con la maglietta leggermente sollevata che è stata apostrofata da una sua docente con la frase “Ma cosa sei, sulla Salaria?”, il 24 maggio è stato reso nota una reazione eccessiva […]
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