Scuola, assunzioni a chiamata per evitare le cattedre vuote

Scuola, assunzioni a chiamata per evitare le cattedre vuote

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Nuove graduatorie lampo a chiamata veloce: così il ministero dell’istruzione chiama a raccolta i supplenti per coprire le cattedre vacanti. Se accettano di trasferirsi verranno assunti

Nuove graduatorie lampo a chiamata veloce: così il ministero dell’istruzione chiama a raccolta i supplenti per coprire le cattedre vacanti. Se accettano di trasferirsi verranno assunti. Una procedura nuova, lanciata dalla ministra Lucia Azzolina, per portare gli insegnanti nelle scuole dove mancano, a causa delle graduatorie esaurite da tempo, e dove si va avanti con supplenze continue. All’appello in classe infatti, quest’anno, non risultano assenti i ragazzi ma gli insegnanti. Un allarme che va avanti da anni e che ora sta precipitando, mettendo in luce un precariato dilagante nella categoria dei docenti.

Il ministero dell’istruzione vuole correre ai ripari, provando ad accelerare sulle assunzioni per il prossimo anno. Se infatti nell’anno scolastico in corso si è raggiunto il picco di 170 mila precari in cattedra, la situazione a settembre rischia anche di peggiorare visto che le domande di pensionamento solo circa 33 mila e, quindi, saranno altrettanti i posti da dover coprire in più rispetto a quest’anno. Si rischia quindi di superare le 200 mila supplenze. Un danno per gli studenti che vedono cambiare docente di anno in anno se non di settimana in settimana, e per i precari che non vedono mai concretizzare la prospettiva di un lavoro stabile. 


I CONCORSI

La scuola italiana, infatti, non può permettersi un altro anno di caos tra supplenze e cambi di cattedra dalla materna alle scuole superiori. Innanzitutto servono i nuovi concorsi con cui abilitare migliaia di insegnanti, tra cui tanti già supplenti, per poi assumerli di ruolo. Sono 4 le procedure di reclutamento sul tavolo del ministero dell’istruzione, per mesi se ne è discusso con sindacati e associazioni di categoria, cercando una strada che tenga conto del servizio già svolto in classe e del merito allo stesso tempo.

E non è semplice, basti pensare che sul regolamento dei bandi di concorso e sui requisiti necessari per accedere ci hanno messo le mani tre diversi ministri: Prima Marco Bussetti, poi Lorenzo Fioramonti e ora l’attuale ministra Lucia Azzolina. Sono previste due procedure per la scuola secondaria, vale a dire medie e superiori: uno straordinario da 24 mila posti per i precari già in servizio e uno ordinario da altrettanti posti, per neolaureati.

Ci sarà poi il bando da 17 mila docenti per la scuola dell’infanzia e la primaria e infine il concorso per i docenti di religione, che attendono l’immissione in ruolo da circa 12 anni. La scrittura dei bandi dovrebbe essere già in fase avanzata ma non sarà possibile immettere 70 mila docenti il 1 settembre. È impossibile. Ma il ministero accelera sul concorso straordinario le cui immissioni in ruolo potrebbero arrivare già per il prossimo anno scolastico. 


LA COMPENSAZIONE

«Si bandiscono posti per 70 mila docenti ha assicurato la ministra all’istruzione, Lucia Azzolina – ma sono stati pensati anche meccanismi di compensazione come la call regionale, che serviranno a ridurre il problema del precariato». Il ministero tenta, quindi, la strada dei trasferimenti da una regione all’altra andando a creare, di fatto, nuove graduatorie lampo in cui far confluire tutti i precari che, volontariamente, si metteranno a disposizione della scuola per coprire cattedre vacanti in altre regioni rispetto a quella di appartenenza, lì dove ce ne è bisogno. Vale a dire in quelle province dove le graduatorie ad esaurimento e quelle di merito sono ormai svuotate. In quel caso parte la chiamata da altre regioni. Come funzionerà? «Con la call veloce spiega la ministra – una volta terminate le assunzioni in ruolo, gli uffici scolastici regionali individueranno i posti rimasti liberi e, nel caso in cui le graduatorie fossero esaurite, li metteranno a bando. I docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e dei concorsi di altri territori potranno fare domanda, volontariamente, e saranno selezionati in base ai punteggi, chi avrà il migliore sarà assunto a tempo indeterminato».
Lorena Loiacono

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