Lo smog a Milano strada per strada: cappa sopra le scuole, aria fuorilegge per il 50% dei bambini

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di Gianni Santucci

La mappa interattiva elaborata dai «Cittadini per l’aria». Nella zona di piazzale Loreto la concentrazione media di biossido di azoto è di 55 microgrammi per metro cubo, cinque volte il limite indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità

A ridosso di piazzale Loreto (uno dei quadranti più trafficati e inquinati della città) c’è una dozzina di scuole. Le migliaia di bambini e ragazzi che le frequentano respirano un livello di biossido di azoto intorno ai 55 microgrammi per metro cubo come media annuale. La legge europea impone di non superare il limite di 40. Le linee guida aggiornate invece dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2021 dicono che per proteggere la salute la soglia dovrebbe essere molto più bassa, 10 microgrammi.

Sono questi i limiti che bisogna tenere a mente quando si prova a navigare sulla mappa di Milano appena elaborata dall’associazione Cittadini per l’aria: alla cartina della città è sovrapposta la «nuvola» dell’inquinamento da No2 quasi strada per strada (con una definizione per quadrati da 50 metri per lato) e si vede infine la collocazione delle oltre mille scuole, dagli asili ai licei, dalle pubbliche alle private. Moltissime, come si nota già a colpo d’occhio, sono collocate proprio nei pressi delle grandi arterie di scorrimento, quelle che per livello di smog sono un reticolato di viola intenso.

Se questa è l’immagine, la traduzione in numeri della rappresentazione visiva dice che oltre 110 mila bambini e studenti respirano ogni giorno aria nociva, con un livello di veleni molto al di sopra dei limiti di legge. L’altro 45 per cento delle scuole si trova in zone o quartieri che rispettano quella soglia, ma sono appena sotto: l’aria che si respira, anche lì, è dunque gravemente tossica stando alle raccomandazioni dell’Oms.

La mappa dell’No2 dei Cittadini per l’aria sarà da oggi sul sito dell’associazione e permette un doppio livello di consultazione. Oltre alla ricerca sulle scuole, può essere consultata anche per indirizzo, ad esempio di residenza o di lavoro, e restituisce sia i livelli di inquinamento, sia le stime di quali possano essere i danni per la salute con riferimento alle ricerche scientifiche più aggiornate, dunque l’aumento del rischio di mortalità e di infarto per gli adulti e l’asma le patologie respiratorie per i bambini e i ragazzi. La mappa è stata elaborata sfruttando un meccanismo di intelligenza artificiale e anche sulla base dei dati raccolti da centinaia di milanesi che hanno aderito ai progetti si scienza partecipata dei Cittadini per l’aria.

Secondo l’ultimo report dell’Arpa sulla qualità dell’aria in Lombardia, a differenza di altri inquinanti come le polveri sottili, per i quali negli ultimi anni si è verificata una progressiva tendenza alla riduzione che ha permesso di rispettare alcuni parametri di legge, la concentrazione media annua di No2 a Milano è stata di 44 microgrammi per metro cubo nel 2021. Ha spiegato Francesco Forastiere, tra i maggiori epidemiologi italiani, da poco premiato per i suoi contribuiti dalla «International society for environmental epidemiology»: «L’inquinamento colpisce soprattutto i più deboli: i bambini ancora nel grembo della mamma, riducendo la loro crescita, i bambini nei primi anni di vita, aumentando la frequenza d’infezioni respiratorie, provocando crisi di asma, ritardando la crescita cognitiva e l’apprendimento; infine gli anziani, con l’aumento di problemi respiratori, cardiovascolari e neurologici, favorendo una mortalità precoce. Si tratta di un pericolo infido e sottile, difficile da riconoscere, che però la scienza è stata in grado di scovare. Le azioni per evitare questo insidioso pericolo sono tante, basta avere il coraggio di applicarle».

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17 ottobre 2022 (modifica il 17 ottobre 2022 | 07:23)

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, 2022-10-17 05:43:00, La mappa interattiva elaborata dai «Cittadini per l’aria». Nella zona di piazzale Loreto la concentrazione media di biossido di azoto è di 55 microgrammi per metro cubo, cinque volte il limite indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità , Gianni Santucci

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