Settembre nero per gli asili nido a Milano: manca il personale educativo. Lallarme di Assonidi

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L’Associazione dei gestori privati dei servizi educativi 0-3 anni (Assonidi), aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, prevede un settembre “nero” per gli asili nido a causa della chiusura di molte classi.

Il direttore di Assonidi, Paolo Uniti, spiega che dall’entrata in vigore del decreto legislativo (n. 65 del 2017), che ha introdotto l’obbligo di una laurea triennale in un indirizzo specifico per esercitare la professione di educatrice d’infanzia, la domanda e l’offerta di lavoro si sono invertite. Dal settembre 2019, non hanno ricevuto offerte di lavoro o curriculum di aspiranti educatrici, rispetto a oltre 200 che ricevevano l’anno precedente. Al contrario, hanno ricevuto solo proteste e preoccupazioni da parte dei titolari e gestori dei servizi educativi.

L’emergenza sarà più acuta a Milano e nell’area metropolitana, ma anche a Lodi e Monza Brianza, dove sono presenti più di 1.000 strutture educative, circa il 50% di quelle autorizzate nell’intera regione. Questi asili e scuole d’infanzia forniscono 32 mila posti per bambini e bambine dai 3 ai 36 mesi.

Uniti stima che entro l’anno educativo successivo potrebbero mancare tra 100 e 250 educatrici. La Regione Lombardia ha parzialmente risolto il problema lo scorso anno con un’apposita delibera, ma secondo Uniti non basta. Serve una deroga a livello nazionale e la reintroduzione di percorsi formativi abilitanti più brevi, come ad esempio il corso abilitante per puericultrici che veniva realizzato dalla Provincia di Milano fino agli inizi degli anni 2000.

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