Roma, rincari di caffè e primi piatti in arrivo. La Fiepet: «Dobbiamo salvare le aziende e i posti di lavoro»

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Con l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia anche il conto del caffè al bar si fa ufficialmente più salato: si comincia dai banconi di Roma, dove per un espresso dovremo pagare 10 o 20 centesimi in più a partire da settembre. Lo ha annunciato Claudio Pica, presidente Fiepet-Confesercenti Roma: «Oggi — ha fatto sapere in una nota — il 70 per cento circa dei bar continua a tenere il costo del caffè a un euro. Il prossimo autunno però sulla caffetteria prevediamo un incremento dai 10 ai 20 centesimi, soprattutto per quanto riguarda i cappuccini, che risentono del costo del latte, aumentato già da sei mesi».

Quanto costerà un caffè a Roma e perché

Tradotto: «Un caffè nella capitale costerà da un euro in periferia fino a 1,50 euro nelle zone più centrali e turistiche», ha detto il presidente Pica a Cook – Corriere della Sera. «La differenza degli aumenti — ha proseguito — è dovuta al fatto che gli oltre 8mila bar di Roma hanno costi molti diversi per quanto riguarda gli affitti e l’energia. Inoltre gli esercizi che si trovano fuori dalle zone turistiche devono anche pagare lo scotto del calo dei consumi».

La decisione sarà ovviamente libera: gli aumenti annunciati non sono un «cartello» e, se in molti esercenti hanno già fatto sapere che faranno di tutto per evitarli, per altri non c’è scelta. «Sul caffè Roma si è sempre distinta per i suoi prezzi popolari rispetto ad altre grandi città italiane come Milano, ma in questo momento c’è un aumento esponenziale dei costi a cui tutti dobbiamo far fronte. Per questo credo anche che il nostro caso sia l’inizio di un trend che riguarderà l’intero territorio nazionale», ha detto Pica.


Gli aumenti dei primi piatti

Che la crisi energetica in corso avrebbe provocato dei rincari anche nei bar c’era da aspettarselo. D’altra parte, già ora di questi aumenti noi clienti per primi ci accorgiamo andando in giro. È altrettanto vero, però, che questo annuncio «ufficiale» fa un certo effetto. Se non altro perché il caffè, prima ancora che una bevanda, in Italia è un simbolo, un rito che fa parte della nostra cultura.

Senza contare che il colpo ai danni delle tasche degli italiani è doppio perché, insieme all’espresso, a Roma aumenterà anche la pasta, o meglio i primi piatti nei ristoranti: lo ha annunciato sempre Fiepet-Confesercenti Roma spiegando che settembre arriveranno a costare ben 2 euro in più. In pratica? «Dai 9 ai 12 euro per una carbonara in un ristorante medio», specifica Pica per il quale in questo caso a pesare sono anche gli aumenti del personale: «Con la crisi del personale che si è verificata negli ultimi mesi sono aumentati gli stipendi e, quindi, i costi».

Perché a rimetterci sono i consumatori

Insomma, un’intera filiera che costa di più agli imprenditori. I quali cercano di rifarsi per quel che possono aumentando i prezzi finali a svantaggio dei consumatori che però, a loro volta, sono alle prese con un ridotto potere d’acquisto a causa degli stipendi che restano sempre gli stessi.

«È vero, ma non c’è alternativa. L’urgenza è salvare le aziende e, quindi, i posti di lavoro per evitare un disastro sociale», argomenta Pica. «Comunicando questa decisione, più che avvisare i consumatori, abbiamo voluto metterli in allerta sullo stato delle aziende. Nel Lazio ci sono oltre 3mila esercizi in chiusura tra bar e ristoranti, molti dei quali piccole imprese a conduzione familiare che rappresentano il cuore dell’imprenditoria italiana. Il governo dovrebbe fare qualcosa perché le misure fino a ora adottate non bastano: avevamo chiesto una moratoria di almeno sei mesi sui prestiti, ma non è stata concessa. Tra un po’ arriveranno anche gli arretrati delle cartelle esattoriali».

«Oltre a questo — conclude Pica — se abbiamo deciso di aumentare i prezzi finali è anche perché non vogliamo che Roma scenda di qualità. Non vogliamo, cioè, tornare alla cultura del menu turistico che la città sembra finalmente essere riuscita a scrollarsi di dosso. Questo perché se si va al bar o al ristorante si vuole anche sognare. Sono fiducioso: voglio credere che i clienti continueranno a venire da noi»

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, 2022-08-24 13:38:00, L’annuncio arriva da Fiepet-Confesercenti: un espresso costerà fino a 20 centesimi in più e si arriverà a 2 euro, sempre in più, per un piatto di pasta al ristorante. Il presidente Claudio Pica: «Non c’è alternativa. L’urgenza è salvare le aziende e i posti di lavoro per evitare un disastro sociale», Fabiana Salsi

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