Stipendi «reali» al netto dell’inflazione: in Italia nel 2022 diminuiranno del 2,1%

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La crisi innescata dalla guerra in Ucraina riduce il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti mentre «salva» (almeno per il 2022) i profitti delle impresse. Nell’anno in corso i salari reali (le retribuzioni nominali a cui viene “scontato” l’effetto dell’inflazione) promettono di ridursi in Europa del 2,5% mentre i profetti aumenteranno dell’1%. Le previsioni sono della federazione europea dei sindacati, Etuc. Gli stati Ue presi in considerazione sono 13. In Italia i salari reali a fine anno saranno scesi del 2,1%, mentre i profitti reali delle società saranno aumentati dello 0,8%. I cali più forti delle buste paga si registreranno in Repubblica Ceca (-9,2%), Croazia (-3,1%), Spagna e Svezia (-3%). I progressi più robusti degli utili aziendali in Romania (+6,5%), Portogallo (+6,4%) e Polonia (+6,3%).

L’effetto della pandemia e della crisi in Ucraina

La federazione europea dei sindacati chiede dunque aumenti salariali per far fronte all’aumento del costo della vita, un tetto al prezzo dei costi energetici, una tassa sugli utili in eccesso e restrizioni al pagamenti dei dividendi. «Queste cifre mostrano chiaramente come i lavoratori dipendenti siano le prime vittime dell’aumento di una inflazione al traino di imprese che stanno facendo utili sulle strozzature negli approvvigionamenti a causa della pandemia e della guerra in Ucraina», attacca la segretaria generale dell’Etuc, Esther Lynch. Ci sono «persone che non sono in grado di permettersi elementi essenziali di base come cibo, affitto o riscaldamento, nonostante lunghe ore di lavoro, mentre le società hanno aumentato la remunerazione degli azionisti». Le aziende devono «condividere i profitti in modo equo con i lavoratori che li creano e i governi dovrebbero introdurre una tassa straordinaria sui profitti in eccesso per finanziare il sostegno di coloro che sono più colpiti dal costo della vita». In Italia la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche è stata introdotta (ma si è dimostrato quanto sia difficile da riscuotere). Di certo il calo delle retribuzioni reali influirà sulla domanda, riducendola. E amplificando così l’effetto generato dall’innalzamento dei tassi di interesse.

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, 2022-10-18 13:27:00, Con l’inflazione cala il potere di acquisto degli stipendi dei lavoratori: meno 2,5% nei Paesi Ue. I profitti delle imprese crescono invece dell’1%. La Federazione europea dei sindacati (Etuc): «Troppi lavoratori dipendenti in povertà», Rita Querzè

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